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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

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La rete urbana degli autobus

DAL 1980 AL NUOVO MILLENNIO

     
     
     
 

Anni '80

La linea A della metropolitana

Dal 1° febbraio, con qualche giorno di anticipo sulla nuova rete, sono istituite le linee 121 dalla stazione Termini a piazza Mancini e 504 da piazza Cinecittà alla via Anagnina; si ha un prolungamento della 612 che per l’occasione è ridenominata 558, e dall’unificazione delle linee 45 e 45 barrato è istituita la 990; è inoltre soppressa la lunghissima linea 55 (ex celere L) da piazza delle Muse alla basilica San Paolo. Si hanno anche varie ridenominazioni senza sostanziali modifiche di percorso: le linee 8, 8 barrato, 39 e 55 barrato divengono rispettivamente 490, 495, 910 e 170 dal 1° febbraio, mentre dal successivo 16 cambiano numero anche il 6 (310), il 50 (994) e il 66 (492).

Il 16 febbraio 1980, dopo circa vent’anni di lavori, si avvia dell’esercizio della linea A della metropolitana tra il capolinea di Ottaviano e la stazione di Cinecittà con un percorso di circa 14 Km. Con l’occasione è soppressa la linea tramviaria ex STEFER Termini-Cinecittà, ultimo avanzo della gloriosa Rete tranviaria dei Castelli Romani, che per decenni ha garantito il collegamento del popoloso quartiere Tuscolano con il centro della città. Con l’occasione l’ATAC ridimensiona buona parte della rete di trasporto in superficie nella zona di influenza della metro, sopprimendo un numero notevole di linee di autobus, ma anche limitandone drasticamente molte altre. Il principio evidente è quello di fare il vuoto attorno alla nuova linea. Le modifiche alla rete sono programmate in due fasi, da attuarsi successivamente nel tempo; la prima fase è resa operativa il giorno stesso dell’apertura all’esercizio della metro, mentre la seconda non troverà in seguito che una limitata applicazione. In prima fase sono innanzitutto soppressi i collegamenti autobus diretti fra Termini e il quartiere di Cinecittà e interessanti il quartiere che gravita intorno alla via Appia Nuova, mentre si istituiscono alcune linee locali in funzione di alimentatrici della metro. Le soppressioni si estendono anche a linee centrali, quali le linee 67, 67 barrato, 77, 78 e 99, quest’ultima solo in parte sostituita da una nuova linea da viale Giulio Cesare a via Igea.

Provvedimenti di esercizio conseguenti all’attivazione della metropolitana.

Variazioni attuate in fase 1 nota   Variazioni previste in fase 2 nota
6 310 1   3 120 (p. Mancini-staz. Termini)

3

8 490 1   4 360

4

8 barr. 495 1   9 140 (staz. Tiburtina-staz. Termini)

5

39 910 (staz. Termini-p. Mancini) 1   16 soppressa 5
45 990 (p. Cavour-v. Bitossi)     34 891 5
45 barr.     49 993 5
47 907 (p.to di Ripetta-osp. S. Maria d. Pietà) 1   81 565 (p. R. Malatesta-p. S. Giovanni) 5
        88 soppressa

6

47 barr. 913 (p. Augusto Imperatore-v. A. Mauri) 1   89 soppressa

7

50 994     218 601 (v. Appia N.-v. Ardeatina) 5
55 soppressa 1   361 361 (l.go Somalia-v. Appia N.) 5
55 barr. 170     661 661 (p.ta S. Giovanni-p. Lodi-l.go Colli Albani 5
66 492     662 662 (p.ta S. Giovanni-p. Tuscolo-l.go Colli Albani 5
67 911 (p. A. Mancini-Monte Mario) 1  
Note.
1. Provvedimento già attuato al 16-II-1980.
2. Linea ex STEFER.
3. Ridenominata 217 nel 1999, oggi soppressa.
4. Provvedimento attuato nel 1999
5. Provvedimento non attuato
6. Provvedimento attuato nel 1983
7. Provvedimento attuato nel 1982

 

67 barr. soppressa    
77 soppressa    
78 soppressa    
99 soppressa    
121 121 (staz. Termini-Stadio olimpico)    
161 663 (l.go Colli Albani-p. Rosarno) 2  
162 664 (l.go Colli Albani-l.go Cosoleto) 2
502 502 (p. Cinecittà-stab. FATME)    
504 504 (v. P. Togliatti-Corcolle)    
511 soppressa 2  
512 soppressa 2  
513 soppressa 2  
514 soppressa 2  
515 soppressa 2  
557 557 (v. degli Angeli-p. Cavalieri del lavoro)    
612 558 (p. dei Gerani-p. Fosso S. Maura) 1  
999 999 (v.le G. Cesare-v.Igea)    


Linee soppresse o modificate: 50, 78, 99

Per l'attivazione della metropolitana era stato previsto che la linea tramviaria Termini-Cinecittà avrebbe dovuto restare in efficienza, come riserva per insufficienza o guasti alla metro, fino al 31 maggio 1980. In realtà il comune non perde tempo nel rendere da subito inservibile la tramvia con modifiche alla viabilità e interventi stradali che comportano l'asfaltatura di brevi tratti di binario, gran parte del quale è immediatamente utilizzato dagli automobilisti come area di sosta. L'ATAC potenzia nei limiti del possibile le linee 85 e 87, che si decide di mantenere come ausilio permanente alla metropolitana su due itinerari alternativi che collegano il centro città, e la linea 81, per la quale si rinuncia alla prevista limitazione al tratto via R. Malatesta-San Giovanni, ma si constata ben presto che la metropolitana sembra riuscire a soddisfare la domanda di trasporto al momento richiesta.

Durante i restanti mesi del 1980 sono istituite numerose linee di interesse locale o periferiche: la 981 da Montespaccato alla circonvallazione Cornelia (5 maggio), la 445 da piazza Bologna alla zona Collina Lanciani (10 maggio), la 995 da piazzale Clodio a viale Giulio Cesare (15 maggio), la 036 da La Storta a Cesano (21 maggio), la 080 dal piazzale Douhet al quartiere Laurentino 38 (27 luglio), la 508 da via P. Togliatti alla località Corcolle (30 settembre), la 701 dal largo La Loggia a Ponte Galeria (20 novembre), la 775 da viale America a via C. Pavese (10 dicembre). Si ha inoltre l’istituzione della linea 718, da piazza Venezia a Monte Cucco, un servizio limitato della 96, simultaneamente ridenominata 719.

Una nuova generazione di autobus urbani

Oltre che per la metropolitana il 1980 va ricordato anche come l'anno in cui fanno la loro comparsa i primi autobus prodotti dal consorzio INBUS, un modello che si discosta notevolmente da tutta la precedente produzione. Le vetture INBUS U210 riflettono i grandi cambiamenti cui la pubblica mobilità è andata incontro nelle grandi città, e la modifica più appariscente è la sparizione della piattaforma posteriore, non più necessaria per la coeva eliminazione della figura del fattorino. Le INBUS, e gli autobus di altri costruttori che seguono, emulano la disposizione posteriore del motore già vista sui bipiano Fiat-Aerfer, si presentano col posto guida fisso a sinistra, la trasmissione automatica e lo schema della doppia porta centrale introdotto coi Fiat 421 del gruppo 6000.


Le INBUS gruppo 400-508, le prime ad entrare in servizio nel 1980


Fiat 470, 471, 480

Nel decennio degli anni '80 prosegue il potenziamento della rete periferica, per la quale si lavora ad una serie di nodi di scambio attrezzati in razionale corrispondenza con le stazioni delle metropolitane esistenti e previste; e uno dei primi è alla circonvallazione Cornelia, attivo dal 17 dicembre 1983, anche se dovranno passare quasi venti anni per vedere attivo il prolungamento della linea A e il relativo l'attestamento delle autolinee extraurbane (prolungamento che a suo tempo ha portato alla rinuncia del tronco via Candia-p.za Irnerio della linea a U). Il programma evolve con l'individuazione di altre aree da attrezzare con capolinea e parcheggi in corrispondenza con le stazioni delle Ferrovie dello Stato e in concessione ACOTRAL.  


Notizia sul nuovo nodo della circ. nel Cornelia; affollamento di autobus in piazza dei Caprettari

I minibus elettrici

A poco più di mezzo secolo dalla sparizione delle ultime vetture autoelettriche, sotto le pressioni per la congestione della circolazione e del conseguente inquinamento atmosferico, azienda e comune tornano a guardare all'autobus ad accumulatori. Dal 12 dicembre 1986 viene attivato un servizio sperimentale esercitato con un microbus a trazione elettrica alimentato da accumulatori. Il veicolo è all'epoca uno dei primi della fortunata serie Daily della IVECO, e precisamente un Iveco Daily 49E con carrozzeria della Cacciamali, male accolto dalla stampa e dal pubblico per la necessità di ricarica dopo ogni giro. La nuova linea fa un giro circolare all'interno del centro storico, e può essere utilizzata gratuitamente nel periodo natalizio da chi ha utilizzato un'altra linea (esibendo il relativo biglietto vidimato). In seguito sono immessi in servizio cinque veicoli simili sulla nuova linea 119, che compie un giro circolare nelle strade del centro storico.

 
Il primo autobus sperimentale; vetture del gruppo di serie

Seppure a rilento, con tutte le opposizioni e i distinguo del caso, lo sviluppo delle corsie preferenziali procede nella zona centrale con l'istituzione del senso unico e relativa corsia "contromano" in corso Rinascimento e in via delle Botteghe Oscure, ma resta a doppio senso di marcia via del Plebiscito, dove si possono continuare a istradare le linee autobus di via del Corso e via Nazionale. Il 1° dicembre 1984 viene attivato l'attuale capolinea di piazza Aracoeli eliminando la circolazione rotatoria intorno ai giardini di piazza S. Marco, anche se l'insufficienza delle corsie che è possibile ricavare rende necessario continuare ad utilizzare il marciapiedi attiguo al palazzetto San Marco per la linea 46. Le linee 92, 94 e 716 fanno capolinea in via Teatro Marcello, a ridosso della scalinata del Campidoglio. L’attivazione dell nuovo capolinea consente anche di razionalizzare la circolazione degli autobus in largo Torre Argentina, da dove nello stesso giorno sono spostati gli attestamenti delle linee 44 e 710 e delle notturne 44, 75 barrato e 96.:Le quattro corsie allineate alle pensiline dei vecchi capolinea filoviari consentono un migliore istradamento alle linee nelle varie direzioni.

Molte sono le iniziative tese a favorire l'uso del mezzo pubblico. Nel 1983 si istituisce uno speciale biglietto che costa 1000 lire contro le 400 del biglietto di corsa semplice, valevole per un numero illimitato di viaggi dalle 5 alle 14 (biglietto di colore rosso) e dalle 14 alla mezzanotte (biglietto di colore blu), venduto esclusivamente dal personale ATAC ai capolinea, previa apposizione con penna a inchiostro indelebile del giorno di utilizzo (le obliteratrici del momento non sono attrezzate per stampigliare data e ora di timbratura). Il nuovo titolo di viaggio riscuote un grande successo, soprattutto perché - non essendo prevista la personalizzazione coi dati dell'utilizzatore - viene normalmente scambiato tra familiari e amici, e proprio per questo fenomeno del passaggio di mano, che provoca una sensibile diminuzione nella vendita dei titoli di viaggio ordinari, se ne decide l'eliminazione. Nello stesso periodo inizia nelle scuole medie inferiori e superiori la distribuzione di uno speciale documento gratuito, personalizzato coi dati degli studenti, che da diritto all'acquisto di un abbonamento a speciale a tariffa ridotta, teoricamente per andare e tornare da scuola, di fatto per far sì che i ragazzi usino il mezzo pubblico per i loro spostamenti in città.

    
Il biglietto da 1000 lire valevole per un numero illimitato di viaggi al mattino o al pomeriggio.

Anni 1990-1999

La linea 225 e il piano per le unilinee

Il 1990, l'anno dei campionati mondiali di calcio, vede il prolungamento della metropolitana B da Termini a Rebibbia e l'inaugurazione della linea tranviaria piazzale Flaminio-piazza Antonio Mancini, che col vigente sistema di nomenclatura è denominata 225. Entra simultaneamente in vigore un riordino della rete autobus simile a quello che ha seguito l'attivazione della metropolitana A. Le linee che transitano lungo il tratto della via Flaminia interessato dalla tranvia sono limitate all'uno o l'altro dei suoi estremi, piazzale Flaminio e piazza Mancini, senza prevedere itinerari alternativi e facendo letteralmente il vuoto attorno alla nuova linea.

La linea 225 costituisce una prima applicazione del concetto di unilinea, un collegamento veloce tra due nodi di scambio su percorso più o meno protetto e non utilizzato da altre linee. Come avverrà anche per la linea 8 il percorso del "nuovo" tram (che altro non è che il vecchio 1 barrato sacrificato alle olimpiadi del 1960) non apporta un vero beneficio al servizio ma si pone solo come un inutile trasbordo intermedio, per niente mitigato dal biglietto orario valevole un'ora e mezza, al costo di 800 lire. In questa situazione il preteso rilancio del tram e del trasporto veloce di massa

Provvedimenti per l’attivazione della linea 225, 7 agosto 1990

linea provvedimento
1 limitazione a piazza A. Mancini
2
2 barr. soppressione
48 limitazione a piazza A. Mancini
95 limitazione a viale G. Washington
121 soppressione
231 Nuova linea (p. A. Mancini-Campi Sportivi)
201, 202, 204, 280 301 prolungamento a piazza A. Mancini
910, 911 limitazione a piazza A. Mancini
1 nott. soppressione


Il capolinea di piazza Lauro De Bosis, soppresso per il prolungamento delle linee a piazza A. Mancini

Lo sviluppo della rete periferica procede secondo il già accennato criterio di istituire una linea per ogni destinazione, ciò che se da una parte diluisce il servizio in una grande quantità di linee con passaggi spesso limitati a uno o a due ogni ora, dall'altra incentiva effettivamente l'uso del mezzo pubblico, specialmente dove si attrezzano i primi nodi di scambio con i servizi su ferro o con le linee autobus centrali. Per ovviare a questo insostenibile spreco di risorse viene varato il progetto delle cosiddette unililinee, itinerari che per capacità di trasporto e frequenza dovrebbero essere in grado di assicurare un servizio più regolare sulle direttrici dove si sovrappongono più linee. Usiamo il condizionale perché - siamo alle solite - gli sforzi encomiabili dell'ATAC per migliorare il proprio sforzo finiscono sempre (o quasi) vanificati dalle proteste dei cittadini e dalla mancanza di interventi da parte del comune.

La prima unilinea, denominata 105, viene attivata il 3 agosto 1991 sul percorso stz Termini-via Casilina-Grotte Celoni, dove va a sostituire le sei linee autobus che l'ATAC  ha ereditato dalla STEFER. La seconda, denominata 200, viene attivata il 22 ottobre delll'anno seguente tra p.za A. Mancini e la stazione di Prima Porta, in sostituzione delle linee a suo tempo esercitate dalla Roma Nord. Entrambi i provvedimenti semplificano la gestione del servizio su due direttrici servite da una linea ferroviaria, ma se per gli utenti della via Flaminia non cambia molto, per quelli della via Casilina il nuovo assetto di rete si rivela problematico per l'impossibilità dell'azienda di intervenire sulla percorribilità delle strade e per l'assenza di una corsia preferenziale che consenta al 105 di essere veloce oltre che frequente. Dure proteste vanno avanti per mesi nella zona di viale Alessandrino, dove i residenti chiedono la riattivazione della linea 152, e forti malumori si registrano anche nei quartieri e ridosso di Grotte Celoni, dove si lamentano lunghe attese per le linee locali.

Quando la 105 e la 200 entrano pienamente nelle abitudini dell'utenza l'ATAC mette nero su bianco l'intenzione di proseguire in questo programma sulle direttrici delle vie Nomentana, Portuense e Tiburtina, anch'esse caratterizzate da una disordinata sovrapposizione di itinerari, alcuni dei quali con passaggi tra i 30 e i 60 minuti. L'unilinea Portuense, per la quale si parla anche di una filovia, non vede alcun progetto degno di nota. L’unilinea Prenestina, da esercitare con tram, è ostacolata per l'intenzione di chiudere gli impianti inrterni di Centocelle, da via Bresadola a piazza dei Gerani, sempre per principio che una linea ad alta frequenza e precisione non deve avere tratti in comune con linee ordinarie. L’unilinea Nomentana, per la precisione Trastevere-Porta Pia-Montesacro, ha invece una gestazione lunghissima, con lunghe discussioni sui provvedimenti di viabilità che avrebbero dovuto favorirne il percorso, tanto che alla fine non si approda a niente.

Unilinee Casilina e Flaminia

  Unilinea Casilina     Unilinea Flaminia
Linea Provvedimento   Linea Provvedimento
105 Istituzione (stz Termini-Grotte Celoni)     200 Istituzione (stz Prima Porta-p. A. Mancini)  
152 soppressa     201 soppressa  
153 soppressa     202 soppressa  
154 soppressa     203 soppressa  
155 soppressa     204 Linea festiva (stz Tiburtina-cimitero Flaminio)  
156 soppressa     033 stz Saxa Rubra-via S. Cornelia 3
157 stz Termini-Grotte Celoni 1   037 stz Prima Porta-p. Arcisate 4
051 Prolungamento a Grotte Celoni     304 prolungata a stz prima Porta come linea 034  
053 Istituzione (via Maglie-via Stefano Breda)    

 

054 Prolungamento a Grotte Celoni    

1. Esercitata con veicoli attrezzati per trasporto disabili
2. Sostituisce la linea 152
3. Tratto terminale della linea 203
4. Tratto terminale della linea 204

055 Istituzione (via Rocca Cencia-Grotte Celoni)    
056 Istituzione (via Bitonto-via M. Raimondi)    
057 Istituzione (via S. B. Platani-Largo Monet)    
058 Prolungamento a Grotte Celoni    
554 v.le Alessandrino-v. Torre Maura 2  

 


Le linee ex STEFER e Roma Nord; due immagini della linea 105

Riordino linee autobus della zona EUR, 5 aprile 1992
linea
prec.
linea
succ.
provvedimento
93 714 deviaz. per v. C. Colombo e prolung. a p.le P.L. Nervi
97 717 deviaz. per v. C. Colombo e prolung. a p. le P.L. Nervi
197 777 invariata
223 761 invariata
293 764 invariata
493 705 limitaz. a v.le America
671 671 prolung. a p. P.L. Nervi
703 703 prolung. da v.le America a p.le Agricoltura
706 706 invariata
771 771 invariata
775 775 prolung. a p. dell’Agricoltura
080 776 prolung. a p. dell’Agricoltura
082 779 invariata

Ridenominazione linee notturne

2 25N   203 24N   705 77N
6 6N   446 45N   780 72N
13b 13N   515 55N   913 99N
44 44N   516 12N      
75b 75N   664 66N      


Vecchi e nuovi autobus negli anni '80

Il piano Vaciago, il Metrebus e alcune ristrutturazioni

Il 7 febbraio 1994 viene annunciata la firma di un accordo tra comune e provincia di Roma, regione Lazio e Ferrovie dello Stato per l'istituzione di quelli che sono chiamati all'epoca "treni metropolitani". Il 26 maggio, con l'attivazione dell'orario estivo, sono attivate le prime due linee a orario cadenzato, la FM1 Monterotondo-Fiumicino e la FM2 stz Tiburtina-Tivoli. Dal 1° giugno entrano in vigore le nuove tariffe denominate Metrebus, biglietti e abbonamenti integrati che consentono di viaggiare sui mezzi di ATAC e Cotral (e dal successivo mese di luglio anche delle FS) nel rispetto di una precisa regolamentazione che suddivide la regione Lazio in sette zone concentriche. Il territorio del comune di Roma, stante la sua vastità, equivale a due zone, e al suo interno la rete urbana può finalmente superare il più anacronistico dei suoi problemi. Dopo decenni di dualismo con la STEFER e di impedimenti da parte delle aziende private la rete non deve più prevedere servizi alternativi per la mancanza di integrazione tariffaria.

Ancora nei primi anni '90 sulla rete romana restavano in vigore regolamenti degni delle antiche concessioni di fine ottocento, che andavano a danno dell'efficienza e della competitività del servizio. In ambito urbano un esempio eclatante era quello della ferrovia Roma-Ostia e della metropolitana linea B. Nonostante condividessero il medesimo deposito, affiancate nel tratto tra Eur Magliana e Garbatella, la diversa natura burocratica della concessione imponeva una intollerabile separazione tra i due esercizi, ognuno dei quali con proprie tariffe e propri regolamenti. I biglietti dell'una non valevano sull'altra, e nelle stazioni di Magliana e Garbatella il merciapiedi in comune e i sottopassaggi erano divisi da barriere. A Ostia, nella tratta da Lido Centro a Cristoforo Colombo, si poteva solo scendere venendo da Roma o solo salire andando verso Roma, col risultato che l'ATAC era costretta ad esercitare la linea 07 tra le due stazioni. A Fiumicino (fino alla chiusura al traffico pesante del ponte 2 giugno) si poteva solo salire sull'autobus diretto a Roma e solo scendere da quello proveniente da Roma, e l'alternativa per il servizio locale era linea ATAC 02. Sulle linee extraurbane vigeva un po' ovunque la stessa limitazione di sola salita e sola discesa a seconda del senso di marcia.

Sebbene non manchino le azioni di protesta a partire dal 1995 l'ATAC lavora ad una razionalizzazione dell'esercizio che dovrebbe eliminare le linee autobus ultraperiferiche e modificare i percorsi di quelle della città in funzione dei servizi su ferro. Circa il primo punto il progetto è destinato perlopiù a rimanere tale per l'insufficienza dell'offerta degli autobus extraurbani (che in certi orari giungono nei pressi di Roma già pieni del loro). L'idea di eliminare linee come il 337 per Tor Lupara o lo 044 per Santa Palomba rimane quindi tale, ma non migliore fortuna ha l'intenzione di limitare gli itinerari alle metropolitane e alle ferrovie per renderli più regolari (per fare un esempio: la sovrapposizione tra 98 e 889 in via Bravetta, col primo che avrebbe dovuto lasciare il posto al secondo una volta attivato il prolungamento della metropolitana A a Battistini). Le proteste dei cittadini hanno evidentemente un peso determinante in un sistema elettorale dove sindaci e presidenti di municipio sono eletti direttamente con le relative maggioranze, e come già è stato in passato è la politica ad imporre le scelte.

        
 

Sempre nell'ottica di ottimizzare l'impiego delle risorse sulle linee a scarso traffico nel 1995 è introdotta una nuova tipologia di esercizio, le linee cosiddette "a orario". Le prime sono quelle che fanno capo alla stazione La Storta (030, 031, 032, 033, 034, 035). Ad ogni fermata gli utenti trovano gli orari di effettivo passaggio dell'autobus, che in questo e molti altri casi possono essere rispettati perché le strade non sono intasate dal traffico ed ogni autista si tiene in collegamento con una centrale operativa allestita presso il Centro controllo movimento di via Prenestina. I conducenti sono tenuti a dare la presenza all'inizio del proprio turno e a comunicare le variazioni di passaggio che anticipino di più di due minuti o tardano più di tre il passaggio previsto ad alcune fermate definite di controllo, e la buona prova fornita dalle prime linee spinge l'ATAC a estendere l'esercizio a un gran numero di collegamenti non necessariamente ultraperiferici, accomunati dalla duplice caratteristica di essere scarsamente frequentati e non soggetti a particolari livelli di traffico veicolare.

Le linee ad orario sono successivamente denominate "esatte", e vanno ad affiancarsi alle linee classificate urbane, express (vedi a seguire) e notturne, con apposita simbologia sulle doghe affisse alle fermate. Nonostante non sia mai andata incontro a problemi significativi questa tipologia di esercizio è stata progressivamente abbandonata, riclassificando urbane le linee non andate incontro a soppressione. A partire dal 2022 (riclassificata la linea 34) la definizione è rimasta in vigore per le linee cosiddette cimiteriali.

     
I simboli attualmente esposti sulle fermate romane

Quella delle linee ad orario è una delle poche scommesse che l'ATAC ha vinto nonostante tutti i menagrami che le davano contro, al punto che sotto la presidenza di Cesare Vaciago si torna a considerare l'idea di un progetto di riforma strutturale della rete, categorizzando le linee in funzione del ruolo che devono assumere. Sarebbe la seconda volta dopo la riforma tranviaria  (con la differenza che le categorie non coincidono con piani tariffari più o meno complicati). Nel 1995 è presentato un "piano di riqualificazione e sviluppo della rete urbana di Roma" che prevede la soppressione di 70 linee e il ridisegno della rete in itinerari cosiddetti di forza, con ruolo collettore e da esercitare con moderni autobus articolati, ai quali si affianca una serie di servizi adduttori differenziati a seconda del contesto in cui devono operare, anche ricorrendo alla metodologia di un ristretto numero di corse distribuite in fasce orarie ben precise. Con questo progetto si torna a pensare all'idea di lasciare alle esistenti linee extraurbane del COTRAL il disimpegno del servizio lungo le tratte a più scarso traffico della rete periferica. Il progetto viene ampiamente pubblicizzato col ricorso ad una consultazione coi cittadini, chiamata "reteferednum" ma l'ATAC mette subito le mani avanti sulle difficoltà cui andrà incontro, dal momento che (parole ufficiali dell'azienda) "si vogliono servire con autobus direttrici che richiederebbero una metropolitana".

Piano delle nuove linee di forza (1995)

linea itinerario previsto
23 p. Caduti d. Montagnola, Tor Marancia, v. Marmorata, l.gotev., p.le Clodio
27 v. del Casaletto, v.le Trastevere, v. Nazionale, staz.Termini
31 p.le Clodio, p. Pio XI, v.le Colli Portuensi, v. I. Newton
32 v. Gregorio VII, p. Risorgimento, v.le Angelico, p.te Milvio
36 Val Melaina, v. Nomentana, p.ta Pia, staz. Termini
38 Val Melaina, v. delle Valli, c.so Trieste, p. S. Silvestro
38b Val Melaina, v.le Somalia, v. Nomentana, staz. Termini
46 Primavalle, v. Boccea, v. Gregorio VII, p. Venezia
49 l.go Millesimo, v. Aurelia, p. Risorgimento, p. Cavour
56 staz. Nomentana, v. Nemorense, v. Po, p. S. Silvestro
60 p. Sempione, p.ta Pia, p. Venezia, p. Sonnino
64 staz.Termini, v. Nazionale, c.so Vittorio, San Pietro
85 Arco di Travertino, p. S. Giovanni, Colosseo, p. S. Silvestro
87 l.go Colli. Albani, p. S. Giovanni, Colosseo, p. Venezia, p. Cavour
105 Grotte Celoni, v. Casilina, p.ta Maggiore, staz. Termini
301 v. di Grottarossa, v. Cassia, v.le del Foro Italico, p. A. Mancini
319 staz. Nomentana, v. Nemorense, c.so d'Italia, staz. Termini
333 Serpentara, Nuovo Salario, quart. Africano, p. Bologna
linea itinerario previsto
391 quart. Talenti, v. P. Fiscali, v.le del Foro Italico, v.le Tor di Quinto, p.le Clodio
409 Arco di Travertino, v. Torpignattara, v. Portonaccio, staz. Tiburtina
490 staz. Tiburtina, villa Borghese, p.le Flaminio, Valle Aurelia, circ. Cornelia
492 staz. Tiburtina, staz. Termini, p. Venezia, p. Cavour, p. Risorgimento
500 staz. metro Anagnina, università Tor Vergata, Torre Angela
542 p. Bologna, v. di Pietralata, v.le Serenissima, p. dei Mirti
558 Torre Spaccata, Centocelle, v.le P. Togliatti, p. Cinecittà
613 p.le Agricoltura, p. Ardigò, Tor Marancia, p. S. Giovanni, staz.Termini
705 Spinaceto, v. Pontina, staz.metro EUR Fermi
714 p.le Nervi, v. C. Colombo, Terme di. Caracalla, p. S. Silvestro
717 p.le Nervi, v. C. Colombo, v.le Trastevere, Monte Savello
718 Monte Cucco, v. Portuense, v.le Trastevere, p. Venezia
780 p. Agricoltura, v. della Magliana, v.le Trastevere, Monte Savello
881 v. della Pisana, v. di Bravetta, v. Gregorio VII, v. Paola
910 p. A. Mancini, v. Flaminia, v. XX Settembre, staz. Termini
913 p. della Balduina, v.le Medaglie d'Oro, p. Cavour, p. Augusto Imperatore
990 v. della Camilluccia, p. della Balduina, v.le delle Milizie, p. Cavour
994 Monte Mario, v. Trionfale, v.le delle Milizie, staz. metro Lepanto


Gli autobus articolati BredaMenarini M 321 U, in origine destinati alle linee di forza

La linea 8 e il ritorno delle linee celeri

L'attenzione per questa grandiosa operazione fa presto a svanire quando, nel 1996, prendono il via i cantieri della linea Casaletto-largo Argentina. Com'è sempre stato tipico nella gestione romana ci si fa prendere dall'entusiasmo per l'ennesima panacea di tutti i mali, stavolta "travestita" da linea tranviaria.

La nuova linea viene pubblicizzata con nomi tanto altisonanti quanto ridicoli (il più frequente "metropolitana leggera"), viene promesso che consentirà di effettuare 17 fermate in 19 minuti ma quando viene inaugurata con le dovute cerimonie, il 21 marzo 1998, si capisce che è solo un tram, seppure servito con vetture di tipo più moderno.  Un tram che a distanza di quasi 70 anni abbatte finalmente il tabù delle rotaie nel centro storico imposto nel 1930. Per la sua attivazione l'ATAC predispone un riordino della rete autobus con lo stesso criterio già visto per la metro A e per la linea 225, ovvero facendo semplicemente il vuoto attorno alla nuova linea: i percorsi, infatti, non sono effettivamente ristrutturati, ma in gran parte tagliati senza altra logica che non sia quella di costringere le persone a trasbordare sul tram, ovvero triplicare i tempi dei propri percorsi abituali continuando ad utilizzare le linee modificate.

Provvedimenti per l’attivazione della linea 8, 23 marzo 1998

linea itinerario previsto
27 Soppressione
31 Deviazione per v. dei Colli Portuensi fino a v. I. Newton
44 Prolungamento a v. Montalcini e deviazione per l.gotev. Aventino
56 Limitazione a piazza Venezia
60 Limitazione a piazza Venezia
62 Potenziamento per la soppressione del 65
65 Soppressione
75 Deviazione per v. Induno, Testaccio, Colosseo, v. Cavour
170 Deviazione per i lugotevere Testaccio e Aventino
181 Soppressione
linea itinerario previsto
280 Deviazione per lugotevere Ripa e v. Marmorata fino a p.le dei Partigiani
640 Istituzione(staz. Termini-p. Venezia)
717 Soppressione
719 Deviazione per v. C. Porta e Piramide fino a p.le dei Partigiani
764 Limitazione a p.le Agricoltura e prolungamento a v.le Londra
774 Soppressione
780 Limitazione a staz. Trastevere e prolungamento a p.le P.L. Nervi
791 Potenziamento per la soppressione del 717
808 Prolungamento a asaletto
889 Prolungamento a Casaletto

Costretta da superiori interessi elettorali (dove perfino esponenti della maggioranza capitolina esprimono critiche) l'ATAC deve correre ai ripari come mai aveva fatto in precedenza, e tra i provvedimenti spicca l'istituzione della linea H, in tutto e per tutto una linea celere come quelle che l'ATAC ha esercitato fino al 1973,ì ma con la differenza che nella nuova edizione non spilla ai cittadini una tariffa superiore. Viene spacciata come un provvedimento da tempo in programma per il collegamento degli ospedali San Camillo e Fatebenefratelli, da cui l'origine della lettera H, ma è palese che si tratta di una integrazione alla linea tranviaria, tantopiù che il Fatebenefratelli lo costeggia alla lontana.


La linea H

Se sul momento si poteva pensare al classico modo di fare romano del procedere secondo l'estro del momento, di li a poco ci si rende conto che le linee celeri sono la nuova infatuazione dell'ATAC. Ora vengono pomposamente chiamate "express" ma tariffa a parte le modalità di esercizio sono le stesse, come gli stessi sono i problemi della pretesa maggiore velocità nelle strade intasate dal traffico e sulle poche corsie preferenziali esistenti. Quando il 9 agosto 1999 entra in vigore il riordino della rete nella II e IV Circoscrizione (vedi tabella a seguire) appare evidente che le prime tre express (60, 80 e 90) devono sottostare non solo al traffico stradale ma anche alle vetture in servizio sulle linee ordinarie. Lo si è visto in modo particolare con la linea 80, attivata sul lunghissimo percorso via A. Emo-l.go F. Labia e durata come tale solo il primo giorno di servizio (dal secondo viene limitata a p. San Silvestro).

Per queste linee viene stabilita una numerazione con lo zero finale (60, 80, 90) e la denominazione degli itinerari ad esse legati nella decina corrispondente (63, 69, 84, 92, etc). Nel pieno rispetto del copione tutto romano di procedere con sciatteria e approssimazione il 60 non raggiungerà mai il previsto capolinea al Celio (largo della Sanità Militare), per il quale non sono mai stati iniziati i lavori. Per i primi giorni limita le corse al capolinea di piazza Venezia con le tabelle (e il tempo di percorrenza) dell'intero itinerario; gli autobus Breda articolati finiscono cosi per accodarsi all'uno e all'altro capolinea con ovvi problemi di gestione. Il programma evolve con l'istituzione di nuove linee, non necessariamente legate ad un riordino della rete, e con l'apparizione delle express festive, itinerari di notevole lunghezza che si riesce ad esercitare per il minore ingombro festivo delle strade.


La prime linee express: 60, 80 e 90

Riordino della rete in II e IV circoscrizione

linea itinerario
36 Soppressione
36b Prolungamento da v. R. Anselmi a l.go F. Labia (ridenominata 36)
37 Soppressione
38 Deviazione da v. Val Melaina per v. Monte Cervialto, v. G. Cervi, v. C. Baseggio
38b Soppressione
58 Soppressione
58b Soppressione
60 Trasformazione in linea express (l.go Sanità militare-l.go S. Pugliese) (1)
63 Prolungamento a l.go S. Pugliese e deviazione per v. Nazionale (sostituisce il 56)
391 Invariata (p.le Clodio-l.go S. Pugliese)
80 Istituzione linea express (v. A. Emo-p. O. Vimercati) (2)
84 Istituzione (p. Venezia-v. C. Baseggio)
86 Istituzione (staz. Termini-v. Marmorale)
88 Istituzione (staz. Termini-p.le Clodio)
90 Istituzione linea express (staz. Termini-l.go F. Labìa)
92 Prolungamento da p. Vescovìo a l.go L. Cavalieri (sostituisce il 319)
93 Istituzione (p.le del Verano-l.go F. Labìa)
   
linea itinerario
135 Soppressione
137 Soppressione
211 Prolungamento da c.so Sempione a v. Monte Cimone
235 Prolungamento da p. dei Vocazionisti a l.go F. Labìa
305 Soppressione
307 Soppressione
308 Deviazione per v. di Settebagni, v. delle Vigne Nuove, v. C. Baseggio
311 Limitazione a v.le Marx e trasformazione in linea circolare per staz. metro Rebibbia
333 Soppressione
334 Limitazione a v. L. Cavalieri
336 Istituzione linea circolare per l.go S. Pugliese
337 Limitazione a l.go S. Pugliese
338 Istituzione (v. C. Baseggio-v. C. Agricola)
339 Istituzione (p. Filattiera-staz. Nuovo Salario)
342 Deviazione per v. Nomentana, p. Minucciano, staz. Nuovo Salario
343 Prolungamento da p. Sempione a p. Conca d’Oro
344 Prolungamento da p. Sempione a p. Conca d’Oro
1) Limitata a p. Venezia - 2) Limitata a p. San Silvestro
.

Linee express dal 1999

linea itinerario
20 v. D. Cambellotti, Università Tor Vergata, staz. metro Anagnina
30 p.le Clodio, p. Cavour, p. Venezia, v. Mormorata, v. C. Colombo, p.le Agricoltura
40 p. Pia, c.so Vittorio Em., p. Venezia, v. Nazionale, staz. Termini
50 P. Cinecittà, v. Tuscolana, S. Giovanni, p. Venezia, p. S. Silvestro (1)
60 l.go S. Pugliese, v. Nomentana, v. Nazionale, p. Venezia, Colosseo, largo Sanità Militare (2)
80 p. O. Vimercati, Val Melaina, c.so Trieste, p. Venezia, c.so Vittorio, p. Risorgimento, staz. Metro Cipro (3)
90 l.go F. Labia, v. I. Curzolane, v. Nomentana, p.ta Pia, staz. Termini, v. Cavour, Colosseo, l.go Sanità Militare (4)
Linee express festive
120 v.le Washington, p. Fiume, p. Croce Rossa, v. Tiburtina, S. Basilio
130 p.le Clodio, p. Cavour, p. Venezia, v. Marmorata, v. C. Colombo, v. Pontina, v. G. Piermarini
150 v.le G. Washington, v. Veneto, staz. Termini, p.ta Maggiore, v. Prenestina, v. di Rocca Cencia
180 v. C.A. Dalla Chiesa, v. Anastasio II, v.le Colli Portuensi, v. I. Newton, v. Portuense, IACP Corviale
190 p. Venezia, v. Gregorio VII, v. Boccea, Casalotti
(1) Inizialmente attestata a v. Arco di Travertino, mai istituita.
(2) Attestata a p. Venezia, successivamente prolungata a p.le dei Partigiani.
(3) Limitata a p. S. Silvestro dopo un solo giorno di esercizio.
(4) Attestata a staz. Termini

Varata con troppi anni di ritardo rispetto all'evoluzione della città è anche la prima ristrutturazione del servizio notturno (9 giugno 1999). Il sistema, seppure integrato da nuove linee, era rimasto fermo al criterio adottato nel 1947 che, a sua volta, era quello della riforma tranviaria del 1930 basato sulle linee diametrali, radiali e periferiche. In una città cresciuta a dismisura, con le abitudini della gente oltremodo cambiate (di notte ora ci si muove anche per diporto, non solo per motivi di lavoro) si esercitavano ancora linee come la 13 barrato da Monte Savello a p. S. Giovanni di Dio, la 75 barrato da p. Venezia a via A. Poerio (quasi integralmente sovrapposta alla 44) la 98 ancora limitata a largo dei Della Bitta, e solo da pochi anni era stata soppressa la 1, da p.le Flaminio a ponte Milvio. La vecchia rete presentava diversi punti particolarmente deboli:

  • il centro attraversato da due linee diametrali, la 60, ex NT da p. Sonnino a Porta Pia prolungato dapprima a piazza Sempione e in seguito a p. O. Vimercati e la 78, l'ex EF del 1930, da p.le Clodio alla stazione Termini; quest'ultimo era letteralmente preso d'assalto tra la mezzanotte e le due in quanto collegamento unico per le numerose linee in partenza da p. dei Cinquecento, tanto che l'ATAC esercitava numerosi sussidi sul percorso limitato da via del Plebiscito;
  • il sistema delle coincidenze rigide tra una linea e l'altra, pratico quando la rete era usata principalmente da lavoratori e le fermate non erano numerose, problematico con la sensibile dilatazione dei tempi di percorrenza degli anni '70 e '80 che rende sempre più difficile rispettare i tempi di attesa:
  • il servizio di alcune linee limitato a una o due corse tra la mezzanotte e le due e tra le 4,30 e le 5,30, con turni abbinati con linee diurne.

La nuova rete prevede il servizio continuativo di tutte le linee ma è una ristrutturazione dei percorsi esistenti, senza o quasi estensioni verso i quartieri più esterni. Una vera e propria rete notturna rinnovata con nuove linee e significative estensioni sarà attivata soltanto nel 2008.

Nuova rete notturna (1999)
linea percorso provvedimento num.
vett.
intervallo
min.
6N staz. Termini-p. Vescovìo Prolungamento da p. Vescovìo a l.go Somalia. 1 30
12N staz. Termini-p. dei Gerani Prolungamento per p. dei Mirti, v.le P. Togliatti con capolinea al Quarticciolo (linee 14 e 14N). 2 30
13N Monte Savello-Monteverde Soppressione (è sostituita dalla linea tramviaria 8, che prolunga il servizio fino
alle ore 2, che è poi la fascia oraria di unica utilizzazione della vecchia linea).
- -
14N staz. Termini-Quarticciolo Soppressione (è sostituita dalla linea 12N). - -
20N Circolare interna Soppressione, sostituite in varie tratte dalle linee modificate: es. 40N su v. Cavour, 25N a Villa Borghese, p.le Flaminio, ecc. - -
21N - -
24N p.le Flaminio-La Giustiniana Limitazione da p.le Flaminio a p. Mancini. 1 90
25N p. S. Silvestro-La Giustiniana Prolungata a p. Venezia e deviata da v. Cassia Nuova per p. Giuochi Delfici, v. Cassia. 2 30

Per insufficienza tempo giro l'intervallo di passaggio è portato da 30 a 45.

29N
30N
Circolare esterna Invariate (sono soppresse le corse deviate ai Mercati Generali, sostituite dalle linee 40N e 80N). 2 30
33N p. Sempione-v. G. Verga Linea circolare, con capolinea di transito in v.le Marx e percorso adeguato ai quartieri. 1
40N staz. Termini-v. Recanati Prolungata da staz. Termini a v.le Europa, servizio notturno sul percorso della metropolitana B. 4 30
42N staz. Termini-staz. Tiburtina Soppressione (sostituita dalla linea 40N). - -
44N p. Venezia-v. I. Newton Deviazione sull'anello terminale della linea 75N (v. Poerio, v. Quadrio), che viene soppressa. 1

Per insufficienza tempo giro l'intervallo di passaggio è portato a 60'.

46N p. S. Silvestro-p. Capecelatro Prolungata da p. S. Silvestro a staz. Termini e da p. Capecelatro a l.go Millesimo. 3 30
50N staz. Termini-v. P. F. Quaglia

Invariata.

2 5

Per l'affluenza viaggiatori l'intervallo di passaggio è portato a 30' con l'aggiunta di una vettura proveniente dal 2° orario della linea 78N.

55N staz. Termini-Cinecittà Prolungata da Cinecittà ad Anagnina e da staz. Termini a c.ne Cornelia (percorso metro A). 4 30
60N p. Sonnino-p. Vimercati Limitata da p. Sonnino a p. Venezia e prolungata da p. Vimercati a p. Vocazionisti. 4 20

Il capolinea è spostato da p. Vocazionisti a l.go Labia per proteste circa il rumore. La linea sarà in seguito prolungata a v. Monte Urano (zona Colle Salario), con l'aggiunta di una vettura (intervallo di passaggio resta a 20').

66N l.go Colli Albani-l.go Cosoleto Invariata. 1 60
72N p. Venezia-v. della Magliana Da p. Meucci è deviata per v.le G. Marconi, lungotevere degli Inventori. 1 50
75N p. Venezia-v. A. Poerio Soppressione (sostituita dalla linea 44N). - -
78N staz. Termini-p.le Clodio Invariata salvo deviazioni per motivi di viabilità. 2 30
80N - Servizio notturno ferrovia Roma, Ostia, che passa dal COTRAL all'ATAC. 4 20, 60
91N p. Venezia-v.le Europa Prolungamento da p. Venezia a staz. Termini. 2 30

Per insufficienza tempo giro è aggiunta una vettura e gli intervalli di passaggio rimangono a 30.

96N p. Venezia-v. Candoni Invariata. 1 70
v. Paola-l.go dei Della Bitta Prolungamento da v. Paola a p. Venezia e da l.go dei Della Bitta allo IACP Corviale. 1 70
99N p. S. Silvestro-v. A. Mauri Limitazione da p. S. Silvestro a p. Venezia e prolungamento da v. A. Mauri a b.ta Ottavia. 3 30

Dal 2000 ai giorni nostri

Dopo un'esperienza che dura fin dal 1998 su alcune linee notturne nel periodo 1999/2000 si concretizza la novità dell'affidamento a soggetti privati di una parte della rete (perlopiù linee periferiche a scarso traffico e notturne). La propaganda istituzionale sostiene che con le vetture risparmiate l'ATAC potrà potenziare alcune linee particolarmente affollate e viene subito spontaneo chiedersi se tale potenziamento non si poteva attuare con le vetture nuove che il comune acquista a spese di tutti i cittadini per poi darle in comodato a soggetti privati. Vetture di cui avrebbe un grande bisogno l'azienda pubblica, che si trova alle prese con gran parte del parco rotabile degli anni '90 in condizioni sempre più disastrose.

L'annunciato potenziamento avrebbe richiesto una revisione dei tempi di percorrenza almeno nelle ore di maggior traffico ma l'azienda si limita ad istituire dei sussidi, vetture aggiunte a quelle del servizio programmato e che, come queste ultime, accumulano ritardi nelle strade congestionate dal traffico.

Il 15 novembre 1999, in vista del giubileo, sono addirittura istituite alcune linee estranee alla rete municipale contraddistinte dalla lettera J (linee del Giubileo). Non integrate nel sistema tariffario Metrebus vengono ben presto ironicamente soprannominate Girasoli - con riferimento agli autisti che ciondolano nelle vetture vuote da un capolinea all'altro - snobbate dai cittadini per l'impossibilità di utilizzare i titoli di viaggio ordinari ed avversate da parte del personale di guida e di controllo, costretto a lavorare con un parco rotabile in condizioni disastrose.

E' curioso che a promuovere queste operazioni di favoreggiamento di interessi privati sia un amministrazione di sinistra che, in teoria, dovrebbe anteporre il bene collettivo agli interessi di pochi. Se l'etichetta non vale per il sindaco dell'epoca, politicamente cresciuto in un partito di orientamento liberista, dovrebbe valere per gli assessori e i consiglieri che hanno avallato


la J5 in via G. Mazzoni; la J6 in via Eleniana; la J8 alla stazione Aurelia

Linee del Giubileo, 18 novembre 1999/15 gennaio 2000
linea itinerario
J1 bas. S. Paolo, p.ta Capena, Colosseo, v. Arenula, p. Risorgimento
J2s staz. Termini, v. del Tritone, p. S. Silvestro, p. Venezia, v. Cavour, staz. Termini
J2d itinerario della J2s in senso contrario
J3 catacombe S. Sebastiano, Air Terminal Ostiense, S. Giovanni, S.M. Maggiore, staz. Termini
J4 Foro Italico, p. Risorgimento, p. Venezia, v. S. Gregorio, p.le Partigiani, bas. S. Paolo (nota 1)
J5 p. Pio XI, p.ta Cavalleggeri, v.dei Fori Imperiali, S. Giovanni, p. S. Croce in Gerusalemme (nota 2)
J6 S. Croce, staz. Termini, p.le Flaminio, p. Risorgimento
J7 Grottarossa, p. Euclide, v.le Liegi, v. Veneto, p. San Silvestro
J8 v. Aurelia, circ. Cornelia, v. Gregorio VII, p.ta Cavalleggeri, staz. S. Pietro
J9 P. Sacchetti, Forte Braschi, v. Aurelia, v. Cipro, p. Cavour, p. Augusto Imperatore
La rete è definitivamente soppressa alla scadenza del contratto (31/12/2002)
1. Esercizio proseguito da ATAC con la denominazione 271
2. Esercizio proseguito da ATAC con la denominazione 571

Tariffe linee J

Biglietto 75 minuti £. 1900 € 0,98
Biglietto 1 giorno £. 4700 € 2,43
Biglietto 2 giorni £. 8000 € 4,13
Biglietto 3 giorni £. 11400 € 5,89
Biglietto 7 giorni £. 18000 € 9,30
Tessera Mensile £. 31300 € 16,17

L'ATAC continua intanto a navigare a vista, prendendo decisioni che apportano buoni risultati ma che al lungo periodo non risolvono i problemi di fondo. Una di queste iniziative è il ritorno del servizio viaggiatori da parte delle vetture in uscita e rientrata. Viene propagandato come una novità - al pari delle celeri ridenominate express - ma l'azienda altro non ha fatto che rispolverare una tipologia di esercizio caduta in disuso con la sparizione dei fattorini. Nel prontuario per questi ultimi si leggeva, infatti, che "le vetture autobus e filobus debbono iniziare il servizio per il pubblico non appena si immettono sul percorso di una qualsiasi linea autofiloviaria in esercizio; similmente, nelle corse di rientrata, il servizio per il pubblico deve terminare nel punto in cui le vetture si immettono sul tratto non esercitato da linee che precede immediatamente la rimessa" ed è quello che si torna a fare, con la differenza che il servizio aggiuntivo non è più legato al percorso delle linee esistenti. I nuovi collegamenti sono infatti equiparati alle linee ordinarie, hanno una propria denominazione e un punto di partenza e di arrivo precisati sulle fermate. La tabella che segue indica i collegamenti esistenti alla redazione di questa pagina. Si nota che per ogni rimessa le linee sono contraddistinte da una lettera e da un doppio numero a due cifre che contraddistingue i percorsi di uscita e rientrata, rispettivamente 0x e x0.

Collegamenti in uscita e rientrata

Linea Itinerario

 Rimessa Acilia

C01-C10 Viale dei Romagnoli-p.le P. L. Nervi
C01p-C10p Viale dei Romagnoli-viale America
C02-C20 Via C. Lenormant-v. delle Baleniere
C03-C30 Via C. Lenormant-v. Mar Rosso

 Rimessa Grottarossa

G03-G30 stz Grottarossa-via di Ripetta
G04-G40 stz Grottarossa-p.le Flaminio
G05-G50 stz Grottarossa-p. A. Mancini
G07-G70 stz Grottarossa-p.le Clodio
G07d-G70d stz Grottarossa-p.le Clodio
 Rimessa Magliana
M02-M20 via L. Candoni-p.le Agricoltura
M03-M30 via L. Candoni-c.ne Cornelia
M04-M40 via L. Candoni-v.le Colli Portuensi
M05-M50 via L. Candoni-Forte Portuense
 Rimessa Portonaccio
P02-P20 via di Portonaccio-stz Termini
P02d-P20d via di Portonaccio-via E. De Nicola
P03-P30 via di Portonaccio-Ponte Mammolo
Linea Itinerario
 Rimessa Tor pagnotta
L02-L20 v. M. Carucci-p.le P.L. Nervi
L03-L30 v. M. Carucci-v. C. Colombo
L04-L40 v. M. Carucci-p.le dei Partigiani
L05-L50 v. M. Carucci-p.le Agricoltura
L06-L60 v. M. Carucci-v. A. di Travertino
L07-L70 v. M. Carucci-p. Venezia
L08-L80 v. M. Carucci-stz Termini
 Rimessa Tor Sapienza
A01-A10 via Prenestina-stz Termini
A05-A50 via Prenestina-Grotte Celoni
A06-A60 via Prenestina-stz Tiburtina
A07-A70 via Prenestina-via F. Davanzati
 Rimessa Tor Vergata
T01-T10 via Tor Vergata-stz Anagnina
T02-T20 via Prenestina-via F. Davanzati
 
     
 

 
Vetture con le tabellazioni dei collegamenti

 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: mercoledì 08 maggio 2024