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La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

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FEDERICO BAZZINI

     
  Federico Bazzini, uno dei capi dei lavoratori ravennati, è stato anche il primo commerciante della zona. Lo stabilimento balneare che porta il suo nome è la prima struttura del genere sul litorale romano. C’è un ristorante, una sala da te, una terrazza belvedere, i camerini da bagno in riva al mare e il primo telefono della costa. Chiamato “chalet restaurant” si trova all’altezza dell’attuale piazza dei Ravennati ed inizia la sua attività nel 1906, quando Paolo Orlando – che ne ha sostenuto l’apertura – ancora confida di poter avviare la costruzione della “sua” ferrovia entro il 1911. Venuta meno quest’ultima possibilità, almeno al breve periodo, per il collegamento con Roma si pensa ad un autoservizio. Bazzini si accorda in proposito con una nota agenzia di viaggi dell’epoca, la Chiari-Sommariva, che a sua volta prende accordi con la Fiat per la fornitura di due autobus del tipo 18BL, ognuno capace di 12 viaggiatori.

Il capolinea di Roma è in piazza Venezia, di fronte alla sede dell'agenzia. Si effettuano due corse giornaliere, alle 7 e 14,30 da Roma, alle 11,15 e 18,45 da “Ostia Mare”, con un tempo di percorrenza di 90 minuti ed una sola fermata intermedia agli scavi di Ostia, nei pressi del castello di Giulio II. L’autolinea Roma-Ostia Mare riscuote un immediato successo tra i turisti e i romani, al punto che i pochi posti disponibili devono essere prenotati con largo anticipo in occasione delle festività e nel periodo estivo. L’affluenza superiore alle migliori aspettative porta anzi all’istituzione di un secondo autoservizio dalla stazione FS di Fiumicino, in corrispondenza con l’arrivo e la partenza dei treni e con biglietto cumulativo tra i due esercizi. Sono esercitate normalmente sei corse giornaliere in ambo i sensi ma l’orario di servizio prevede fino ad altrettante corse facoltative per i giorni di maggiore affluenza. La linea diretta con Roma resta comunque in esercizio per la richiesta di collegamento con gli scavi di Ostia.

Con lo “chalet Bazzini” – come la stampa dell’epoca lo chiama – i romani scoprono che oltre a quella “for de porta”, col tram dei Castelli, esiste anche la gita al mare lungo un litorale ormai bonificato dalle paludi e dal brigantaggio, dove vengono su le prime abitazioni. Il borgo marinaro conta però solo un centinaio di residenti in poche case sparse tutt’attorno al prolungamento fino al mare della via Ostiense (allora viale del Comitato, oggi viale della Marina). Sono pochi per giustificare l’impresa di una linea ferroviaria che a sua volta dovrebbe favorire il restante programma del porto, del canale, della darsena a San Paolo, che comincia a far gola anche ad altri.

Nel giro di pochi anni, complice un volume d’affari in costante crescita, la struttura originaria dello stabilimento, una serie di costruzioni piuttosto precarie, cede il passo ad un impianto di tipo moderno, somigliante a quelli che dagli anni ’20 e ’30 caratterizzano il litorale di Ostia. I futuri Battistini, Elmi, Kursaal, Tibidabo, Vecchia Pineta, possono vantare una comune origine nell’intraprendenza di Bazzini, uno dei padri fondatori del Lido di Ostia come oggi lo conosciamo.

 
     
 


L'autobus Roma-Ostia . Federico Bazzini

 
 


Lo stabilimento Bazzini nell'aspetto originario e dopo una profonda ristrutturazione

 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: sabato 18 maggio 2024