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tranviaria dei Castelli Romani |
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Rotabili della rete tranviaria
dei Castelli Romani |
MOTRICI E
RIMORCHI DAL 1903 AL 1951
Indice di ricerca
e ipotesi sulla numerazione dei rotabili dei Castelli |
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Una descrizione rigorosa e cronologica dei rotabili che hanno circolato sulla
rete dei Castelli, almeno di quelli costruiti fino alla fine degli anni Venti costituenti
il grosso del parco extraurbano, non è possibile oggi e si ha motivo di ritenere
che non lo sarà mai. La situazione è intricata a causa delle numerose ricostruzioni
e delle rinumerazioni talvolta cervellotiche subite dai rotabili nel corso degli
anni, alle quali si aggiungono la quasi assoluta mancanza di documentazione ufficiale
e gli evidenti errori presenti nei pochi documenti che si sono ritrovati. La tabella
che segue è stata costruita in base ad una serie di ipotesi,
più o meno confermate dagli elementi noti. |
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Il servizio extraurbano fu avviato con la distinzione dei posti offerti nei rotabili
in prima e seconda classe; normalmente solo le motrici offrivano posti di prima
classe. Non sappiamo quale fosse esattamente la differenza tra le due classi, ma
è facile immaginare che la prima sarà stata fornita di velluto rosso, poggiatesta
in tela, ecc.; si veda l'interno delle
imperiali. La distinzione in due classi si protrasse fino al 1935 e gli ultimi rotabili
extraurbani furono acquistati nel 1931 ancora con le motrici di prima e seconda
classe. |
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gruppo |
costruz. |
quantità |
rotabile |
presenti nel 1950 |
esiste immagine |
vetture |
stato rotabile o periodo nell'immagine |
1-4 (I) |
1903 |
4 |
motrici a due assi, un motore |
- |
3, 4 (disegno) |
stato di origine |
4-6 (III, ex gr. 40) |
1913 |
3 |
motrici a due assi, due motori |
5 |
4, 5 (relitto) |
fino al 1935 |
7-14 |
1927 |
8 |
9, 10, 11 |
9 |
stato di origine |
10, 11 |
anni ‘50 |
10...21 |
1905 |
8+4 |
rotabili ad imperiale a quattro assi, motrici a quattro motori e rimorchi
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- |
10-13, 16, 19, 21 |
stato di origine |
10, 17 |
dopo le modifiche del 1920 |
15, 18 |
rimorchio (stato di origine) |
41-52 (ex 10-21) |
1920 1927 (mod.) |
12 |
motrici ad imperiale, quattro assi, quattro motori |
42, 48, 49 |
42, 43, 51 |
dalla rinumerazione (1927) al 1935 |
42, 48, 49 |
dal 1935 al 1959 |
30-37 |
1905 |
8 |
motrici a due assi, due motori |
33, 37 (rotabili di servizio) |
30-34 |
stato di origine |
37 |
anni '50, rotabile di servizio |
38-40 (ex gr. 40) |
1913 |
3 |
38 (rotabile di servizio) |
39 |
- |
60-69 |
1911 |
10 |
motrici a quattro assi, due motori |
61-64, 66, 68, 69 |
60, 64, 68 |
stato di origine |
61-64, 66, 68, 69 |
dal 1935 al 1965 |
70-77 |
1912 |
8 |
motrici a quattro assi, quattro motori |
70-72, 74-77 |
76 |
stato di origine |
70-72, 74, 75 |
dal 1935 al 1965 |
78-79 |
? |
1 |
- |
79 |
stato di origine |
40-45 |
1913 |
6 |
motrici a due assi, due motori |
- |
- |
stato di origine |
81-84 |
1931 |
4 |
motrici a quattro assi, quattro motori |
81-84 |
83, 84 |
dal 1931 al 1935 |
82-84 |
dal 1935 al 1965 |
91-94 |
1931 |
4 |
91-94 |
91-94 |
dal 1935 al 1965 |
101-104 |
nota |
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rimorchi a due assi |
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105-112 |
1905 |
8 |
- |
109, 112 |
stato di origine |
113-120 |
1927 |
8 |
113, 114, 116, 117-120 |
117 |
stato di origine |
117-120 |
anni '50, rotabili di servizio |
160-165 |
1911 |
6 |
rimorchi a quattro assi |
161-165 |
164 |
stato di origine |
161-164 |
dal 1931 al 1935 |
201-212 |
1921 |
12 |
rimorchi a due assi |
201-205, 209-212 |
201-204, 210, 212 |
dal 1935 al 1965 |
281-284 |
1931 |
4 |
rimorchi a quattro assi |
281-284 |
284 |
dal 1931 al 1935 |
282-284 |
dal 1935 al 1965 |
291-294 |
1931 |
4 |
rimorchi pilota a quattro assi |
291-294 |
291-294 |
dal 1935 al 1965 |
301-312 |
1935 |
12 |
motrici a quattro assi, due motori |
tutte |
tutte |
dal 1935 al 1980 |
321-328 |
1937 |
8 |
401-412 |
1937-38 |
12 |
motrici articolate a
due casse, sei assi, quattro motori |
501-508 |
1952 |
8 |
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numeri |
rotabili |
provenienza |
907, 913... (6 motrici e
6 rimorchi) |
motrici a truck e rimorchi ad assi radiali |
ATAG, Roma (1942) |
5003, 5013, 5025, 5029, 5047, 5085 |
motrici articolate a truck ed assi radiali, due motori |
ATAC, Roma (1936-38) |
443-448 |
motrici a quattro assi, quattro motori |
ACEGAT, Trieste (1938) |
201, 210, 218, 228 |
motrici urbane a quattro assi, quattro motori |
ATM, Bologna (1935-39) |
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Ipotesi per tracciare una storia della numerazione dei rotabili dei Castelli |
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La storia dei rotabili della rete dei Castelli è sempre apparsa densa di lacune
e di contraddizioni, per superare le quali molto ingegno è stato speso dagli archeologi
tramviari che si sono interessati all’appassionante argomento. Nelle note che seguono
vogliamo esporre una serie di ipotesi che, anche in base a qualche recente ritrovamento,
potrebbero contribuire a dissipare un po’ della nebbia che copre dei fatti, l’origine
dei quali risale oramai a più di un secolo fa. Alla base di queste ipotesi è la convinzione che due siano state le cause essenziali
della confusione che ha a lungo regnato sull’argomento:
- la decisione, presa dalla STFER già nel 1910 o giù di lì, di numerare tutti
i rotabili motori previsti per i servizi urbani nelle decadi basse del centinaio 0
(numeri 0x, 1x) e quelli dei servizi extraurbani nelle decadi successive
(numeri da 3x a 9x), mentre per il materiale rimorchiato sarebbero stati
riservati numeri a tre cifre. Questi criteri porteranno,
nella seconda metà degli anni ’20, alla rinumerazione delle motrici ad imperiale
e di parte di quelle del gr. 40; anzi, si può dire che ciò costituisce il perno
attorno al quale ruota tutta la storia delle numerazioni dei rotabili dei Castelli,
con relativi misteri;
- il passaggio dalle serie di numerazioni inizianti con lo zero a quelle inizianti
con l’uno, che si avviò nel 1921 con l’entrata in servizio di rimorchi gr. 200.
Anno 1903
Entrano in servizio le motrici per il servizio locale in Roma, dette le giallette,
in numero di quattro, numerate 1-4,
E' esistita però una seconda motrice che sembra numerata 4, che per aspetto si
colloca completamente al di fuori degli schemi dei rotabili dei Castelli. Il
numero 4 sarà successivamente riutilizzato da una delle tre motrici gruppo 40
passate al servizio urbano. |
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Anno 1906
Entrano in servizio i due primi gruppi di rotabili previsti per il servizio extraurbano,
le dodici imperiali e una serie di rotabili a due assi, otto motrici e otto rimorchi. Alle imperiali sono
assegnate le decadi 1 e 2 e le dodici vetture divengono 10-21, apparentemente senza distinzione
tra motrici e rimorchi e ciò costituisce un primo interrogativo. Le motrici a due assi sono immatricolate
nella prima decade libera, la 3, e divengono
30-37. I rimorchi a due assi sono sistemati nel centinaio 1 a seguito di quattro ipotetici e
probabilmente mai esistiti rimorchi per le giallette; divengono quindi 105-112. |
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Anni 1911-13
Entrano successivamente in servizio:
- dieci motrici a carrelli (dette le biellette, dalla loro caratteristica
trasmissione del moto) e relativi sei rimorchi anche a carrelli;
- otto motrici a carrelli;
- sei motrici a due assi.
Le biellette sono assegnate alla decade 6 e divengono 60-69. Qui si presenta un secondo interrogativo:
perché dalla decade 3 delle motrici a due assi si è saltati alla 6? La risposta
porta di nuovo all’ingegnerismo nell’assegnazione dei numeri: perché già era
stato stabilito di riunire tutte le motrici a due assi nelle prime decadi e
quanto segue dimostrerà l’esattezza di tale supposizione.
La motrice 67 è poi origine di un altro
interrogativo. Il secondo gruppo di motrici a carrelli si pone nella decade 7 e diviene
70-77. In questo gruppo si porrebbe
anche la motrice 79, che però si ritiene
di diversa provenienza delle 70-77. I rimorchi a carrelli sono assegnati al centinaio 1, decade 16, per analogia
alla decade 6 delle motrici e divengono 160-165. Le motrici a due assi sono immatricolate nella prima decade bassa libera, la
4, e divengono 40-45.
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Anno 1921
Entra in servizio un gruppo di dodici rimorchi a due assi, per i quali, contro
ogni logica, è scelto il centinaio 2; nelle decadi 20 e 21, i rimorchi divengono
201-212. Si veda l’osservazione a proposito
dei rimorchi del 1931. Si noti che da questo momento le serie di numerazione inizieranno con 1 e non
con 0; si tratta di un particolare di non trascurabile importanza che ha sicuramente
condotto, negli anni seguenti, alla rinumerazione di qualche rotabile, molto probabilmente
nel gruppo 60. |
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Anni Venti
In epoca imprecisata tre motrici del gr. 40 sono modificate per il servizio urbano
e, in obbedienza al programma di assegnazione dei numeri, sono poste nella decade
0 come 4-6; evidentemente una delle giallette e la 4(II) sono state demolite (la 4 (II) potrebbe essere stata
restituita alla rete di origine).
Ma si avvicina il 1927, anno in cui entrerà in servizio il gruppo delle napoletane, otto motrici e otto rimorchi a due assi. Volendo passare
all’attuazione completa dell'assegnazione dei numeri come stabilito negli anni Dieci, occorre liberare le decadi 1 e 2 occupate dalle imperiali. Ed
ecco che si scopre che tutto va a posto semplicemente rinumerando le imperiali, ciò che porta però alla conseguenza di dover rinumerare anche le 40.
Queste ultime, ridotte a tre, divengono 38-40 (per la 40 resta un dubbio), in prosecuzione del gr. 30 (30-37), liberando la decade 4 a partire da
41 (da recenti indagini sembra che, prima di passare alla numerazione 38-40, le
tre motrici abbiano avuto i numeri 20-22, forse per evitare sovrapposizioni di
numeri in fase transitoria).
Le imperiali passano nelle decadi 4 e 5 come 41-52.
Le motrici napoletane sono numerate impegnando le decadi 0 e 1 come 7-14; i relativi rimorchi sono numerati in successione ai precedenti, nel centinaio 1,
decadi 11 e 12 e divengono 113-120. |
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Anno 1931
Entrano in servizio due gruppi di quattro motrici a carrelli e due di analoghi
rimorchi. Le motrici sono assegnate alle decadi 8 e 9, divenendo 81-84 e 91-94.
I rimorchi sono posti nel centinaio 2, divenendo 281-284 e 291-294 |
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Dal 1935
Da quest’anno iniziano a entrare in servizio rotabili destinati esclusivamente
al servizio urbano: due gruppi di motrici a carrelli risp. di dodici e otto
vetture e due di motrici articolate a sei assi ancora di dodici e otto vetture.
Il primo gruppo a carrelli (1935) è posto nel centinaio 3, decadi 30 e 31, e
diviene 301-312; segue il secondo gruppo (1937) nella decade 32 come 321-328. Il
primo gruppo di articolate (Urbinati, 1938-41) è posto nel centinaio 4, decadi
40 e 41, e diviene 401-412; dodici anni dopo, con il secondo gruppo di
articolate (1952-53), per otto vetture si impegna il centinaio 5 e nella decade
50 le motrici divengono 501-508. |
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Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio |
Ultimo
aggiornamento:
lunedì 11 dicembre 2023 |