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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

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Rotabili della rete romana degli autobus

ROTABILI DAL 1927 AL 1943

     
 

Al momento in cui assume il servizio di autobus, riscattandolo dalla ditta Ugolini, l’ATAG assegna solo numeri dispari agli autobus. Il sistema è lo stesso utilizzato per i tram, numeri disari per il materiale motore, pari per quello rimorchiato, anche se fino ad oggi di rimorchi per autobus ne sono esistiti solo tre. Oltre a ciò, gli autobus in servizio fino alla seconda guerra mondiale sono caratterizzati da un prefisso letterale ai numeri di esercizio, in funzione del tipi di alimentazione del veicolo; i prefissi stabiliti ed utilizzati sono:

  • B, per alimentazione a benzina;
  • D, per alimentazione a gasolio (motore diesel)
  • G, per alimentazione a gas povero (gasogeno)
  • E, per alimentazione elettrica ad accumulatori (autoelettriche).

Occorre fare attenzione al fatto che nelle numerose trasformazioni del sistema di alimentazione degli autobus l’ATAG mantiene sempre invariati i numeri di esercizio, variandone solo il prefisso; così, ad esempio, numeri quali B. 1001, G. 1001, D. 1001 denotano sempre la stessa vettura in tre diverse fasi di evoluzione (benzina, gasogeno, diesel).  Il prefisso letterale diverso, inoltre, consente in qualche caso, di utilizzare gli stessi numeri per veicoli diversi. Oltre ai numeri dispari con prefisso letterale, l’ATAG introduce (20 febbraio 1928) anche una iniziale distinzione nei numeri di centinaio assegnati agli autobus, in base al costruttore, ponendo in centinaia dispari gli autobus SPA e Fiat, e in centinaia pari i Lancia e gli Alfa Romeo. Il migliaio 3 è riservato ai veicoli autobus a tre assi.

I suffissi letterali nelle sigle di fabbrica degli autobus Fiat, di questo periodo e del dopoguerra, hanno i seguenti significati:

  • R, telaio derivato da autoveicolo da trasporto, ma a pianale ribassato;
  • N, alimentazione a gasolio (motore diesel); L, tipo allungato rispetto alla versione normale;
  • A, presenza di un doppio ponte differenziale posteriore (terzo asse);
  • G, alimentazione a gasogeno;
  • U, veicolo per servizio urbano derivato da analogo da trasporto.

Il periodo degli anni Trenta, a causa di riduzioni più o meno consistenti dei servizi su rotaia urbani ed extraurbani a Roma ed altrove, è caratterizzato da una evoluzione dei rotabili, mirata ad aumentarne la capienza e la comodità: dai piccoli e scomodi Lancia Omicron si passa rapidamente all'autobus lungo 12 metri, a tre assi, ancora pesante nella meccanica ma decisamente più moderno.

 
 
 
 

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TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio

Ultimo aggiornamento: sabato 20 gennaio 2024