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Home page I Meccanica della locomozione e trazione elettrica |
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Note di trazione elettrica. Comando e regolazione della velocità |
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IL PRIMO COMANDO MULTIPLO SISTEMA SPRAGUE (1898) |
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Il sistema di comando multiplo ideato e realizzato dallo Sprague fu il primo in assoluto impiegato in trazione elettrica; altri precedenti tentativi di utilizzare la doppia trazione con posto di condotta unico utilizzavano o il collegamento diretto tra i motori delle motrici o altri sistemi rivelatisi più o meno fallimentari (come il collegamento meccanico dei controller di due motrici a mezzo di alberi snodati e giunti cardanici). Ma ciò che è più importante è che il sistema Sprague già realizza un avviamento automatico a corrente approssimativamente costante con un relè amperometrico, quello che sarebbe poi diventato di uso corrente, il relè di accelerazione; oltre a ciò il circuito di comando, che si estende lungo tutto il treno, è composto di soli cinque fili, di sezione esigua data la bassa intensità di corrente del circuito di comando. Il sistema Sprague è un sistema a servomotore. L'idea di partenza di Sprague, dopo essersi ispirato con il comando degli ascensori, fu quella di utilizzare un usuale combinatore (controller) tramviario dotato di regolatore e invertitore, dotandolo di quello che oggi si chiamerebbe un attuatore: il regolatore sarebbe stato azionato da un servomotore elettrico nei due sensi di azionamento, mentre l'invertitore sarebbe stato dotato di un comando elettromagnetico agente con un sistema di leve. Sprague utilizzò un combinatore di quelli allora in uso, non molto diverso dai successivi; tutto il meccanismo di comando fu montato in un unico complessivo che, tolte al combinatore manovella e manetta di inversione, fu montato sopra la piastra superiore. La testa di manovra, potremo così chiamare questo complessivo prendendo un nome da un analogo dispositivo usato nei primi locomotori trifasi, comprende i seguenti elementi (ved. schema sottostante):
Il conducente agisce su un piccolo controller di comando, che chiameremo manipolatore utilizzando il termine di allora per non confonderlo con il controller o combinatore comandato dal servomotore, dotato di una posizione neutra centrale e di altre sei posizioni, tre a destra della posizione neutra per la marcia avanti e tre analoghe a sinistra per la marcia indietro; le coppie di tre posizioni sono denominate O, S, P e danno luogo, nell'ordine, al richiamo a 0 del controller, alla marcia in serie, alla marcia in parallelo. Completano l'equipaggiamento delle motrici il relè amperometrico A, collegato in serie al motore 1, tre relè ausiliari O, S, P e i due accoppiatori per il cavo di comando, a 5 fili, che corre lungo il treno. Il relè A è tarato in modo da eccitare se la corrente nel motore 1 supera un limite prestabilito. Lo schema seguente aiuterà a meglio comprendere il funzionamento del sistema.
Agendo sul manipolatore, il conducente comanda la motrice locale attraverso i relè O, S, P e gli elettromagneti AV, IND e, attraverso il cavo di comando, gli analoghi dispositivi di tutte le motrici accoppiate; mentre la corrente di comando per tutto il treno è fornita solo dalla motrice pilota, il circuito di trazione di ogni motrice è del tutto indipendente da quello delle altre e l'avviamento si regola secondo la taratura del proprio relè amperometrico. In linea di principio, ogni motrice può prelevare la corrente di trazione da un proprio trolley o presa da terza rotaia; in quest'ultimo caso è spesso presente un cavo di trazione che corre lungo tutto il treno collegando le varie prese, allo scopo di facilitare il passaggio del treno su sezioni non alimentate come ad es. su scambi e incroci (l'aggiunta del cavo di trazione viene però ad annullare uno dei pregi del comando multiplo Sprague, quello di non avere condutture ad alta intensità tra i diversi rotabili). E' evidentemente possibile anche il comando da una rimorchiata pilota, dotata del solo manipolatore; se non si vuole dotare di presa di corrente questa rimorchiata pilota e non esiste il cavo di trazione, occorre portare alla stessa la tensione di linea, con un conduttore aggiuntivo al cavo di comando a 5 fili.
Questa l'essenza del funzionamento del sistema Sprague, per il quale si presentano in verità alcuni interrogativi, per i quali non si trova risposta nella documentazione esistente. Ad esempio i seguenti.
Oltre a ciò, un inconveniente subito notato sui treni equipaggiati con il sistema Sprague fu la notevole mancanza di sincronismo tra le varie motrici, dovuta evidentemente all'inerzia dei combinatori tramviari utilizzati e dei relativi servomotori, oltre alla inevitabilmente diversa taratura dei relè amperometrici; a quanto si racconta, l'avviamento del treno avveniva tra strattoni e balzi ed oltre a ciò i passeggeri si lamentavano perchè, almeno all'inizio, il combinatore era montato sotto uno dei sedili longitudinali della corsia passeggeri e non solo era rumoroso, ma pare che qualcuno si spaventasse a vedere la luce delle scintille che appariva tra le connessure del pavimento e sotto i sedili. Nonostante questi e altri inconvenienti, il sistema originario Sprague ebbe un notevole impiego fino ai primi anni del secolo XX, quando fu sostituito dai sistemi a contattori indipendenti, utilizzati fino ai nostri giorni; lo stesso Sprague, con la confluenza della Sprague Electric Railway and Motor Company nella Thomson-Houston (poi General Electric), contribuì largamente al perfezionamento e alla diffusione dei sistemi di comando multiplo, che per parecchi anni furono commercializzati sotto i nomi di Sprague-Thomson Houston o Sprague-General Electric (applicati ad es. risp. sulle motrici a imperiale dei tram dei Castelli del 1903 e sulle motrici due e quattro motori della ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone nel 1915). Qualche applicazione del sistema originario Sprague
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Ultimo aggiornamento: mercoledì 06 dicembre 2023 |