.

La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

.

Home page I La rete romana degli autobus

.

La rete urbana degli autobus

DALLA RIFORMA TRANVIARIA AL 1934

     
 


piazzale Flaminio: nodo di scambio tra la circolare interna, la linea tranviaria 1 e le linee autobus EF e FR

 
     
 

Nota: per i riferimenti ai nodi di scambio e alle zone fare riferimento alla pagina dedicata alla riforma tranviaria e alle sue modalità.

Anno 1930

L'entrata in vigore della riforma

Il 1° gennaio 1930 si avvia la riforma tranviaria, che vede le linee tranviarie eliminate dal centro della città, sostituite da linee di autobus. La data di attuazione della riforma non è stata scelta a caso: il 1° gennaio è giorno festivo e la stampa, ovviamente su disposizioni superiori, decreta immediatamente un grande successo per la nuova sistemazione della rete. In realtà, già dal primo giorno il sistema si trova quasi al collasso a causa degli evidenti limiti dell'autobus del momento. Il parco rotabile, nonostante gli oltre 150 Lancia Omicron acquistati tra il 1928 e il 1929, è ancora del tutto insufficiente ad assicurare alle nuove linee diametrali intervalli di passaggio che consentano di smaltire almeno la metà della domanda prima soddisfatta dal servizio tranviario, e di conseguenza devono essere mantenuti in esercizio i rotabili più vecchi quali le autoelettriche, gli SPA C-9000 (seppure di riserva) e 30-34; gli stessi Lancia sono deficienti per capienza e scomodi per l'utenza che ne lamenta, tra l'altro, la scarsa aereazione. I guasti sono continui dal momento che il mezzo stradale è stato fino ad allora concepito quale ausilio ai servizi su ferro e non è assolutamente in grado di sopportare fino a 16 ore continue di servizio a pieno carico, tantopiù per l'ulteriore problema di rifornire due volte al giorno quelle vetture che, già consumando parecchio, hanno ulteriormente aumentato le esigenze di carburante per l’aggravio di carico che devono sopportare.


Piazza Venezia e piazza Esquilino, primo giorno della nuova rete; un Lancia Omicron e una autoelettrica a p.le Flaminio (settembre 1930); autobus alla Spina di Borgo

Mussolini esamina i nuovi autobus Lancia Omicron. Vetture in via del Plebiscito e in via del Colosseo visto da via Gina Agnesi
(tutti gli edifici visibili nella foto a destra sono stati demoliti per l'apertura di via dei Fori Imperiali)

Per la rete autobus era previsto un incremento di 100 vetture da utilizzare a fianco del parco già disponibile, vetture che non fu facile reperire. La Fiat non era in grado di fornire alcun autobus in tempo utile e l'ATAG dovette ricorrere, tramite l'interessamento della stessa Fiat, al noleggio di 18 vetture dalla SITA di Torino e dalla CAM di Milano; la Lancia riuscì a consegnare 60 autobus Omicron rinviando la consegna ad altri clienti. Solo l'anno successivo l'ATAG riuscì ad avere altri autobus dalla Lancia che, completando la serie precedentemente fornita, portarono a 150 gli autobus acquisiti per la riforma.
 
     
 
Linee autobus introdotte il 1* gennaio 1930
 
  linee diametrali (zona A)
EF p. Esquilino, Traforo, p.le Flaminio
EP p. Esquilino, via Cavour, p.za Cavour
FR p.le Flaminio, p. Venezia, p. Bocca della Verità
MB p. Indipendenza, p. Venezia, San Pietro
MP p. Indipendenza, p.za Colonna, p.za Cavour
NB Porta Pia, p.za San Silvestro, San Pietro
NT Porta Pia, piazza Venezia, ponte Garibaldi
  linea radiale (zona B)
106 p.za Fiume, corso Trieste, p.za Trasimeno
  linee centro-radiali (zone A e B)
119 p. Venezia, Colosseo, villa Celimontana
124 p. Venezia, Aventino, via Tempio di Diana
130 l.go Tritone, p. San Pantaleo, S. Maria in Trastevere
Restano invariate le linee notturne N1 e N2 e le due linee speciali Tiburtina e Nomentana
 
  linee periferiche (zona C)
205 p.za Verbano, via Salaria, Aeroporto del Littorio
217 San Giovanni, via Appia Nuova, c.ne Appia
217b San Giovanni, via Appia Nuova, via Gino Capponi
222 Porta San Paolo, via Ostiense, Garbatella
225 stz Trastevere, via Portuense, stz FS Magliana
227 stz FS Trastevere, via Portuense, località Corviale
228 stz FS Trastevere, via di Monteverde
229 stz FS Trastevere, via Portuense, Parrocchietta
231 Porta San Pancrazio, via Vitellia, via del Casaletto
233 Madonna del Riposo, via Aurelia Ant., Casetta Mattei
234 Madonna del Riposo, via Aurelia
237 p.za Risorgimento, viale Angelico, ponte Milvio
  linea distaccata
- Ostia mare-Fiumicino paese

A complicare oltremodo i problemi è comunque il rigido sistema tariffario, che obbliga i viaggiatori ad effettuare lo scambio anche quando non sarebbe necessario (ad esempio per andare da Porta Pia a piazza Fiume, o anche da piazza Colonna a piazza Barberini, brevi tratti che in quella situazione la gente percorrerebbe volentieri a piedi, come pure era abitudine fare allora anche per tragitti ben più lunghi). L'assurdo si raggiunge con la circolare interna: il viaggiatore che giunge col tram 7 a Porta Pia e che deve prendere il 5 a piazza della Croce Rossa, infatti, deve per forza sobbarcarsi il trasbordo e l'attesa della circolare perché 5 e 7 non hanno corrispondenza diretta, e per far valere il biglietto di coincidenza è necessaria la perforazione intermedia.

Si immagini un fattorino in servizio sulla linea MB (l’attuale 64 coi capilinea a piazza Indipendenza e Ponte Vittorio), con una vettura che da piazza Indipendenza si affolla sempre più scendendo per via Nazionale, e ancora di più a piazza Venezia.

Dopo aver effettuato un enorme lavoro di verifica al capolinea (piazza Indipendenza è il nodo di scambio M tra la zona A e la zona B), nella stessa piazza Venezia, il nodo centrale di scambio v, coi passeggeri al primo viaggio (per i quali deve essere emesso il biglietto richiesto, che può essere quello orario, ovvero quello da 60 o da 70 centesimi della zona A), il fattorino è costretto a far fare la fila anche agli altri viaggiatori,  perché ad ognuno deve verificare l'abbonamento o il biglietto rilasciato su altra linea, controllando anzitutto che sia stato rilasciato su una linea che ammetta la coincidenza con la MB nel senso di marcia del momento, e forandolo sulla denominazione della linea per documentare l'avvenuto trasbordo, e quindi che sia valido per giorno e orario di emissione.

La coincidenza ai nodi centrali non è infatti ammessa liberamente: il viaggiatore può passare da una linea all'altra nel punto in cui gli itinerari di entrambe si congiungono o si separano.

Il fattorino in servizio sulla linea MB proveniente da Termini, quindi, deve considerare valida la corrispondenza a seconda del punto in cui gli viene presentato il biglietto: nel caso della linea in questione un eventuale corrispondenza con la linea EP sarebbe ammessa solo al primo per la salita e al terzo per la discesa dei tre nodi centrali che le due linee condividono (l.go Magnanapoli, piazza Venezia, l.go Argentina), e questo perché al primo le due linee si congiungono, al terzo la MB prosegue verso C.so Vittorio, la EP svolta verso piazza della Rotonda.

Le cose si complicano sulle linee centrali, quelle che abbiamo visto essere suddivise nelle due tratte diametrale (zona A), e radiale (zona B): i fattorini devono infatti distinguere le due tratte all'incrocio con la circolare interna, effettuando diversi adempimenti. Per fare un esempio: un fattorino in servizio sulla linea 130 alla partenza da piazza S. Maria in Trastevere emette i biglietti previsti nella zona B delle linee radiali, da 50, 60 e 70 centesimi, fino all'attraversamento di Ponte Sisto

in questo punto, dal momento che la linea supera l'anello della circolare, deve chiudere il caposaldo dei biglietti della zona B compilando come previsto una delle due cedole che ha in consegna (quella dei biglietti della zona B, dove segna l'importo dell'incasso e il numero di serie del primo biglietto non venduto), per iniziare la vendita dei citati biglietti da 60 e 70 centesimi della zona A fino al capolinea di l.go del Tritone.

Come si può facilmente immaginare non mancano le proteste, sia in buona fede, sia di chi ci marcia, dal momento che in certi orari l'affollamento della vettura e la necessità di chiudere il caposaldo si scontra con quei passeggeri che, essendo saliti all'ultima fermata della tratta radiale, pretendono il relativo biglietto

Nonostante tutte queste difficoltà l'ATAG procede ai necessari aggiustamenti della rete applicando rigorosamente il nuovo regolamento. Il 4 gennaio sono istituite tre linee diametrali barrate: due sussidi limitati, EF barrato ed EP barrato, che collegano il nodo periferico E (p.za dell'Esquilino), col nodo centrale c (piazza Colonna): la terza, FR barrato,  sussidia la linea FR sull'intero percorso per l'insufficienza del servizio effettuato con le autoelettriche. In data imprecisata la linea EP barrato è prolungata a largo Argentina (nodo centrale a).

Un successivo ordine di servizio precisa che la barra trasversale rossa deve tagliare entrambe le lettere. La precisazione è doverosa, dal momento che la nuova rete si rivela da subito un campo di prova per le più strane e ingegneristiche modalità di nomenclatura delle linee.


Assalto a un autobus della linea MB a piazza Venezia. Traffico in via Nazionale

 
 

 

 
 

Ulteriori aggiustamenti nel 1930

Dal 1 febbraio le linee EF barrato ed EP barrato sono ridenominate 115 e 116, assumendo la numerazione delle linee centrali di penetrazione pur rimanendo agli effetti tariffari linee diametrali su percorso limitato. Il costo dei biglietti è lo stesso, dal momento che si possono effettuare i cambi previsti ai nodi centrali. La linea 119 viene prolungata nello stesso giorno da piazza Venezia (nodo v), a piazza S. Pantaleo (nodo b), e si permette «in via temporanea e di esperimento», lo scambio al nodo B di piazza Vittorio pur non utilizzando un ulteriore linea per raggiungerlo (rimarrà però un esempio isolato).

Sempre dal 1° febbraio istituisce la linea tranviaria C15, quarto tronco della futura circolare esterna, che viene esercitata sia come radiale che come tronco di circolare, e la linea autobus 120, che funge da radiale dal Colosseo a via Cavour, e da diametrale nel rimanente tratto. Dal primo marzo si modificano varie corrispondenze a mezzo di deviazioni di percorso: sulla linea NT, deviata per via Firenze, è ammessa la reciproca corrispondenza con le linee ST e MP; sulla linea 137, deviata per via Principessa Clotilde, è ammessa la diretta corrispondenza col nodo F (piazzale Flaminio). Viene inoltre istituito il nuovo nodo Colosseo, identificato con la lettera C, dal quale si prevede di attivare la nuova linea CP che, per motivi non noti, non potrà essere istituita prima di due mesi. La linea 106 (l'unica radiale esercitata con autobus), è prolungata al Ministero delle Finanze: il breve tratto interno all'anello della circolare non è considerato diametrale, al pari delle linee tranviarie ivi attestate.

A marzo iniziano ad apparire le prime denominazioni ingegneristiche: le linee 120 e 136 sono fuse nell’unica linea CP rosso dal nuovo nodo Colosseo (via Annia) a via Cola Di Rienzo. Per capire l’effettivo significato della P rossa, non barrata come la R della FR barrata, i romani devono però attendere un mese, quando con l’istituzione della linea CP nera si comprende il suo significato di linea Colosseo-Prati limitata dal lato Prati.


Il capolinea del CP a San Giovanni

Dal 20 marzo è attivo un breve servizio limitato della linea 228, che collega la stazione di Trastevere con l'ospedale del Littorio sul percorso già realizzato della circonvallazione Gianicolense: sulla base di criteri che non è stato possibile stabilire le tabelle della linea sono scritte in caratteri azzurri e la barra che taglia il numero è ordinariamente in colore rosso.
 
Questo 228 azzurro barrato rosso rimane in esercizio fino al 15 novembre, cambiando però due volte la propria denominazione: risulta attivo da epoca imprecisata come 228 nero barrato azzurro (cioè con la barra che non è rossa ma azzurra) e viene infine soppresso come 228 nero barrato, con la barra che da un certo momento in poi ha assunto l’ordinario colore rosso.

 


Incidente in via Portuense (località Parrocchietta, 1931).

Con l'unificazione delle preesistenti linee 116 e 137 il primo aprile si istituisce una nuova linea diametrale limitata, la EP rosso (limitata dal lato Prati a piazza Cola di Rienzo, di nuovo con la lettera del nodo non raggiunto scritta in colore rosso. La linea CP con entrambe le lettere nere e sull'intero percorso da nodo a nodo, è attivata dallo stesso giorno sul percorso Colosseo (via Annia)- piazza Cavour: sulla CP valgono regole diverse rispetto all'ordinamento delle linee diametrali, non essendo ammessa la corrispondenza con la linea MP a piazza di Spagna (che non è un nodo centrale), e valendo per il tratto di percorso già della linea 136 (fusa nella CP limitata), la regolamentazione prevista per la tratta radiale delle linee di penetrazione pur essendo il percorso interno all’anello della circolare.

Tra i provvedimenti del mese di gennaio è documentato un servizio limitato della linea MP, denominato M[barrato]P (con la barra rossa che taglia la sola lettera del nodo non raggiunto, M). Tale servizio limitato si svolge sull'itinerario da piazza della Libertà (dove lo scambio col nodo P è istituito solo il mese successivo), a via Milano (Palazzo delle Esposizioni). E’ forse questo il primo dei numerosi criteri di denominazione che sono sperimentati nei primi due anni della riforma, ma il dubbio permane a causa della mancanza di documentazione che caratterizza molti di questi servizi.  Esistono infatti altre immagini che testimoniano l'esistenza di linee divise in due parti, come quelle sotto riportate di due servizi limitati della linea ST che collegano piazza Colonna ai nodi S e T della circolare interna: le due linee sono denominate S[barrato]T ed STbarrato con la barra che taglia la lettera S o T del nodo non raggiunto.

Dal primo giugno la linea 106 è prolungata nell’edificando quartiere Trieste, raggiungendo l’incrocio tra corso Trieste e viale Gorizia; a partire dalla stessa data, per facilitare il raggiungimento della stazione della ferrovia Roma-Ostia Lido nella stagione estiva, è istituita una linea periodica da p.le Flaminio a Porta San Paolo, con la tabella recante la sola lettera O, che sta evidentemente per Ostia.

Dal 28 ottobre il servizio della linea MP è suddiviso nelle due nuove linee diametrali M1P e M2P, quest'ultima con tabelle azzurre (verrà chiamata quindi MP azzurro mentre la prima sarà la MP nera), che collegano entrambe i due nodi Macao e Prati su percorsi diversi. Sempre il 28 ottobre si istituisce la linea 105, con denominazione centro-radiale ma che effettua un itinerario diametrale limitato da piazza Fiume (nodo S) a piazza Venezia).

    

Anno 1931

Dal 29 aprile viene istituita la seconda circolare tranviaria, denominata esterna e caratterizzata da tabelle scritte in caratteri rossi (sarà quindi chiamata Circolare Rossa); lungo il suo percorso non sono istituiti nodi di scambio, il confine tra le zone centrale e periferica continua a rimanere l'anello della circolare interna (d'ora in poi Circolare Nera). La nuova linea fa parte della zona B ed in conseguenza è modificato il servizio di alcune linee autobus con l'abbandono dell'anello tranviario di via delle Zoccolette-via del Melangolo (nodo T), mentre piazza Montanara diventa la nuova localizzazione del nodo R (che forse in questa occasione cambia nome da Ripa a Regola), con la limitazione della linea 124, che da centro-radiale è equiparata a linea radiale tranviaria; la linea centro-radiale 105 è prolungata e ridenominata SR, dato che ora è una diametrale a tutti gli effetti, collegando il nodo R con il nodo S (piazza Fiume). Si istituisce inoltre la linea BT, che pur essendo assegnata alla zona centrale, si svolge su un itinerario parallelo ma esterno ad entrambe le circolari essendo attestata a due capolinea diversi dalla localizzazione dei nodi Borgo e Trastevere (piazza Rusticucci e piazza Mastai).

Le linee BT e SR resteranno scarsamente utilizzate; la BT, che agisce come linea centrale agli effetti tariffari, sarà soppressa dal 1° dicembre, mentre la SR sarà fusa con altre linee nel maggio del 1932.

Dal 1° luglio l'ATAG assume l’esercizio dell'autolinea Roma-Tivoli sostitutiva dell'antica tranvia a vapore attivata nel 1879; il suo servizio limitato a Settecamini diventa una linea autobus periferica speciale, denominata 210.


Un Lancia Omicron con la tabella della linea BT. Autobus Lancia Omicron a Tivoli

Il 19 agosto è istituita la linea 136 (la seconda con questo numero) da v.le Mazzini a piazzale Flaminio. Segue l’istituzione di numerose linee periferiche: dal 10 ottobre la borgata Primavalle è collegata alla Madonna del Riposo dall’autobus 235, al quale si aggiunge un 235 barrato tra la Madonna del Riposo e Forte Braschi; l’istituzione del 235 porta alla limitazione della linea tramviaria 34. Il 23 dello stesso mese la zona delle Tre Fontane è collegata a San Paolo dall’autobus 223.

Dal 1° settembre viene abolito l'obbligo di trasbordo tra linee coincidenti introdotto dalla riforma coi relativi (e complicatissimi) biglietti di coincidenza. Il sistema tariffario continua a far capo alla circolare interna ma con una differenza. Il caposaldo non è più tra linee radiali e diametrali; le linee possono proseguire liberamente oltre il suo perimetro (cosa che si farà di qui a poco) con le tariffe che si applicano ora alle tratte delle singole linee, a seconda che si svolgano dentro o fuori l'anello tranviario. Con questa riforma l'azienda è da ora libera di pianificare la rete senza particolari vincoli.

Nel corso dellì'anno inizia una prima fornitura di autobus nuovi, all'altezza dei tempi e del servizio che sono chiamati ad affrontare.

Anno 1932

All’inizio del 1932 l’ATAG avvia un esperimento di servizio ad agente unico sulle vetture autobus. Nello stesso anno, per l'ampliamento del parco degli autobus turistici, l'ATAG istituisce una serie di collegamenti mirati alle esigenze dei turisti e allo svago dei romani: il 10 agosto vengono istituite alcune linee che consentono di raggiungere il giardino zoologico: una circolare, denominata ZOO nera e rossa e due centrali in partenza da largo Arenula e dal Nodo Esquilino, ZOO-Arenula e ZOO-Esquilino, mentre quattro giorni dopo prende il via la linea dei Parchi, un percorso circolare che da via Milano permette di raggiungere le ville storiche della città: quest'ultima sarà esercitata dalla primavera all'autunno nei soli giorni festivi, mentre le linee per il giardino zoologico saranno definitivamente soppresse alla fine dell'anno.


Veicoli turistici impiegati per gite e per il trasporto dei bambini alla colonia marina di Ostia

Dal 15 luglio al 15 settembre è istituita una linea denominata Treni celeri Castelli, esercitata con autobus e autisti dell'ATAG e fattorini della STFER: questo servizio collega con orari appositamente dedicati le corse celeri estive della rete tranviaria dei Castelli romani sul percorso piazza Venezia-piazza S. Giovanni, senza fermate, e possono utilizzarlo i soli viaggiatori che siano in possesso di un valido titolo di viaggio rilasciato dalla STFER per una località della rete extraurbana. Nel mese di agosto è istituita una linea senza numero formalmente periferica (zona C), che collega la Borgata Fogaccia con la Madonna del Riposo percorrendo la via Aurelia. La linea BT è limitata a piazza S. Maria in Trastevere.

Dal 23 maggio l’ATAG predispone alcune modifiche al servizio delle linee diametrali ST e NT. La ST è prolungata al nodo N (Porta Pia), per un breve tratto del corso d'Italia e dovrebbe assumere la denominazione N(S)T (Nomentano-Salario-Trastevere). Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore il primo giugno insieme alla fusione delle linee diametrali NT e SR in una nuova linea da denominarsi S(NR)T (Salario-Nomentano-Regola-Trastevere). In altre parole, la linea SR...

  ...modificando il suo percorso iniziale da piazza Fiume (nodo S), raggiungerà pel Corso d'Italia il piazzale di Porta Pia (nodo N), e per la via XX Settembre, piazza S. Bernardo, via delle Terme, si instraderà sul suo normale percorso che manterrà sino al largo di Monte Savello (nodo R), oltre il quale proseguirà per il Lungotevere Cenci sino al nodo T.

Con questa sistemazione, comunica successivamente l'azienda, dovrebbe essere soppressa la linea NT. La nuova denominazione deve però apparire assurda alla stessa azienda se il giorno seguente l'ATAG emette un ulteriore ordine di servizio relativo alla linea S(NR)T, nel quale viene precisato che essendo la linea una fusione delle preesistenti NT e SR, la denominazione dovrà essere ST (Salario-Trastevere): di conseguenza la linea N(S)T dovrà essere denominata semplicemente NT, dal momento che collega porta Pia con via Arenula su diverso itinerario rispetto alla precedente linea NT, che va quindi considerata come soppressa (la precedente ST è per contro da considerarsi linea modificata). Dal 3 giugno, poi, la NT è rinforzata da una NT barrata tra piazza Fiume e largo Chigi sul precedente itinerario della diametrale soppressa.

Non possiamo fare a meno di definire le sigle inizialmente previste per NT ed ST un episodio di assurdo e cervellotico ingegnerismo. A parte la difficoltà di scrivere tutti i caratteri N(S)T o S(NR)T sul limitato spazio centrale delle tabelle in legno di allora, ci si può figurare un romano che dice Mo’ piglio l’enne-esse-erre-ti per andare a Monte Savello o un controllore che deve dare una simile indicazione a un utente? Per quanto riguarda la NT barrata, poi, l’ordine di servizio relativo alla sua istituzione ancora precisa che la barra deve coprire entrambe le lettere N e T: si deve quindi ritenere che ancora fossero esercitate linee diametrali limitate identificate con la barra che tagliava una sola lettera della denominazione.

Dall’8 ottobre inizia l’esercizio della linea 220  dal Colosseo per l’Appia Antica, fino alla tomba di Cecilia Metella; il 24 è istituita una linea sussidiaria del 106, la 106 barrato azzurro da piazza Fiume a piazza Trasimeno, praticamente sull’itinerario del 1930 della precedente linea, da tempo prolungata al quartiere Trieste. Riappare sulle tabelle la misteriosa barra azzurra su numerazione nera.


Il governatore di Roma, Francesco Boncompagni Ludovisi, inaugura l'autorimessa Trastevere (1932)

Anno 1933

Il 16 gennaio è istituita una nuova linea nel quartiere Monte Sacro, la 207 da piazza Sempione a via dei Prati Fiscali angolo via di Val Melaina, attraverso il viale Tirreno; a Monteverde Vecchio è istituita la 231 barrato in rinforzo al 231, mentre la NB è prolungata da ponte Vittorio Emanuele a piazza San Pietro, dove fa capolinea accanto alla MB. Il 16 gennaio la linea 106 ha il capolinea esterno portato allo sbocco delle vie Eritrea, Asmara e Sant’Agnese (attuale piazzale Annibaliano); due giorni dopo, il 18 gennaio, la 106 barrata è spostata, come capolinea interno, all’imbocco di via Calabria.

Dal 21 aprile l'ATAG assume il servizio autobus di Ostia, sostituendosi alla SEFI e alla SITA. E' istituita la  linea LP (Lido-Pineta), che collega la piazza della stazione con il piazzale Lutazio Catulo (oggi piazzale Mediterraneo, ingresso della pineta di Castelfusano): il 15 maggio le due linee locali sono denominate LO (con le due lettere che stanno per locale, anch’essa prolungata a Castelfusano) e LI (Lido-Idroscalo). La linea distaccata Ostia-Fiumicino, fino ad allora esercitata come collegamento speciale, è trasformata in linea ordinaria e ridenominata LF (Lido-Fiumicino).

Per facilitare il raggiungimento della ferrovia Roma-Ostia a Porta San Paolo, alcune corse della linea FR sono prolungate alla stazione stessa ed assumono la denominazione FL (Ferrovia Lido)

Con l’attivazione delle linee FL, LI, LP e LO si inaugura la consuetudine, destinata a durare fino al 1972, di denominare con la lettera L le linee del settore di Ostia e quelle che a Roma hanno a che fare con la stazione della sua ferrovia. Le tabelle di tutte queste linee e di quelle speciali estive sono scritte in colore azzurro, ora però con un significato ben preciso, poiché l’azzurro è il colore del mare, mentre le eventuali barre saranno sempre dipinte nell’ordinario colore rosso.

Dal 1° agosto prende il via un collegamento tra via della pineta Sacchetti e la Borgata Fogaccia con la linea 235. La preesistente 235 è conseguentemente denominata 236.


Affollamento di viaggiatori a Ostia nell'estate del 1933


Presentazione dei nuovi autobus Alfa Romeo 85A in piazza del Campidoglio (6 dicembre 1933))

Anno 1934

Il 21 aprile le linee NT e ST  sono prolungate da via Arenula rispettivamente a piazza Monte Savello e al ministero dell'Educazione nazionale in viale del Re. Il 28 ottobre l’istituzione della linea tranviaria 33, da piazzale Flaminio a via della Giuliana porta alla soppressione della linea 136, mentre la 223 è prolungata dalla basilica di San Paolo per via delle Sette Chiese fino a San Sebastiano sull’Appia Antica; la linea 130  è portata da piazza Santa Maria in Trastevere a piazza Mastai e il capolinea della 210 è spostato verso l’interno della città, portandolo a piazza delle Crociate. Due giorni dopo inizia il servizio di una linea circolare istituita «allo scopo di facilitare al pubblico la visita della nuova via del Circo Massimo»: denominata Anello delle vie imperiali, parte da piazza Venezia e percorre nei due sensi le nuove vie dell'Impero e dei Trionfi; la linea è inaugurata con un convoglio automobilistico di motrice e rimorchio, ma sarà poi abitualmente esercitata con gli autobus con posti sull'imperiale scoperto fino al 7 gennaio.

Il 20 agosto entra in servizio sulla linea CP il primo autobus con alimentazione a gassogeno di legna, un ritrovato messo a punto per affrontare l'aumento del costo dei carburanti e le sanzioni minacciate dalla Società delle Nazioni per l'Impresa d'Etiopia.



La linea "Anello delle vie imperiali": a sinistra e al centro il convoglio di motrice e rimorchio in via della Greca e al Colosseo, a destra autobus due piani scoperto nell'attuale viale del Circo Massimo

 
 
 
 

Home page

La rete romana degli autobus

 

 
.

TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio

Ultimo aggiornamento: