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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

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La rete filoviaria di Roma

LA GUERRA E LA RICOSTRUZIONE

     
 

Anno 1941

All’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940), Roma dispone di una notevole rete filoviaria, con un parco di 142 filobus a due assi e 133 a tre assi, oltre ai soliti sei autofilobus e, come accade anche per la rete tranviaria, all’inizio il conflitto non influenza di molto la rete, che anzi si espande in previsione delle restrizioni all’uso dei carburanti. Nella relazione annuale della Consulta capitolina viene annunciato che entro il 1942 entreranno in servizio altre 142 vetture (l'articolo non ne specifica la tipologia) ma tutti i progetti fanno presto ad arrestarsi di fronte alla piega avversa che la guerra prende già alla fine dell'anno. I lavori dell'Esposizione prevista per il 1942 si interrompono assieme a quelli della ferrovia che la deve collegare a Termini (l'attuale metropolitana B) e anche la fornitura dei nuovi filobus prosegue a singhiozzo fino alla primavera inoltrata del 1943, oltretutto mutilata dai saccheggi attuati dai tedeschi.

L'estensione della trazione filoviaria prosegue con la trasformazione della linea EP, da piazza Santa Maria Maggiore a piazza Cavour, (1° maggio) e l'istituzione della linea 132 da largo Tassoni alla stazione San Pietro in sostituzione della breve linea tranviaria 32 (22 luglio).


I capolinea della M1P in piazza Risorgimento e della MB a San Pietro. Il 137 in via Cola di Rienzo

Anno 1942

L'ultima linea filoviaria aperta all’esercizio prima che gli avvenimenti prendano la ben nota e disastrosa piega è la NB, da porta Pia a piazza San Pietro (16 aprile 1942) che resterà a lungo caratterizzata da un tortuoso itinerario nella zona del centro, attraverso vie talmente strette da lasciare non più di un metro per parte alle vetture in transito.

La NB presenta un tratto centrale di notevole difficoltà quando da piazza San Silvestro passa per via delle Convertite e via Dosso Faiti fino a piazza Gabriele d'Annunzio; qui, nella corsa di andata, passa per le vie dei Prefetti, D'Ascanio, della Scrofa, Santa Giovanna d'Arco fino a piazza Madama e poi per corso del Rinascimento fino a corso Vittorio Emanuele; nell'itinerario di ritorno, essendo molte delle vie percorse all'andata troppo strette per il doppio senso di marcia, da corso Rinascimento passa in piazza Madama e poi in piazza Sant'Apollinare, per le vie dei Portoghesi, della Stelletta e Metastasio fino a piazza Firenze e via dei Prefetti, tornando quindi in piazza Gabriele d'Annunzio. E' da notare come all'incrocio tra via della Scrofa e via della Stelletta si intersecano i due sensi di marcia della linea, cosa che normalmente provoca non poca confusione agli utenti in attesa di una vettura destinata all'uno o all'altro capolinea. All'ATAG devono essere ben consci delle difficoltà di questo itinerario, visto che l'esercizio regolare della linea NB sarà preceduto da numerose corse di prova con rotabili fuori servizio.

Nonostante il crescente disagio, l’ATAG continua ad interessarsi allo sviluppo del filobus, tanto che sulla rete di Roma circolano per qualche tempo due Alfa Romeo 800 prototipo, reduci da una sperimentazione conclusa sulla rete a Napoli

Il primo filobus costruito su telaio ALFA 800 è un veicolo sperimentale carrozzato dalla Macchi e fornito di motore ed equipaggiamento elettrico Marelli. E' stato utilizzato a Napoli, in occasione dell’apertura della rete, da maggio ad ottobre del 1940. Qui assume la matricola 5800, che conserva anche quando viene trasferito a Roma, dove rimane fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 l’ALFA 800 fu acquisito dalla SAST di Palermo che lo classificò nel suo parco col numero 161 (informazioni dal sito clamfer)


L'Alfa Romeo 800, numerato 5800, in via Cola di Rienzo

A partire da febbraio le cose si complicano a causa delle distruzioni operate negli impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica. Dopo gli autobus, a corto di carburante, anche per tram e filobus si procede a grosse limitazioni del servizio. Dal giorno 23 sono messe in atto le prime misure restrittive riunite nello tabella che segue. Si nota che alcune linee anche importanti sono praticamente sospese, come è il caso della 106 limitata al tratto periferico, ed anche solo in alcune ore del giorno. Sempre per limitare il consumo di energia elettrica, le fermate sono diradate su gran parte delle linee centrali; si istituiscono inoltre delle fermate sussidiarie presso quelle ordinarie, per evitare che in caso di arrivo contemporaneo di due vetture la seconda debba effettuare due arresti consecutivi, aumentando il consumo di corrente. Sulla rete filoviaria sono sospese le linee 102 e 129 rosso; le restanti modifiche sono elencate a seguire:

Rete filoviaria, limitazioni dal 23 febbraio 1942

linea

limitazione

102

 sospesa

129

 sospesa

105

 st. Termini-piazza Acilia

106

 via Lucania-p. Annibaliano

107

 p. Indipendenza-c.so Sempione

129

 Monteverde-piazza Sonnino

134

 percorso circolare via Boccea-p.ta Cavalleggeri-v. Boccea

134r

 percorso della 134 in senso inverso

137

 p. Cavour-p. Maresciallo Giardino

138

 itinerario normale*

M1P

 via Marsala-p. Cavour

EF

 p.le Clodio-p. Esedra

* Nelle fasce orarie 6-7,30, 12-15,30, 18-21,30

Linee filoviarie ATAG, dicembre 1942

linea percorso sost. linea percorso sost.
102 p. dei Cinquecento-v.le Parioli - 129 l.go Argentina-p.ta S. Pancrazio tram 29barr
103 p. S. Silvestro-v.le Parioli aut. 103 132 l.go Tassoni-staz. S. Pietro tram 32
103 p. S. Silvestro-p. Martiri Fascisti aut. 103 134 l.go Tassoni-v. Boccea tram 34
105 p. dei Cinquecento-p. Vescovìo tram 5 137 v. M.L. di Savoia-p.le p.te Milvio aut. 237
105b p. dei Cinquecento-p. Verbano tram 5barr 138 v. M.L. di Savoia-v.le Pinturicchio aut. 138
106 p.le Annibaliano-p. del Parlamento aut. 106 EF p. dei Cinquecento-p.le Clodio aut. EF
107 p. S. Bernardo-c.so Sempione aut 107 EFb p.le Flaminio-p.le Clodio -
107 p. Indipendenza-c.so Sempione aut. 107 EP p. S. Maria Maggiore-p. Cavour aut. EP
110 l.go Chigi-p.le delle Crociate aut. 110 M1P p. Indipendenza-p. Risorgimento aut. M1P
115 p. S. Maria Maggiore-p. S. Claudio aut. 115 MB p. dei Cinquecento-p. S. Pietro aut. MB
129 l.go Argentina-v. A. Poerio tram 29 NB p.le p.ta Pia-p. S. Pietro aut. NB

Dettaglio dei percorsi

 
1942: largo del Tritone, corso Vittorio Emanuele, piazza del Popolo

Anno 1943

La situazione continua ad aggravarsi non solo dal punto di vista dell'esercizio. Le truppe alleate, presa Pantelleria, premono sulle coste siciliane e a degradarsi è anche la situazione politica. Molti fedelissimi, ad ogni livello, si rendono conto che è arrivato il momento di defilarsi da un Mussolini fuori dalla realtà. La corsa al proverbiale "si salvi chi può" rende problematica perfino l'ordinaria gestione del servizio.

Il 26 gennaio sono istituite due intensificazioni provvisorie delle linee CP e MB, contraddistinte da tabelle barrate ed esercitate con parte delle vetture delle linee ordinarie: quella del CP effettua l'itinerario Colosseo-largo Chigi, quella dell'MB copre il percorso largo Tassoni-corso Vittorio. Dal 16 marzo la linea 115 abbandona l'itinerario del traforo ed è deviata per v. del Tritone, v. IV Fontane, v. Depretis, p. p.ta Maggiore. Il 29 marzo la rete notturna è riorganizzata con totale esclusione delle vetture autobus, sempre più in difficoltà per la mancanza di carburante: a sostegno delle linee tranviarie sono istituite due linee filoviarie che attraversano il centro storico, NP da Monte Sacro a piazza Cavour e la FM, da via Marsala a piazzale Flaminio. Il nuovo assetto è finalizzato all'anticipazione del termine del più dispendioso servizio diurno alle 20,30, anticpazione che va in vigore il 24 giugno successivo.

A partire dal 4 luglio le due linee filoviarie speciali sono esercitate anche nei giorni festivi, quando il restante servizio diurno è totalmente sospeso.


Immagini del 1943: in via del Tritone (25 luglio, giorno della caduta del fascismo) e in p. Barberini (ottobre).
Le due immagini riprendono i primi filobus del gruppo 6265-6383 allora in consegna, che di lì a poco sarebbero stati requisiti dall'autorità militare tedesca.

Col primo bombardamento di Roma (19 luglio) la situazione si aggrava ulteriormente. L'azienda subisce danni gravissimi ad ogni livello. Decine di vetture sono danneggiate anche in modo irreparabile, depositi e officine sono per gran parte non operativi e numerose tratte degli impianti fissi (binari e linea aerea) non sono utilizzabili per danni e mancanza di energia elettrica. Conseguenza immediata è la sospensione a tempo indeterminato delle linee festive NP e FM , che lascia la città completamente priva di servizio nei giorni festivi. Il problema viene in parte risolto il 19 settembre, quando alcune linee filoviarie sono riattivate su percorsi in parte limitati. Viene anche profondamente modificato il servizio dei giorni feriali, con sospensioni e conseguenti variazioni di itinerario. I provvedimenti sono elencati a seguire:


La 6009 danneggiata dal primo bombardamento

106  p. Annibaliano-p. Fiume
115  esercizio sospeso
129  p. Sonnino-Monteverde
 
129  esercizio sospeso
M1P  p. Indipendenza-l.go Chigi
NT  p. Fiume-p. Sonnino

Dal 29 novembre si rendono necessarie ulteriori limitazioni per le linee 107, che è limitata alla tratta da porta Pia a Monte Sacro, e 137, limitata da piazza Risorgimento a ponte Milvio ed esercitata nei soli giorni feriali. Dal 13 dicembre si ha la sospensione totale delle linee 102, 105 e 132 con parziale instradamento della 103 sul percorso della 102, ma una settimana dopo sono ripristinate le linee 105 e 105 barrato in partenza da piazza Indipendenza per piazza Vescovìo e piazza Verbano. Alla fine dell'anno le linee 137 e 138 subiranno altre limitazioni, la prima a piazza Maresciallo Giardino e la seconda a piazza Melozzo da Forlì.

La situazione, alla fine del 1943, è resa più difficile dal sempre maggiore assottigliamento del parco di vetture funzionanti, dovuto alle requisizioni compiute dall'autorità militare tedesca il 24 settembre e il 28 ottobre 1943 e ai danni effettuati dai bombardamenti.

Vetture danneggiate o requisite nel 1943

  Distrutte dai bombardamenti
24-IX
 Vetture a due assi 4015, 4033, 4053, 4057, 4083, 4103, 4111, 4145, 4179, 4191, 4195, 4199
 Vetture a tre assi 6005, 6027, 6035, 6037, 6041, 6211, 6217, 6227, 6253, 6257,6261, 7000

  Trasferite in Germania

28-X
 Vetture a tre assi 6269, 6265, 6267, 6271, 6287, 6289, 6291, 6293, 6315, 6317, 6319, 6321. 6323, 6325, 6327, 6329, 6331

    Vendute alla SAER di Perugia

1-X
 Vetture a due assi 4001, 4003, 4005, 4007, 4009
     Le date sono quelle degli ordini di servizio


piazza dei Cinquecento

Anno 1944

Nei primi sei mesi dell'anno, a causa delle esigenze di sicurezza delle truppe tedesche che occupano la città, il servizio è ridotto ai minimi termini. Dal 26 gennaio entra in vigore un nuovo orario per il coprifuoco, dalle ore 17 alle ore 6 del mattino. Il trasporto pubblico si adegua di conseguenza; le ultime partenze del pomeriggio sono fissate tra le 15,30 e le 16,15. I mesi successivi vedono una successione di sospensioni, ripristini e limitazioni che se da un lato confermano l'estrema difficoltà in cui si dibatte l'ATAG, dall'altro dimostrano la tenacia con la quale l'azienda cerca in tutti i modi di offrire ai romani un servizio ancorché minimo. Per sopperire alla deficienza di filobus in ordine di marcia l'azienda esercita varie linee in differenti fasce orarie della giornata, spostando opportunamente le vetture da una linea all'altra. Alcune linee sono fatte terminare su anelli capolinea appositamente realizzati: è il caso della 107 per la quale è costruito un anello su un raccordo già esistente in via di Santa Costanza, tra la via Nomentana (S. Agnese) e piazzale Annibaliano.

Esercizio filoviario, 1944

linea e percorso orario (hh:mm) vetture
  dal 1°-VI
105 p. Vescovìo-p. Fiume 05:45-09:15; 13:30-20:15
105b p. Verbano-p. Fiume 06:50-09:15; 13:40-20:20
107b c.so Sempione-p.ta Pia fino alle 09:00; dalle 13:00

107

c.so Sempione-v. S. Costanza 09:00-13:00
129 v. Poerio-l.gotev. Sanzio 08:10-09:15; 13:30-20:30
110 l.go Chigi-p. Cinquecento 09:45-13:15 6 da 105, 2 da 105b
MBb l.go Tassoni- p. Cinquecento 09:15-13:15 1 da 105, 5 da 129, 4 da 134
NT l.go Chigi-p.ta Pia 09:15-13:15 6 da 107
  dal 9-VI
tutte, escluse le linee sotto indicate 06:00-10:00; 14:00-18:00
110 l.go Chigi-p. Cinquecento servizio sospeso
MBb l.go Tassoni- p. Cinquecento servizio sospeso
NT .go Chigi-p.ta Pia servizio sospeso
  dal 19-VI
105 p. Acilia-p. Fiume 06:00-09:30
107 c.so Sempione-p.ta Pia 06:00-09:30; 14:00-17:00
134 l.go Tassoni-v. Boccea 06:00-09:30; 14:00-17:00
  dal 19-IX
129 v. Poerio-p. Sonnino 09:30-17:00
MBb l.go Massimo-l.go Argentina 09:00-13:00 6 da 107
M1Pb p. Cavour-p. Barberini 09:00-13:00
106 p. S. Silvestro-p. Fiume 09:00-13:00 5 da 134
115 S. Maria Maggiore-l.go Chigi 09:00-13:00 5 da 105
  dal 24-X
107 c.so Sempione-p.ta Pia 05:30-18:30
134 l.go Tassoni-v. Boccea 05:30-09:30; 13:30-18:00
105 p. Acilia-p. Fiume 06:30-09:30

115

S. Maria Maggiore-l.go Chigi 06:30-09:30
   Dettaglio dei percorsi

Anno 1945

Il 20 gennaio cessa di esistere il Governatorato. Roma torna all'ordinamento comunale del 1915 ma solo il successivo 9 agosto l'ATAG muta la ragione sociale in ATAC. L'anno trascorre senza particolari novità per quanto riguarda il servizio filoviario. La grave carenza di pneumatici e carburanti porta a favorire il trasporto tranviario, non di rado col ripristino di itinerari più o meno frettolosamente soppressi fin dal 1930. Praticamente fuori uso l'intero parco autobus l'azienda - non avendo al momento alternative - procede ad una distribuzione quanto più equa possibile del materiale in grado di circolare, spostando le vetture da una linea all'altra nel corso della giornata. Sulle vetture vengono installate speciali tabelle che indicano al pubblico i servizi effettuati con relative fasce orarie, che non sempre possono essere rispettate.

 


La linea NB a p. San Silvestro. Incidente in via Boncompagni (sul frontale della vettura si nota un piccolo fascio littorio, ridipinto durante l'occupazione tedesca)

Esercizio filoviario, 1944

linea e percorso orario (hh:mm) vetture
  dal 1°-VI
105 p. Vescovìo-p. Fiume 05:45-09:15; 13:30-20:15
105b p. Verbano-p. Fiume 06:50-09:15; 13:40-20:20
107b c.so Sempione-p.ta Pia fino alle 09:00; dalle 13:00

107

c.so Sempione-v. S. Costanza 09:00-13:00
129 v. Poerio-l.gotev. Sanzio 08:10-09:15; 13:30-20:30
110 l.go Chigi-p. Cinquecento 09:45-13:15 6 da 105, 2 da 105b
MBb l.go Tassoni- p. Cinquecento 09:15-13:15 1 da 105, 5 da 129, 4 da 134
NT l.go Chigi-p.ta Pia 09:15-13:15 6 da 107
  dal 9-VI
tutte, escluse le linee sotto indicate 06:00-10:00; 14:00-18:00
110 l.go Chigi-p. Cinquecento servizio sospeso
MBb l.go Tassoni- p. Cinquecento servizio sospeso
NT .go Chigi-p.ta Pia servizio sospeso
  dal 19-VI
105 p. Acilia-p. Fiume 06:00-09:30
107 c.so Sempione-p.ta Pia 06:00-09:30; 14:00-17:00
134 l.go Tassoni-v. Boccea 06:00-09:30; 14:00-17:00
  dal 19-IX
129 v. Poerio-p. Sonnino 09:30-17:00
MBb l.go Massimo-l.go Argentina 09:00-13:00 6 da 107
M1Pb p. Cavour-p. Barberini 09:00-13:00
106 p. S. Silvestro-p. Fiume 09:00-13:00 5 da 134
115 S. Maria Maggiore-l.go Chigi 09:00-13:00 5 da 105
  dal 24-X
107 c.so Sempione-p.ta Pia 05:30-18:30
134 l.go Tassoni-v. Boccea 05:30-09:30; 13:30-18:00
105 p. Acilia-p. Fiume 06:30-09:30

115

S. Maria Maggiore-l.go Chigi 06:30-09:30
   Dettaglio dei percorsi

Anni 1946-1947

Dal 9 marzo 1946 riprende l'esercizio filoviario della linea 115, precedentemente ripristinata con autobus, utilizzando le vetture della linea 107, a sua volta esercitata con autobus su itinerario deviato a causa di lavori in via S. Costanza. Il 14 marzo la linea 106 barrato è ripristinata tra largo Chigi e piazza Fiume; il 4 aprile l'ultimazione dei lavori nella galleria del Gianicolo consente il ripristino della linea 134 piazza della Rovere a porta Cavalleggeri. Il 9 dello stesso mese, la linea 107 è di nuovo esercitata con filobus tra porta Pia e corso Sempione. Segue la parziale ripresa dell'esercizio filoviario di varie linee centrali, la MB fino a largo Tassoni (18 aprile), la NT sull'intero percorso da porta Pia a piazza Sonnino (14 maggio) con simultanea sospensione della 106 barrato; la EF fino a piazzale Flaminio (25 novembre)  la linea M1P tra piazza Indipendenza e piazza Cavour. (1 dicembre).

Dalla notte tra il 16 e il 17 settembre dello stesso anno viene risistemato il servizio notturno, che comprende tre linee filoviarie: la NT da p. Sonnino a Porta Pia, la EF dalla stazione Termini a p.le Flaminio e la 107 da Porta Pia a corso Sempione. Nonostante le numerose richieste (e per motivi che sarebbe interessante chiarire) non sono istituite corse di collegamento per i mercati generali, verso i quali esiste una forte domanda notturna. I provvedimenti di ripristino sono lodati e criticati al tempo stesso. Come l'articolo qui sotto citato testimonia sono numerose le richieste di una riforma del sistema che superi le impostazioni della riforma, sopravvissute più per esigenze tariffarie che per una reale convenienza. Si auspica, anzitutto, un ripensamento sull'ostracismo ai tram nel centro storico ricordando i numerosi danni che la riforma tranviaria ha provocato fin dal 1930. L'articolo de Il Messaggero riprende le polemiche e le proteste che hanno caratterizzato i criteri più discussi della ristrutturazione, dal rifiuto di mantenere il percorso tranviario Termini-San Pietro (con la diramazione largo-Argentina-stazione Trastevere) all'inutilità della circolare interna, il principale ostacolo alla domanda di trasporto diretta periferia-centro che viene, per contro, assicurata dalle camionette semi-abusive che sostituiscono l'azienda laddove il servizio non è ancora stato ripristinato, naturalmente a tariffa maggiorata.


Filobus danneggiati durante la guerra...

...e nel corso della ricostruzione


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Nel corso del 1947 riprendono le consegne di nuovi rotabili. Alle vetture non depredate del gruppo 6265-6383 si aggiungono 60 filobus a tre assi su telaio Fiat 672, dotati di moderne carrozzerie prodotte dalle officine CaNSA e Carmagnola. La rete filoviaria si avvia, seppure ancora lentamente, a riprendere la consistenza che aveva nel 1942. Nel corso dell'anno tornano al pieno esercizio le linee MB (16 gennaio), 106 ed EP (25 gennaio), 115 (30 gennaio), 103 rosso (22 marzo) e 138 (7 luglio) ma nonostante non si plachino le polemiche l'azienda non sembra intenzionata a introdurre collegamenti diretti. Sono introdotte speciali concessioni per i lavoratori dipendenti che devono utilizzare più di una linea ma si tratta di palliativi costosi.

Nei giorni 1° e 2 novembre 1947 l'ATAC torna a istituire collegamenti speciali con il Verano, a mezzo di due linee filoviarie in partenza da piazza Sonnino e da piazza Cavour. Ma anche il teatro dell'Opera è servito da linee filoviarie, in alcune particolari serate, con le linee A per piazza Maresciallo Giardino, B per viale Pinturicchio, C per piazza Don Minzoni, E per corso Sempione (6 dicembre). In dicembre sono ripristinate sull'intero percorso le linee 129 da largo Argentina a via Poerio e 106 dal piazzale Annibaliano a piazza del Parlamento, capolinea quest'ultimo che viene però riportato a piazza San Silvestro dal 16 maggio 1948 per alcune difficoltà causate dall'attraversamento di via del Corso.


Filobus Fiat 672

 
Polemiche contro il servizio delle camionette

Il parco filoviario intanto si arricchisce di altre serie di filobus di nuova produzione, ciò che rende possibile nel 1948 il ripristino delle restanti linee filoviarie chiuse o limitate; la linea M2P viene riattivata il 10 giugno 1948, la linea 105 torna a fare capolinea a piazza Indipendenza dal 12 giugno e la 134 a largo Tassoni per l'intera durata del servizio dal 27 ottobre; alla linea 106 si aggiunge una 106 barrato da piazza Fiume a piazzale Annibaliano. Al dicembre 1948 la rete raggiunge la lunghezza di 150,699 km, dei quali 129,752 di linee e il resto di raccordi e di bifilari interni ai depositi. Delle linee anteguerra, le uniche a non essere state ancora ripristinate sono, a questo punto, la NB, che sarà riaperta all’esercizio solo nel 1950 con il numero 62, e la 110, che non sarà più riattivata.

 


Immagini che docurmentano la riattivazione della linea M1P nel 1947 (piazza San Bernardo, piazza Barberini)

Anno 1949

Dopo due anni di polemiche l'ATAC vara una ristrutturazione della rete che supera in parte i limiti imposti dalla riforma tranviaria  Il piano riguarda principalmente le opposte linee tranviarie radiali, unite attraverso il percorso della circolare interna. Sulla rete filoviaria sono istituite due nuove linee di notevole lunghezza: la NT nero, da corso Sempione a piazza Sonnino (fino a porta Pia sul percorso della 107 e da porta Pia su quello della NT) e la NT rosso, da piazza Vescovìo a piazza Sonnino (fino a piazza Fiume sul percorso della 105 e da piazza Fiume su quello della NT). Le linee di origine 107 e 105 sono mantenute in esercizio, mentre è soppressa la NT di origine, ciò che determina un notevole aumento della lunghezza di esercizio del sistema. Lo stesso giorno la linea 103 rosso abbandona l'itinerario per via della Mercede e transita in via del Tritone fino a via Romagna, da dove riprende l'itinerario precedente.

Dal 1° settembre 1949 è ripristinata, la trazione filoviaria sulla linea ST, da piazza Fiume a piazza Sonnino; in accordo ai nuovi criteri della rete è unificata con la linea 129 nell'unico itinerario da piazza Fiume a via Poerio. Nello stesso giorno è riattivata la linea  102, che è prolungata a piazza Cavour dall’originario capolinea di viale Parioli (villa Glori). Il prolungamento rende superflua la linea tranviaria 2/3, soppressa lo stesso giorno.


L'NT al capolinea di porta Pia.

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Ultimo aggiornamento: martedì 08 aprile 2025