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Linee per Monteverde, da ordine di servizio ATAG 232 del 21 marzo 1940
Il 31 dicembre 1939 è collaudato l'impianto filoviario di Monteverde per le
linee 129, Torre Argentina-v. Poerio e 129 rosso, Torre Argentina-p.ta S.
Pancrazio. I percorsi sono i seguenti:
- 129: v. S. Nicola dei Cesarini, v. Florida, l.go.
Arenula (ritorno: l.go Arenula, v. di Torre Argentina, c.so Vitt.
Emanuele, v. S. Nicola dei Cesarini), v. Arenula, p.te Garibaldi, p. S.
Sonnino, v.le del Re,
v. E. Morosini, v. Dandolo, v. N. Fabrizi, v. Calandrelli, fornice nelle
Mura gianicolensi, v. F.lli Bonnet, v. G. Carini, p. Rosolino Pilo, v. M.
Quadrio, v. A. Poerio (ritorno: v. C. Pisacane, v. A.G.
Barrili, v. A. Poerio);
- 129 rosso: diramazione per v.
F.lli Bonnet, v. G. Carini, v. L. Mercantini, v. S. Pancrazio, p. Aurelio,
p.ta S. Pancrazio.
Gli anelli capolinea del 129 permettono il transito a tutti i tipi di
rotabili filoviari, quello a p.ta S. Pancrazio del 129 rosso solo a rotabili a
due assi. La lunghezza di costruzione della linea 129 è di 4100 m, quella
della diramazione per la 129 rosso di 446 m.
Un 129 rosso al capolinea di v. S. Nicola dei Cesarini (1939).
Osservazione.- Come risulta dal testo dell'o.s. e
dall'immagine sopra riportata, la circolazione sull'anello
capolinea di l.go Argentina è in senso orario (destrorso, ved. schema part. a);
risulta però invertita nel 1949, nel senso antiorario (part. b) con l'eliminazione dell'incrocio dei
bifilari dei due sensi di marcia all'uscita di v. Floridia.
Linea di contatto
Doppio bifilare con filo a sezione sagomata da 85 mmq; tensione di
alimentazione media 550 V. Scartamento del bifilare 0,60 m; distanza del
bifilare dal bordo del marciapiedi da 4 a 4,50 m, salvo eccezioni in punti
singolari; altezza del bifilare 5,50 m. Il filo positivo è sempre quello a
sinistra nel senso di marcia dei rotabili; di conseguenza, nelle tratte a doppio
bifilare, i due fili interni sono entrambi positivi, quelli esterni sono
negativi.
La sospensione della linea aerea è ottenuta con l'usuale aggancio alle mura
dei fabbricati e con ancoraggio a pali muniti di collari ove non sia possibile
l'aggancio alle mura; i fili di sostegno, in acciaio del diametro di 6 mm, sono
posti ad intervalli 20-25 m in rettifilo e ad intervalli minori nelle curve per
una sicura guida del pattino delle aste. L'isolamento tra i due fili di un
bifilare è ottenuto con un elemento distanziato isolante, mentre sui fili
trasversali si impiegano isolatori di porcellana. I pali impiantati
appositamente per la linea filoviaria sono in cemento armato centrifugato (pali
SCAC), di 9 m di altezza, previsti per uno sforzo in testa di 600, 1000, 1500 kg
a seconda che si tratti di ancoraggio in rettilineo, in curva o di ormeggio; le
basi in calcestruzzo di cemento hanno risp. un volume di 1,23; 2,5; 3 mc. In
alcune tratte, come ad es. sull'anello capolinea di v. Poerio, si sono
utilizzati i pali in ferro Bates già impiegati per la preesistente linea
tramviaria, mentre su ponte Garibaldi, dovendosi sostenere sia il bifilare che
il filo di contatto della linea tramviaria, si è fatto uso di pali in ferro
tubolare (pali Mannesmann). In totale si sono utilizzati 178 pali SCAC, 10
Mannesmann e 38 Bates.
La linea è stata costruita dalla Soc.
Anonima Esercizi Riuniti alla quale l'ATAG ha fornito il filo di contatto
e i pali.
Incroci e scambi
La linea aerea filoviaria incrocia la linea di contatto tramviaria in v.le
del Re all'altezza di v. Morosini, in p. Sonnino e all'estremità di p.te
Garibaldi verso v. Arenula; in tutti questi incroci la zona neutra è installata
sul bifilare, con eventuali ponti per mantenere la continuità elettrica della
linea.
Gli scambi presenti sulla linea aerea sono i seguenti (*):
- doppio scambio in p. Sonnino per il collegamento con il raccordo verso
p. della Rovere, di punta a comando elettrico e di calcio ad azionamento
meccanico passivo sul bifilare di destra, risp. di sinistra;
- doppio scambio nella diramazione in v. F.lli Bonnet per la linea 129
rosso, con le stesse caratteristiche di cui sopra.
La posizione dello scambio e la direzione di marcia per la quale lo stesso è
predisposto sono indicate da una tabella
triangolare appesa in posizione opportuna ad una filo di sostegno
trasversale.
Nota. - Maggiori dettagli sullo scambio a
p. Sonnino si hanno in Raccordo di servizio p. Sonnino-p. della Rovere
(v. oltre). Si tenga presente che fino al 1942 il nome p. Sonnino era dato
genericamente a tutta la piazza dal ponte Garibaldi fino a via della Lungaretta
(ex p. Italia); dal 1942 la zona intorno al monumento a G.G. Belli è denominata p. G.
Belli, mentre la zona superiore è restata p. Sonnino.
Alimentazione elettrica
La linea di contatto filoviaria è divisa in due zone: da l.go Argentina a
v.le del Re angolo v. Morosini e da v. Morosini ai due capolinea di v. Poerio e
p.ta S. Pancrazio; non è chiaro, nell'o.s., se anche la tratta v. Morosini-l.go
Argentina sia alimentata da S. Paolo o se per la stessa si sia utilizzata
l'alimentazione della rete tramviaria. L'alimentazione è fornita in v. Dandolo
con un collegamento in cavo armato da 300 mmq alla sottostazione S. Paolo; ciò
in via provvisoria, fino all'entrata in servizio della sottostazione Trastevere,
che alimenterà l'intera linea (1° gennaio 1941).
Raccordo filoviario di servizio p. S. Sonnino-p. G. della
Rovere
Ordine di servizio ATAG 231 del 21 marzo 1940
Il 31 dicembre 1939 è collaudato il raccordo filoviario di servizio tra p.
Sonnino e p. G. della Rovere per l'accesso al deposito Trionfale delle vetture
delle linee 129 nero e 129 rosso. Il percorso del raccordo, a doppio bifilare, è:
p. Sonnino (diramazione da linea per Monteverde),
lungoteveri Sanzio, della Farnesina e Gianicolense, p. G. della
Rovere (innesto sulla linea 134).
Tracciato e scambi
Al lato p. Sonnino il raccordo è collegato ad un anello che si svolge lungo
il lungotevere Sanzio e le vie B. Filipperi e G. Modena per permettere
l'inversione di marcia delle vetture provenienti da p.te Garibaldi, dai
capolinea di Monteverde e da p. della Rovere. La configurazione di questo anello
e i collegamenti con la rete sono tutt' altro che chiari nell'o.s. citato, anzi
sembra che l'estensore dello stesso non abbia capito del tutto quello che
scriveva o nella stampa si sono saltate alcune parole; ecco, ad es., una parte
di questo testo:
L'anello è raccordato agli impianti filoviari di viale del
Re, sia per le provenienze dai capilinea esterni (Monteverde e porta S.
Pancrazio), sia per l'immissione verso il capolinea urbano verso il raccordo
sono ottenute mediante affiancamento ed esigono perciò lo spostamento delle
aste. L'anello è inoltre chiuso all'angolo di via Bartolomeo Filipperi con
lungotevere Sanzio, in modo da permettere sempre mediante l'accennato
affiancamento, il regresso delle vetture sul loro percorso di provenienza
(sia urbano, sia periferico ed il rimanente percorso si svolge per i
lungotevere Sanzio, della Farnesina e Gianicolense e termina a piazza della
Rovere coll'immissione negli impianti della linea 134 nel senso verso via dei
Penitenzieri.
La parti in corsivo andrebbero forse lette come segue: sia per
l'immissione verso il capolinea urbano che verso quello esterno; le provenienze
verso il raccordo sono ottenute mediante affiancamento... e (sia
urbano, sia periferico) ed il rimanente percorso...
Osservazione. Quello che è indicato come "affiancamento" è evidentemente il passaggio
da una linea ad un'altra senza scambio, ma con lo spostamento delle aste da
un bifilare ad uno parallelo adiacente, mentre con "regresso delle vetture"
si deve intendere l'inversione di marcia delle stesse.
Collegamento alla linea per Monteverde. Il precedente o.s.
indica che il raccordo è collegato alla linea filoviaria per Monteverde in p.
Sonnimo, ma non specifica in quale direzione, se verso il p.te Garibaldi o verso
Monteverde. In base alla regola che vuole la prima corsa del giorno in partenza
dal capolinea esterno e l'ultima da quello interno, dobbiamo supporre che il
raccordo si immetta sulla linea verso Monteverde, ciò che è anche confermato
dalle corse ridotte che, in varie occasioni tra il 1942 e il 1947, sono
istituite tra p. Sonnino e Monteverde. Una prima ipotesi circa la disposizione
di tracciato e scambi sull'anello, che non tiene però conto degli affiancamenti
citati nell'o.s., è illustrata dallo schema A sottostante.
Questo schema soddisfa l'o.s. nella descrizione degli scambi sull'anello:
Il raccordo in oggetto comprende, oltre agli scambi di collegamento con le
linee di corsa a piazza Sidney Sonnino, già
descritte con le linee 129 nero e rosso, i seguenti scambi di linea aerea:
1 scambio elettrico automatico di punta (p1 nello
schema) e 1 scambio meccanico di calcio (c1) all'angolo del
lungotevere Sanzio con via Bartolomeo Filipperi. 1 scambio elettrico automatico di punta e 1 scambio
meccanico di calcio in piazza Sonnino, l'uno (p2) all'imbocco del
lungot. Sanzio l'altro (c2) all'imbocco di via Gustavo Modena.
Lo schema di fig. A:
- permette l'immissione in rete delle vetture provenienti dal lungotevere,
attraverso l'instradamento c1-p2-c e il rientro in deposito delle
stesse attraverso p-c2-p1;
- permette l'inversione di marcia delle vetture provenienti dal
lungotevere, attraverso c1-p2-c2-p1 e di quelle provenienti da v.le
del Re attraverso p-c2-p1-c1-p2-c.
- non permette l'instradamento da p.te Garibaldi verso il
lungotevere e l'inversione di marcia di una vettura proveniente da p.te
Garibaldi.
Forse proprio per avere queste due ultime possibilità sono previsti gli
affiancamenti ai quali l'o.s. accenna in modo oscuro, ma occorrerebbero anche
due scambi in più sulla linea principale, come mostrato in c3, p3 in
fig. B.
Caratteristiche costruttive del raccordo
La lunghezza di costruzione del raccordo è di 1590 m. Le altre
caratteristiche sono esattamente le stesse della linea per Monteverde, salvo che
sui lungotevere si sono utilizzati i pali dell'illuminazione pubblica per il
sostegno della linea filoviaria, pali che si trovano a distanza reciproca di
30-40 m, ciò che ha costretto ad inserire in ogni campata un sostegno di
richiamo intermedio, che la suddivide in due semicampate di 15-20 m (non è
chiaro a cosa si aggancino i richiami, forse a pali opportunamente inseriti tra
due pali di illuminazione consecutivi).
Anche il raccordo, come la linea per Monteverde, è stato costruito dalla
Soc. Anonima Esercizi Riuniti alla
quale l'ATAG ha fornito il filo di contatto e i pali.
Successivi sviluppi
Quando, nel 1946 (14 maggio), la linea NT definitivamente esercitata con
filobus farà capolinea a p. Sonnino, utilizzerà l'anello costruito per il
raccordo, percorrendolo sempre in senso orario ed effettuando la fermata sul
lungotevere Sanzio; naturalmente, l'anello sarà stato dotato dei necessari
raccordi in direzione di p.te Garibaldi, se non già presenti. E' da ritenere che
già in questa data l'importanza del raccordo sia fortemente diminuita, dato che
le vetture della 129 possono raggiungere il deposito Trionfale più semplicemente
attraverso l'impianto di c.so Vitt. Emanuele, aperto per l'esercizio filoviario
della MB.
Nel 1956, a causa dell'esecuzione di lavori su p.te Garibaldi, le linee 44 (ex 129) e 75
(ex ST) sono deviate, nel senso di marcia verso Monteverde, per il
lungotevere dei Vallati, ponte Sisto e il lungotevere Sanzio; il senso di circolazione sull'anello sarà invertito e le vetture
filoviarie, instradate per v. B. Filipperi, faranno capolinea allo sbocco di v.
G. Modena in p. Sonnino. Al termine dei lavori l'anello resterà sempre percorso
in senso antiorario con il capolinea, in via G. Modena, delle linee filoviarie
56 (fino al 4 novembre 1957) e 60 (fino al 12 marzo 1967); la parte del raccordo
sui lungotevere risulta smantellata al termine dei lavori al p.te Garibaldi.
In v.le di Villa Pamphili una cassetta con interruttori
per un punto di sezionamento o di alimentazione testimonia, dopo quasi mezzo
secolo, il passaggio di una linea filoviaria in Monteverde (Marco Rossetti).
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(*) Per scambio aereo doppio si intende qui una coppia di scambi: uno, impegnabile di punta, per l'accesso ad una via
deviata su uno dei due bifilari e l'altro, impegnabile di calcio, sul rientro dalla deviata sul bifilare opposto.
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