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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999 |
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Rotabili della rete filoviaria di Roma |
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IL FILOBUS ARTICOLATO 8001 |
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Nell'aprile del 1941 l'ATAG pone in servizio un filobus articolato a tre assi costruito dalle Officine Stanga con parte elettrica TIBB. La sperimentazione segue di pochi mesi quella in corso a Milano con un veicolo prodotto dagli stessi costruttori ma con una carrozzeria di forme lievemente differenti. Sono i primi filobus articolati in Europa e tra i primi nel mondo. Immatricolato 8001 è il primo di tre prototipi di vettura a grande capacità da destinare alle linee portanti della nuova rete prevista per l'esposizione universale del 1942. Costruito utilizzando la giostra di articolazione sistema Urbinati già utilizzata per i tram serie 400 della STEFER, il filobus, a due casse articolate, è formato da una semicassa anteriore a due assi dei quali il primo sterzante e da una seconda semicassa appoggiata alla prima, con l'unico asse posteriore anch'esso sterzante comandato dall'articolazione. I due motori TIBB GLM03202 da 68 CV azionano il secondo e il terzo asse e sono permanentemente collegati in serie; l'avviamento è automatico a mezzo di acceleratore tipo ARG e solo reostatico, ma dispone di tre gradi di riduzione di eccitazione dei motori; la frenatura di servizio è elettrica reostatica comandata dallo stesso pedale che aziona, successivamente, l'ordinario freno ad aria. |
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La meccanica del filobus si rivela ottima, dando luogo ad un rotabile di grande capacità di trasporto (40 posti a sedere e 110 in piedi). Il veicolo viene definito "estremamente maneggevole" anche su percorso in curva grazie al raggio sterzante minimo di undici metri. Non altrettanto purtroppo avviene per la parte elettrica: qui si adottano due motori connessi permanentemente in serie e regolabili con un avviatore reostatico dotato di tre passi finali di riduzione di eccitazione; fu probabilmente questa la causa dei frequenti flashover ai collettori che si verificavano sui motori, forse anche per la tendenza dei conducenti ad abusare della riduzione di eccitazione senza aspettare che la corrente assorbita dai motori si fosse ridotta al di sotto di un certo valore e d'altronde non sembra che l'equipaggiamento prevedesse un relè destinato a questo scopo. A causa di questo fatto il filobus fece servizio solo sulla linea 107, da piazza Sempione (Monte Sacro) a piazza S. Bernardo, ed anche sporadicamente. Risulta radiato nel 1953. |
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Estratto da ordine di servizio ATAG n. 480 del 28 dicembre 1941 CARATTERISTICHE TECNICHE, INGOMBRI E PESI
CARATTERISTICHE TECNICHE FILOTELAIO Il veicolo è costituito da due elementi articolati tra loro per mezzo di una ralla sferica che, data la lunghezza del veicolo (ml. 18,300), ne facilita l'inscrizione nelle curve con minimo ingombro della carreggiata stradale.
CARROZZERIA
FRENI La vettura filoviaria articolata è provvista dei seguenti freni.
Norme per l’uso del rubinetto ausi1iario per la frenatura di soccorso:
EQUIPAGGIAMENTO ARIA COMPRESSA Motocompressore. Per la fornitura dell’aria compressa necessaria è montato un motocompressore del tipo CP37 della CGE, da 330 litri, 600 V. Regolatore di pressione. Westinghouse tipo ES16. EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO
MARCIA NORMALE DELLA VETTURA L’invertitore di marcia, la cui leva di comando si trova al fianco destro dell’autista, vicino alla leva del freno a mano, ha cinque posizioni e precisamente:
Per iniziare la marcia predisporre l’invertitore nel senso di marcia voluta, chiudere la chiavetta del quadro, chiudere le porte pneumatiche ed agire sul pedale di marcia. Le posizioni del pedale di marcia sono:
Per effettuare la marcia di emergenza indietro è necessario che nei serbatoi
vi sia la pressione di 5 Kg/cmq, che permetta la manovra automatica de1l’invertitore; nel
caso contrario occorre predisporre l’invertitore a mano, usando l’apposita chiave
che trovasi nella busta di pelle al lato sinistro dell’autista. E’ buona norma, su forti salite, non fare uso dei gradi di indebolimento del campo; ciò si ottiene sia non spingendo il pedale di marcia oltre la 2.a posizione, sia a mezzo di apposito interruttore posto sul cruscotto che può assumere le seguenti posizioni:
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Ultimo aggiornamento: lunedì 15 gennaio 2024 |