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Approfondimenti di carattere generale

I FINESTRINI DEI TRAM DELLA ATM

     
 

Le vetture a due assi della ATM e quelle successivamente dalle stesse derivate (le MATER) hanno sempre avuto due tipi di vetri per i finestrini, rappresentati schematicamente nel disegno sottostante nelle posizioni chiuso, risp. aperto.

  • Tipo a: il vetro è montato in una cornice di legno, che scorre in guide laterali verticali ricavate nei montanti e può assumere due sole posizioni: chiuso, nella quale il vetro, alzato, appoggia su apposito risalto e aperto, nella quale il vetro, spostato dal risalto, può penetrare in una intercapedine ricavata nella fiancata della cassa fermandosi su una molla di contrasto. In quest'ultima posizione una piccola parte del telaio sporge dalla intercapedine, permettendo di essere afferrato per la chiusura a mezzo di una cinghia di cuoio (i finestrini con questi vetri erano rumorosi specie nel passaggio delle vetture su scambi e incroci).
  • Tipo b, nella quale il vetro è privo di cornice e può ugualmente scorrere nelle guide laterali, mosso mediante un pomello presente in alto. Il vetro può assumere qualsiasi posizione, fino ad una parziale apertura.


Vetture con vetri di tipo a e b.

In entrambe le disposizioni i vetri superiori piccoli sono fissi salvo, in alcuni casi, essere dotati di uno sportello a ribaltina; le stecche di separazione dal vetro mobile appaiono talvolta in legno lucidato e talaltra in legno verniciato del colore della parte alta della cassa (originariamente giallo, successivamente verde chiaro).

Mentre per alcuni gruppi di vetture il tipo di vetro adottato è costante, per altri le vetture si presentano, apparentemente senza regole, di tipo a e di tipo b; questa varietà di vetri si nota anche in immagini di fabbrica. Nella tabella che segue è indicato il tipo di vetro per le vetture delle quali sono disponibili immagini chiare; si osserva quanto segue.

Le Charleroi sono dotate esclusivamente di vetri di tipo a. Per le Dick, Kerr la situazione è confusa: le Bauchiero 1919 partono con il tipo a, ma la 217 mostra che il gruppo CGE 211-219 è dotato di tipo b; le Tabanelli 1914 sembrano iniziare con il tipo a per poi passare al b, mentre le stesse 1919 appaiono di tipo a o b apparentemente senza regola. Sono di tipo a i vetri di tutte le San Giorgio 1921. Le serie seguenti sarebbero tutte dotate di vetri tipo b, fatta eccezione per le Siamic 1921 (vett. 439-457) che tornano al tipo a.

vett. finestr. tipo costr.
a b
Charleroi X   Carminati e Toselli, 1911
Assi radiali (Dick, Kerr)
175 X   Bauchiero, 1919
201 X  
217   X
223 X   Tabanelli, 1914
227 X  
233 X  
259   X
267   X
275-279   X
281   X Tabanelli, 1919
Sei moduli
283 X   Tabanelli, 1919
297-301   X
303 X  
313 X   S. Giorgio, 1921
323-327 X  
339-345 X  
353-355 X  
361 X  
365 X  
375 X# X# Carminati e Toselli, 1921
Sette moduli
287   X Tabanelli, 1922
389   X Carminati e Toselli, 1921
395-397   X Soc. Elettroferr. Italiana, 1922
401   X
403 X  
409 X  
415-419   X
423-425   X
429   X
435   X
453 X   Siamic, 1921
459   X Carminati e Toselli, 1923
463   X
471   X
475   X
477-479   X
483   X
487   X
493   X
Rimorchiate
ATM* X    
ex SRTO**   X  
Altri rotabili
motr. 8 mod.   X  
art. MATER   X  
MRS   X  
rinnovate X    
# Apparentemente di tipo diverso su diverse immagini.
* 318 con vetri tipo b.
** 570-576.

Osservazioni

Le uniche serie di motrici a due assi che appaiono omogenee per i vetri sono le Charleroi dotate di vetri tipo a e le otto moduli dotate di vetri tipo b, mentre per le serie intermedie non sembra esserci un preciso schema; ciò deriva probabilmente dall'inveterata abitudine dell'azienda municipale di eseguire modifiche più secondo l'estro del momento che seguendo un programma ben definito.

I rimorchi ATM hanno vetri di tipo (il solo 318 appare dotato di vetri b verso il 1938, evidentemente a seguito di una delle usuali modifiche estemporanee), ad eccezione degli ex SRTO 570-576 che hanno vetri di tipo b. Le articolate MATER hanno vetri di tipo sia nella sezione motrice che nella sezione rimorchio (queste ultime derivate da rimorchi ATM con vetri di tipo a); le MRS, pur diverse dalle motrici precedenti della scansione dei finestrini, hanno vetri di tipo b.

Quanto detto per otto moduli ed MRS vale per i finestrini della corsia passeggeri; finestrini delle piattaforme e quelli frontali hanno avuto sempre solo vetri di tipo a; solo le MATER hanno il tipo b anche sulle piattaforme.

 
Rimorchi ATM ed ex SRTO.

 
Il rimorchio 318, unico a sei moduli con vetri di tipo b a seguito di modifica ATAG del 1939;
vettura articolata MATER con vetri di tipo b in entrambe le piattaforme.

 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: venerdì 23 agosto 2024