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La Ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone: argomenti |
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DETTAGLI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN ALTERNATA MONOFASE |
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Caratteristiche elettriche linea e rotabili:
Schema generale dei circuiti di comando e trazione.
Lo schema sopra riportato è relativo alle automotrici a quattro motori e, probabilmente, anche ai locomotori; nulla si sa per le automotrici a due motori.
Dallo schema generale, poco comprensibile, è stato ricavato lo schema di inserzione di uno dei quattro motori, sopra riportato (fig. a sinistra); è del tutto analogo per gli altri motori. Questo circuito è tipico delle prime elettrificazioni in c.a. monofase della AEG ed è molto simile a quello utilizzato sulle automotrici della Padova-Fusina (1910) e sulle motrici doppie della Altona-Blankenese. Il trasformatore principale T è alimentato sul primario dalla linea a 11.000 V oppure sul secondario nei tratti a 600 V; in quest'ultimo caso il primario è escluso e il trasformatore funziona da autotrasformatore; ogni motore è alimentato in serie ad un trasformatore di eccitazione (T1-4), che ne alimenta le spazzole di eccitazione a corrente crescente dalle pos. 1-3 del graduatore alle 4-6. Nelle pos. 1-3 del graduatore G è prelevata la tensione presente risp. sulla prima, seconda e terza presa sul secondario di T; attraverso le connessioni interne a del controller il circuito si chiude sull'avvolgimento di campo F del motore e attraverso le b sulla parte f-h del trasformatore di eccitazione T1 (trasformatore serie): l'indotto A del motore, collegato dall'invertitore INV, e il campo di eccotazione Fc sono quindi alimentati dal tratto e-h di T1; il circuito si chiude in 0 su T1. Viceversa, nelle posizioni 4-6 di G, T1 è alimentato sulla tratta d-h. Oltre a ciò, nell'ultima posizione di marcia, la 6, la presa g di T1 è collegata all'inizio di T (presa 0), col che il circuito di trazione per il motore si configura come sullo schema a destra.
Lo schema riporta il commutatore di tensione. Il commutatore non mostra alcun dispositivo di azionamento e potrebbe essere comandato a mano o tramite un servomotore pneumatico; il tamburo G, dalla posizione di riposo indicata nella figura nella quale il rotabile non è alimentato, può essere ruotato di 90° in senso orario o antiorario, chiudendo, tramite la slitta C, i contatti A o B, predisponendo il rotabile alla marcia sotto 11.000 o 600 V rispettivamente. In entrambe le posizioni il tamburo è bloccato dall'arpionismo N che si inserisce nelle tacche n, tenuto in posizione dalla propria bobina eccitata dalla bassa tensione; la bobina può essere disalimentata, con conseguente riporto del tamburo in posizione centrale e apertura dell'alimentazione, se manca la tensione (trolley sotto la zona neutra) o per intervento dei relè di massima r alimentati dai trasformatori di corrente ta1 e ta2. L'arpionismo M è alimentato dalla linea tramite il trasformatore di tensione tv e la relativa bobina è tarata per intervenire solo se tv è alimentato da 11.000 V, ma resta inattiva se è alimentato da 600 V; nel primo caso, bloccando il tamburo nella tacca m, ne impedisce la rotazione in senso antiorario e quindi la predisposizione del rotabile per la b.t., fintanto che è presente l'alta tensione. |
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Ultimo aggiornamento: domenica 24 dicembre 2023 |