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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999 |
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Rotabili della rete filoviaria di Roma |
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GLI AUTOFILOBUS DIESEL-ELETTRICI |
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Vedi anche:
L'idea della vettura filoviaria con motore termico ausiliario, per la quale viene coniato il nome di autofilobus o vetture tipo Roma (qualsiasi novità era allora chiamata tipo Roma), risale al gennaio 1936. Il progetto è stato promosso dal governo nazionale per poter impiegare il filobus sulle autolinee extraurbane a itinerario più difficile, con pendenze problematiche per l'autobus a trazione elettrica. L'ATAG, che esercita l'autolinea Roma-Tivoli con la pendenza della salita finale della via Tiburtina, approfitta dei contributi erogati a tal proposito e prende accordi con l'Alfa Romeo per la trasformazione di sei autobus diesel del tipo 80-N a tre assi, eliminando dagli stessi la trasmissione meccanica per montarvi una dinamo direttamente accoppiata al motore termico, adottando dei ponti posteriori muniti di motori elettrici. L'Alfa Romeo a sua volta si accorda con la CGE per l'equipaggiamento elettrico e si abbozza così il progetto del nuovo tipo di rotabile. Nonostante le reiterate sollecitazioni dell'ATAG per il completamento della fornitura entro il 14 aprile 1937 (ovviamente per poter inaugurare il servizio, con la dovuta solennit, il 21 aprile, Natale di Roma), le cose sembra andassero a rilento per difficoltà inerenti alla modifica del telaio necessaria al montaggio di dinamo, motori ed altro, fino a che l'ATAG, su consiglio dell'Alfa Romeo, rinuncia alla trasformazione dei sei autobus e opta per la costruzione di sei autofilobus nuovi (gennaio 1937). Ecco quindi il progetto dei nuovi rotabili autofiloviari, costruiti sul telaio degli autobus 110 al momento in p0roduzione. La consegna dei rotabili sarebbe dovuta avvenire entro il 22 luglio, previsione che a gennaio avanzato appare ottimistica. Segue ovviamente tutta una serie di discussioni, incontri, sopralluoghi, diverbi per ritardi e penali con rimbalzo di responsabilità tra ATAG, Alfa Romeo e CGE, finché il primo autofilobus, numerato 7001, dopo essere stato esposto ad un salone dell'auto a Milano quale esempio del genio creativo italiano, giunge a Roma alla fine del 1937 e dopo verifiche e collaudi è posto in servizio di prova l'11 gennaio 1938. A vederlo, l'ultimo ritrovato filoviario, ufficialmente Alfa Romeo 110-ANF, appare piuttosto brutto: un autobus a tre assi di quelli con la cabina del conducente appollaiata sul cofano del motore (i coevi Fiat 656) dotato delle aste di presa filoviarie. La carrozzeria è la stessa per i primi quattro esemplari. Il quinto, numerato 7011, appare invece più moderno, con la cabina che si estende su tutto il frontale della cassa. Il rotabile è equipaggiato con un motore diesel Alfa Romeo F6-M317 da 125 CV (usato su gran parte degli autobus di quel periodo) stabilmente accoppiato a una dinamo CGE CT1256 per alimentare, alla tensione massima di 275 V, due motori di trazione CGE CV1154-C da 60 CV a 275 V azionanti i due assi posteriori esattamente come nei filobus a tre assi; il freno di servizio è l'usuale ad aria compressa, ma è anche disponibile un freno elettrico reostatico utilizzabile però solo in marcia diesel-elettrica. L'esercizio del nuovo mezzo tipo Roma si rivela all'atto pratico tutt'altro che semplice. Nonostante i tecnici di ATAG e Alfa Romeo lavorino alla risoluzione degli inconvenienti i sei autofilobus fanno in pratica servizio come filobus ordinari, seppure pesanti ed oltremodo lenti, e sono utilizzati quasi esclusivamente su servizi sussidiari. Pur mancando una letteratura ufficiale in proposito (e la cosa non meraviglia...) non risulta a Roma e in nessun altra località la loro applicazione al servizio per il quale sono stati concepiti, ossia l'esercizio di linee miste. La vettura 7007 viene demolita nel settembre del 1943 a seguito di danni riportati in qualche azione bellica. Le restanti 7001-7005, 7009, 7011 giungono al dopoguerra e sono rinumerate 6981-6989, evidentemente per non creare sovrapposizione con i tram del gruppo 7000. Salvo la 6989 ex 7011, che sembra sparire prima del 1950, sono ufficialmente radiate nel 1952. Date di immissione in servizio
L'esercizio della linea M1P
Da ordine di servizio ATAG 192 del 18 marzo 1938 - Vetture diesel-elettriche in servizio misto sulla linea M1P A decorrere da sabato 19 corrente le vetture diesel-elettriche in servizio sulla linea M1P in partenza da p. Risorgimento, nel tratto di v. Cola di Rienzo, dovranno marciare come filobus. Pertanto:
Per le operazioni necessarie al passaggio da un tipo di trazione all'altro si fa riferimento all'o.s. 105 del 9-II corrente anno. La manovra delle aste spetta al fattorino il quale dovrà ricordare che l'asta positiva (quella più vicina alla fiancata sinistra del veicolo, contrassegnata da un disco rosso) va abbassata sempre per prima e alzata per ultima. Lunghezza di esercizio km 4,810 (invariata); agli effetti della contabilità chilometrica va ripartita in:
Da ordine di servizio ATAG 744 del 23 settembre 1938 - Vetture diesel-elettriche in servizio misto sulla linea M1P A decorrere da sabato 23 settembre sulla linea autobus M1P verranno impiegate n. 4 vetture diesel-elettriche che effettueranno servizio misto autobus e filobus. In particolare verrà compiuto in filovia il tratto compreso tra la fermata in v. Cola di Rienzo, altezza v. Orazio, e il capolinea di p. Risorgimento e viceversa. In corrispondenza del capolinea di p. Risorgimento le aste dovranno naturalmente essere abbassate, ove si debba lasciare il passaggio alle vetture di transito della linea 137, le quali avranno la precedenza su quelle diesel-elettriche della linea M1P, all'angolo di v. Ottaviano con p. Risorgimento. Nel primo tratto, presso il capolinea di p. Risorgimento, le vetture in oggetto, essendo costrette a seguire la linea filoviaria, abbandoneranno la prima fermata esistente in detta piazza. Affinchè il disagio per i viaggiatori in attesa a tale fermata non risulti eccessivo, le vetture diesel-elettriche verranno poste su orari opportunamente distanziati.
Da ordine di servizio ATAG 747 del 1° settembre 1939. Vetture diesel-elettriche in servizio misto sulla linea M1P A decorrere da sabato 2 settembre (... ved. o.s. precedente) le vetture diesel-elettriche verranno poste su orari opportunamente distanziati. La lunghezza di esercizio rimarrà invariata in km 4,810 ripartendosi in km 4,000 di esercizio autobus e km 0,810 di esercizio filoviario. (...) Da ordine di servizio ATAG 502 del 28 giugno 1940 - Adozione della trazione filoviaria sulla linea M1P ed istituzione della M1P barrata Dal 1° luglio c.a. verrà adottata la trazione filoviaria sulla linea diametrale-radiale M1P (p. Indipendenza-p. Risorgimento) con le varianti di itinerario sottoindicate. In dipendenza di tale provvedimento la nuova linea filoviaria verrà ad avere le seguenti modalità di esercizio.
(*) Linea autobus M1P (1940): p. Risorgimento, v. Cola di Rienzo, p. Cola di Rienzo, v. Cicerone, p. Cavour, v. M. Dionigi, l.gotev. dei Mellini (ritorno: v. V. Colonna, p. Cavour), p.te Cavour, v. Tomacelli, l.go Goldoni, c.so Umberto I, l.go Chigi, v. del Tritone (nuovo itinerario: l.go Goldoni, v. Condotti, p. di Spagna, v. Due Macelli, v. del Tritone), p. Barberini, v.le Regina Elena, v.le delle Terme di Diocleziano, p. dell'Esedra, v.le Principessa di Piemonte, p. dei Cinquecento, v. Solferino, p. Indipendenza. In v. Condotti, negli eventuali incroci di due vetture, la velocità di esse dovrà essere ridotta a passo d’uomo. Al capolinea di p. Indipendenza, qualora altra vettura dovesse passare avanti a quella della linea M1P in attesa di partenza, si dovranno abbassare le aste di presa di corrente. In p. dei Cinquecento le vetture provenienti da Prati percorreranno l'anello della linea 105, passeranno davanti al fabbricato della stazione seguendo il bifilare di destra che verrà riservato esclusivamente alla linea M1P, mentre le linee 102, 107 e 105 useranno l’altro bifilare. Nell'eventualità che dovessero prestare servizio sulla M1P delle vetture autobus, anche queste dovranno seguire esattamente il percorso della linea e precisamente all'imbocco di v. XXIII Marzo dovranno girare intorno all’aiuola centrale, in p. dei Cinquecento dovranno transitare davanti al fabbricato della stazione ed in p. Risorgimento dovranno percorrere lo stesso anello della linea filoviaria. Dalla stessa data del 1° p.v. verrà istituito un servizio sussidiario M1P barrato sul percorso p. Indipendenza-l.go Chigi, colle seguenti modalità di esercizio.
Da ordine di servizio ATAG 662 del 20 ottobre 1940 - Prolungamento della linea filoviaria 110 fino al l.go Chigi e soppressione del servizio sussidiario M1P barrato A partire dal giorno 23 ottobre c.a. il servizio sussidiario M1P barrato verrà soppresso e fuso con la linea 110 che pertanto, in pari data, sarà prolungata fino al l.go Chigi. In conseguenza di tale provvedimento la linea filoviaria 110 verrà ad avere le seguenti modalità di esercizio.
Da ordine di servizio ATAG 116 del 21 febbraio 1942 - Sospensione e limitazione di linee tramviarie e filoviarie. Allo scopo di economizzare l'energia elettrica ed in ottemperanza delle vigenti disposizioni emanate dalle Superiori Autorità, a partire da lunedi 23 febbraio corrente verranno adottati i seguenti provvedimenti: (...) B) Le seguenti linee tramviarie e filoviarie verranno esercitate limitatamente ai tratti e periodi sotto indicati:
Filobus diesel-elettrici
Radiazione 1952. |
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Ultimo aggiornamento: domenica 14 gennaio 2024 |