.

La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

.

Home page I La rete tranviaria di Roma | Indice rotabili

.

Rotabili della rete tranviaria di Roma. Materiale dell'azienda municipale

LE MOTRICI ARTICOLATE STANGA

     
 

 
     
  Il prototipo 7001

Nel 1940, valutata la buona prova del prototipo 401 della STFER, l'ATAG commissiona alle Officine Stanga di Padova 70 vetture articolate secondo il principio della giostra Urbinati. Il capitolato ha già previsto la vettura tipo monodirezionale che sarà poi fornita a partire dal 1950. Nell'attesa della consegna, come già avvenuto a Napoli e a Milano, l'azienda ottiene in prestito una vettura dotata della medesima articolazione e delle stesse dimensioni per effettuare prove di percorso e decidere modi e termini di adattamento delle curve ed altri punti singolari della rete.

Simile in generale al modello STFER, compresa la cassa simmetrica per un utilizzo bidirezionale, se ne differenzia per dettagli nell'aspetto e per i carrelli di estremità a boccole esterne, dotati di pattini elettromagnetici; mantiene la caratteristica giostra Urbinati e la disposizione di guida a sinistra con comando automatico a pedale.

Consegnata nel 1941, a guerra ormai inoltrata, viene messa in servizio sulla Circolare Destra alla fine del 1942 col numero 7001. Dopo un paio di mesi viene ritirata dal servizio per modifiche al carrello centrale, sostituito con altro dotato anch'esso di pattini, ed alla presa di corrente (il pantografo è sempre stato inviso all'ATAG). La vettura seguita a fare sporadiche apparizioni sulla rete nei mesi seguenti. Il 19 luglio 1943 viene gravemente danneggiata nel bprimo ombardamento di Roma, che colpisce anche le officine centrali di via Prenestina.

 
     
 

; ;  
La 7001 del 1940 nello stato di origine e dopo le prime modifiche. Il relitto nelle officine centrali

 
     
 

Le vetture di serie

A causa della guerra e della successiva disfatta la costruzione delle vetture di serie viene rinviata alla cessazione delle ostilità ed avviata nel 1946. L'ordine è per 70 vetture secondo il progetto iniziale dell'ATAG (nel frattempo diventata ATAC), che prevede la cassa monodirezionale e il normale controller a manovella in posizione centrale. La prima vettura viene consegnata il 22 novembre 1947 ed è numerata 7003 in quanto non si è ancora deciso cosa fare del relitto della 7001. La fornitura delle nuove articolate, nel frattempo ridotta a 50 motrici, si conclude ai primi del 1950. Essendosi deciso nel frattempo di radiare la vettura prototipo l'ultima unità viene numerata 7001. Le motrici si suddividono in due sottogruppi per piccoli particolari nelle casse (7003-7021 e 7023-7099,7001).

Le Stanga, come vengono subito chiamate le nuove motrici (nome ufficiale: treno articolato Stanga o TAS), danno subito ottimi risultati. Nell'attesa di effettuare le necessarie modifiche agli impianti sono impiegate inizialmente sulla breve linea 37. Vengono poi immesse in servizio sul 7, sul 16 e sulla Circolare destra per poi essere impiegate in massima parte sulla Circolare esterna, dove hanno prestato servizio per quattro decenni dal momento che fino al 1990 hanno servito la linea 30 e fino al 2000 la linea 30 barrato, entrambe discendenti della circolare.

 
     
 


Via di Porta Portese: il muro di conta della ex GIL leggermente arretrato per consentire il passaggio delle Stanga

 
     
  Casse

Rispetto al prototipo le nuove vetture si distinguono anzitutto per la cassa, dove sono stati abbandonati i finestrini grandi tipo STFER in luogo del tipo normalizzato ATAC. Le porte anteriore e centrale restano le stesse, quella posteriore passa da quattro a sei elementi per aumentare la velocità di incarrozzamento. Il comando di avviamento a pedale a sinistra, anch'esso tipico delle vetture STFER e già in uso in molte reti d'Europa, viene sostituito con un controller a manovella in posizione centrale.

a presa di corrente è costituita da un doppio strisciante simile a quelli dei pantografi ferroviari, necessario per il maggiore assorbimento del rotabile, montato su due aste; prende il nome di archetto tipo Roma e sarà in seguito adottato anche dalla rete tranviaria di Cagliari.

Equipaggiamento elettrico

Le Stanga sono dotate di un equipaggiamento fornito dal TIBB con avviatore automatico ad accelerazione variabile a comando elettropneumatico, sistema APN, con frenatura reostatica di servizio. Le posizioni di quest'ultima sono integrate nel rubinetto del freno ad aria. L'ultima posizione di quest'ultimo alimenta anche i pattini elettromagnetici per la frenatura di emergenza, azionabili anche da un pulsante sul banco di manovra.

Il comando delle porte è di tipo usuale, tramite rubinetto ed azionamento ad aria. La porta posteriore, a causa del ritardo di azionamento per la lunghezza della condotta, è azionata da un elettrovalvola locale. Nei primi anni, anche qui mutuando la disposizione delle 400 della STFER, la porta centrale viene azionata da una pedana sollecitata peso dei passeggeri in procinto di scendere.


Esterno e interni della 7003.

Servizio

Le Stanga iniziano il proprio servizio sulla linea 37 e dal 10 maggio 1948 sono autorizzate a circolare sulla linee 12 e 16 barrato. Il relativo ordine di servizio avverte i conducenti che al di fuori di queste tre linee l'incrocio in curva delle nuove vetture è tassativamente vietato. Nei punti in cui lo spazio tra la sporgenza della vettura ed eventuali ostacoli sia inferiore a 80 cm, inoltre, la velocità deve ridursi al passo d'uomo e la marcia deve essere assistita a terra dal fattorino. Nella primavera del 1949 la circolazione è ammessa sulle linee 1, 9, 12, 16, 37, CD e CS. Il 22 febbraio 1950, al completamento della fornitura, possono circolare su tutta la rete (con l'esclusione del capolinea del 4 in via Eleonora Duse) con la raccomandazione della prudenza quando devono uscire dalle linee di normale assegnazione.

Come per le MRS anche le Stanga prestano servizio per i primi due decenni con poche modifiche. Le vetture si mantengono efficienti fino alla metà degli anni '70. L'incertezza sul futuro del tram a Roma ne ha ridotto la manutenzione ed iniziano a mostrare l'età. La struttura appare indebolita in più punti, gli interni sono malridotti e si hanno fondati timori per l'integrità dei carrelli. Dopo aver sperimentato una modifica meccanica dei carrelli studiata assieme al TIBB (provati sulla 7075) l'ATAC elabora un piano di generale ammodernamento delle vetture che prevede:
  • sostituzione delle boccole striscianti dei carrelli con altre a rulli
  • impianto a bassa tensione con batteria da 24 Volt caricata in tampone dalla tensione di linea tramite un convertitore, destinato anche all'alimentazione dei freni a pattini;
  • modifica del circuito di comando con contattori elettromagnetici comandati da un sistema semi-elettronico con alimentazione a bassa tensione; questa modifica riduce il peso complessivo delle vetture per l'eliminazione deol sistema pneumatico con relative condotte.
Le casse sono rinforzate senza particolari modifiche. Le tabelle indicatrici, tuttavia, sono modificate in modo alquanto infelice. In luogo di utilizzare gli indicatori a punti, allora in rapida diffusione sulle vetture autobus, il basso numero di linee in esercizio porta all'adozione di targhe a rullo mobile che, per motivi che non si sapranno mai, non sono unificate con quelle montate sulle vetture PCC. Altre migliorie riguardano i banchi di manovra, dove sono montati pulsanti lampada per l'azionamento delle porte col sistema delle elettrovalvole, e un monitor a circuito chiuso per il controllo della porta posteriore, necessario per il servizio ad agente unico.

La prima vettura ad uscire con queste modifiche dalla revisione è la 7061 nel 1989. Il piano di ammodernamento si conclude nel 1997.

 
     
 


Via XX Settembre (linea 16) Via Flaminia (linea 1) Porta San Giovanni (linea 7)
; ;
Le Stanga sulla circolare esterna

 
     
  Nelle modifiche è compreso l'aggiornamento del circuito di illuminazione e segnalazione con alimentazione dei fanalini posteriori e degli alimentarori di direzione a bassa tensione. E' inoltre prevista l'aggiunta dei fanali rossi di arresto. Nelle modifiche, tuttavia, l'ATAC non abbandona la sua vecchia abitudine di procedere secondo l'estro del momento. Mentre alcune vetture mantengono i due fanalini di posizione posteriori nella parte alta del frontale, in stile tranviario, con l'aggiunta di lampeggiatori di direzione e fanalini di arresto in basso, altre si presentano con tutta la fanaleria spostata in basso; alcune montano un complesso di quattro fanalini per parte dove è presente anche il segnalatore di retromarcia, forse utile (se mantenuti in funzione) per le manovre di deposito.

Anche per le Stanga è prevista la sostituzione dell'archetto col pantografo, e come al solito le cose vanno per le lunghe senza che si riesca a prendere una decisione. Il primo pantografo, del tipo Breckner e Willis, è montato nel 1984 sulla vettura 7027, che lo perde dopo circa un anno. Un pantografo dello stesso tipo appare sulla 7001, ma anche questa vettura lo perde dopo qualche mese. Un secondo tipo, più leggero, viene adottato sulla 7025 e il suo uso è esteso anche alle vetture Socimi ma poi tutto si ferma, e di pantografo per le Stanga (che intanto equipaggia le vetture provenienti dalla STEFER) si tornerà a parlare sul finire degli anni '90, quando in una seconda opera di ristrutturazione le vetture tornano anche ad adottare una livrea biverde.

 
     
 

   
Vetture Stanga col pantografo Breckner e Willis

 
     
 

Le Stanga ex STEFER: 7101-7115

Nel 1952 la STFER acquista otto articolate praticamente eguali alle 7000, che passano all'ATAC alla chiusura della linea di Cinecittà avvenuta nel 1980; dopo ricostruzione presso le officine Viberti sono immesse in servizio nel 1984 con i numeri 7101-7115 (solo numeri dispari: è l'ultima applicazione di questo criterio)

 
     
 

Una immagine presa presso le officine della Stanga a Padova

Si tratta di una vettura Stanga della serie fornita a Roma a partire dal 1948. E' numerata 7101, e per spiegare questo singolare numero sono possibili due ipotesi:

  • E' la prima vettura del gruppo, per il quale l'ATAC ha inizialmente previsto l'immatricolazione nel centinaio 71, essendo il centinaio 70 ancora occupato dal relitto della prima 7001 danneggiata in un bombardamento di Roma; la vettura sarebbe poi entrata in servizio con il numero 7003.
  • E' l'ultima vettura del gruppo, che con la numerazione iniziante da 7003 sarebbe appunto la 7101; la vettura sarebbe stata rinumerata 7001 al suo arrivo a Roma, essendosi deciso nel frattempo di demolire la prima 7001

 
     
 

Elementi distintivi delle varie epoche delle Stanga.

 
 
data

aggiunta o variazione

1948 Numero di esercizio e fregio STANGA sul frontale.
1950 Tabella di percorso in lamiera, orizzontale, in prossimità della porta posteriore; sarà poi estesa a tutti i rotabili su rotaia e su gomma
(le Stanga erano all'origine prive di qualsiasi tabella laterale).
1959 Lampeggiatori di direzione.
1966 Porte dotate di vetri inferiori e in verde chiaro uniforme, interrompendo la linea discendente della livrea in due toni di verde.
1968 Livrea in due toni di verde con separazione orizzontale alla linea di cintura; le vetture perdono un bel po' della loro eleganza (la modifica è estesa anche alle PCC).
1972 Livrea in colore unico verde Roma 71.
1978 Livrea in colore unico giallo-arancione ministeriale.
1983 Tabella laterale a nastro continuo e ampliamento della tabella posteriore (tutti i rotabili Stanga erano dotati all'origine di tabella posteriore ridotta e fuori norma);
modifica della tabella anteriore per usare lo stesso nastro della laterale (la tabella anteriore risulterà di dimensioni ridotte e particolarmente infelice;
la sola vettura 7051 adotterà in seguito, insieme alle PCC 8019 e 8031, gli indicatori di linea con il solo numero a punti luminosi).
2000 Livrea in doppio verde: le Stanga riprendono, in parte, l'aspetto degli anni '50.
 
 

Motrici articolate Stanga

 
 
num. es. q.tà anno costrutt. eq. el. num. assi lungh. largh. tara carrelli
(1)
passo estr. passo
centr.
interp. motori tipo n. e pot. CV com. compr. freni
7001 (I) 1 1941 Off. Stanga TIBB 6 art. 19640   25,5 Brill 97-E 1800 1445, 1800*   GDTM 1303 4x58CV APN motoc. P,R,E,M
7001-7099 50 1848-49 Off. Stanga TIBB 6 art. 20370   26 Brill 97-E 1800 1800 6300 GLM 0241 4x72CV APN motoc. P,R,E,M
7101-7115** 8 1953 Off. Stanga TIBB 6 art.     25,6 Brill 97-E 1800 1800 6300 GLM 0241 4x80CV APN motoc. P,R,E,M
 
  Note
Tutte le motrici sono monodirezionali; numeri di esercizio solo dispari.
(1) prototipo del 1941 andato distrutto
Freni: P, pneumatico diretto e automatico su due condotte; R, elettrico reostatico; E, pattini elettromagnetici; M, a mano.
* In origine carrello intermedio a boccole interne, con passo 1445 mm, sostituito poi da un carrello eguale a quelli di estremità.
** Ex STEFER 501-508. I carrelli di origine sono stati sostituiti da carrelli di analogo disegno nella ricostruzione del 1980. Comando a controllo semielettronico nella ricostruzione del 1980.
 
 
 
 

Home page

La rete tranviaria di Roma | Indice rotabili

   
.

TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio

Ultimo aggiornamento: mercoledì 27 dicembre 2023