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Rotabili della rete tranviaria dei Castelli Romani

MATERIALE PER IL PRIMO SERVIZIO LOCALE

     
 

Motrici monomotoriche

 
     
  Sappiamo che la STFER inizia l’esercizio della rete dei Castelli nel 1903 con un servizio locale tra porta S. Giovanni e il vicolo delle Cave; allo scopo sono poste in servizio tre piccole motrici ad un solo motore, senza freno pneumatico e con terrazzini di estremità che, per il loro colore, saranno chiamate dai romani le giallette. In data non accertata farà seguito una motrice analoga, numerata 4. A parte qualche notizia sulla stampa quotidiana e sulle guide turistiche di queste motrici non si sa niente circa il tempo di utilizzo e la radiazione. Per loro somiglianza si ritiene che siano state date in prestito dalla rete di Bologna, che con la STFER ha in comune l'azionariato dell'Engetra.  
     
 

 
Al centro e a destra motrici 3 e 2 allo stato di origine, con la piattaforma aperta;
A sinistra motrice 3 con chiusura aggiunta frontalmente.

 
     
  Rimorchi per servizio urbano  
     
  Secondo alcuni ricercatori sarebbero esistiti quattro rimorchi per la giallette, numerati da 101 a 104; in realtà di tali rimorchi non si è mai trovato traccia, nè si ritiene che le piccole motrici monomotoriche fossero in grado di trainare rimorchi; la supposizione nasce dal fatto che i primi rimorchi entrati in servizio con le motrici a due assi del 1906 sono numerati a partire da 105, ma il dato non è probante, perchè i numeri 101-104 avrebbero potuto benissimo essere stati riservati a rotabili poi non acquistati*.  
     
 
      Ecco come potrebbero essere andate le cose. Uno zelante ragioniere tiene conto delle numerazioni e di altri dati dei rotabili, annotando il tutto su un apposito registro, con bella calligrafia e svolazzi; arrivano le quattro giallette alle quali sono assegnati i numeri da 1 a 4 e gli stessi sono annotati nel registro, ma il ragioniere sente che devono arrivare anche quattro rimorchi, per i quali gli si dice di prevedere i numeri da 101 a 104. I rimorchi per le giallette non arriveranno mai, ma intanto gli anni passano e a un certo punto arrivano quelli del 1906; l'addetto, un ragioniere probabilmente diverso dal precedente, prende il registro e trova, quale ultimo numero assegnato, il 104: ecco fatto, i rimorchi del 1906 iniziano da 105 e i numeri 101-104 restano inutilizzati, oggetto, a distanza di un secolo, di indagini e supposizioni.
 
     
  Priva di riscontri appare anche la notizia che la STFER avrebbe avuto in prestito dalla TFE, tramvia Roma-Tivoli, alcune carrozze rimorchiate da utilizzare in particolari occasioni (feste e simili) al traino delle giallette. Questa utilizzazione, di cui esiste qualche vago riferimento in documenti di archivio, non pare possibile a causa del fatto che la Roma-Tivoli, pur essendo classificata tramvia, era tuttavia dotata di armamento ferroviario, visto che faceva servizio merci cumulativo con le FS.  
  La ruota ferroviaria, a causa del maggior spessore del bordino rispetto all'analogo della ruota tramviaria, impedisce il transito del materiale ferroviario sui binari tramviari, specie in corrispondenza di scambi e curve di raggio ridotto; ciò senza tener conto di altri fattori, quali il sistema di aggancio a repulsore centrale posto a notevole altezza dal piano del ferro sui rotabili TFE, che difficilmente avrebbe permesso l'accoppiamento con le giallette e il notevole peso dei rimorchi TFE che avrebbe messo a dura prova l'unico motore delle motrici.  
  Se proprio si vuole immaginare che le giallette abbiano talvolta trainato un rimorchio, questo non può essere stato altro che un rotabile per trazione a cavalli della SRTO (anch'essa con azionariato comune) ma anche di ciò non si ha nessuna notizia.  
     
 

 

 
 

Immagine di piazza San Giovanni con tram elettrico SRTO e una vettura a cavalli della stessa società.
Non sembra essere una vettura di aspetto, mancando alcuni particolari comuni agli altri rotabili di questo tipo; non si può escludere che sia destinato ad essere rimorchiato da una gialletta
come anche dal tram Torpediniera della linea 16.

 
     
  Una motrice misteriosa  
     
 

Una cartolina illustrata ci mostra una motrice in servizio locale del tutto diversa dai rotabili STFER dei primi anni di esercizio; da quel poco che si può vedere, dovrebbe trattarsi di un rotabile costruito attorno al 1920, ed è forse in prestito da altra amministrazione. Sottopostal'immagine ad una accurata scansione sembra potersi leggere il numero 4, in sovrapposizione alla gialletta 4, probabilmente all'epoca già passata alla demolizione se non addirittura mai esistita.

 
     
 

 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: giovedì 12 settembre 2024