. |
|
La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999 |
. |
. | ||||||||
La rete tranviaria urbana di Roma |
||||||||
LA PROPOSTA PER LA NUOVA RETE PRESENTATA DALLA SRTO (1913) |
||||||||
L'autore dell'articolo citato non è noto, ma si tratta certamente di persona competente e del mestiere, oltre che ben informata sull'argomento e non ci meraviglieremmo se si trattasse dell'ing. Giorgi, all'epoca capo dei servizi tecnologici del comune. I commenti del web editor sono riportati in carattere corsivo. | ||||||||
Le nuove linee tramviarie progettate dal municipio. |
||||||||
Ecco alcuni particolari sull'impianto delle linee tramviarie di proprietà del Municipio e che da esso saranno esercitate, secondo il progetto presentato alla Giunta dall'assessore Montemartini e già dalla Giunta approvato. |
||||||||
Abbiamo già detto nel numero scorso quali siano i percorsi. Lo sviluppo totale dei percorsi è di 7.060 metri pel percorso circolare e 3.800 metri per quello di Santa Croce. In tutto una lunghezza di esercizio di 10.800 metri (a doppio binario); e, diffalcati i tratti comuni, lo sviluppo effettivo della rete da costruire è di 10.200 metri di linea, ovvero 20.400 metri di binario. |
||||||||
|
||||||||
Natura dell'impianto e del servizio |
||||||||
Su tutte e tre le linee si propone attuare un servizio diretto, rapido, coi migliori mezzi di organizzazione moderna, con frequenze elevate e con tariffe basse, in modo da ricavare dall'impianto tramviario la massima potenzialità di comunicazione. La frequenza delle partenze sarà di 2 e mezzo a 4 minuti in ogni senso e sarà regolata rigorosamente coi metodi che hanno dato più soddisfacente prova altrove. Si darà particolare importanza allo studio del materiale mobile per averlo quale attendesi dalle attuali esigenze di comodità e di estetica, con ampia comodità di posti a sedere e vetture studiate in modo da assicurare la massima facilità di accesso e di uscita in qualunque momento del percorso. La tariffa si propone unica, di 10 centesimi per qualunque percorso o con servizio di corse popolari la mattina e servizio di corse supplementari a tariffa maggiore nelle ore tarde di notte. |
||||||||
Con l'insieme dei provvedimenti che qui si espongono si confida raggiungere lo scopo di collegare col centro in modo rapido, diretto ed economico i quartieri eccentrici a cui si dirigono le linee progettate. Un sistema di linee con un servizio così organizzato dovrà insieme mostrare quello che si può raggiungere oggidì con un impianto tramviario indirizzato e studiato allo scopo del pubblico servizio, nel modo più completo. Esso potrà mettere in valore i quartieri e i terreni eccentrici e non solo servirà la più importante clientela oggi esistente, quella dei passeggeri tra i quartieri alti e piazza Colonna che sono i due maggiori centri della città, ma creerà poi a sè stesso una clientela nuova: poichè i quartieri stessi fuori S. Croce e al viale della Regina varranno come centrali quando da essi a piazza Colonna sia possibile a qualunque ora del giorno recarsi con minima spesa, in tempo brevissimo e senza dover attendere le partenze. |
||||||||
In quanto all'armamento dei binari si è ritenuto di poter usare un tipo di rotaia a gola alta 21 centimetri e del peso di 60 chilogrammi per metro quadrato [?]. Una riduzione di questo peso non sarebbe consentibile e andrebbe a tutto detrimento delle parti soggette a consumo e quindi della durata. |
||||||||
|
||||||||
Materiale mobile |
||||||||
In quanto al materiale mobile sono previste, come prima dotazione, 40 vetture motrici e 14 rimorchiate, incluso il 15% di riserva. |
||||||||
|
||||||||
La scelta del tipo di vetture è quesito a cui dovrebbe sempre darsi la più diligente attenzione, perchè dalla buona risoluzione di esso dipende la parte più vitale dell'andamento del servizio tranviario. I criteri che ci hanno guidato in questa scelta, pel tipo delle vetture motrici, sono i seguenti. |
||||||||
Dei due sistemi, a sedili longitudinali e a sedili trasversali, si presceglie il secondo, più moderno, perchè grandemente preferito dal pubblico di Roma. Ben è vero che lagnanze contro questo tipo sono state elevate per la ristrettezza dei sedili: ma ciò dipende solo dalle troppo esigue dimensioni assegnate nelle vetture in Roma: queste vetture hanno la larghezza di 2,10 m fra pareti esterne, il che è appena sufficiente per vetture a sedili longitudinali, ma non per vetture a sedili trasversali. Progettiamo quindi vetture del tipo semiconvertibile o convertibile con larghezza interna di 2,10 m e quindi con larghezza esterna di 2,20 m fino a 2,25 m (la larghezza di 2,20 m è quella delle vetture della società belga nella linea di San Lorenzo); questa larghezza è opportuna anche per dare maggiore stabilità, reale e apparente, alla vettura e migliorare l'aspetto estetico. |
||||||||
|
||||||||
Inoltre conviene bandire totalmente la costruzione a sedili fissi, contrapposti, e adottare quella a sedili reversibili del tipo americano come in uso anche sulle vetture della linea di Frascati: questa disposizione permette di formare i sedili a spalliera convenientemente bassa e inclinata. La profondità assegnata per ogni fila di sedili nel senso dell'asse della vettura, [è] di 0,66 m nelle vetture della SRTO e ivi riesce del tutto insufficiente, aggravata come è dalla forma sinuosa del sedile che fa perdere l'utilizzazione della parte superiore: essa è di 0,75 m fino a 0,82 nelle vetture della Roma-Frascati e quest'ultima dimensione è riuscita anche superiore al necessario: fissiamo il limite fra 0.75 e 0,80 m fra asse e asse del sedile, con un sedile leggermente concavo e inclinato e di profondità sufficiente per riuscire comodo. |
||||||||
|
||||||||
Le dimensioni sono studiate tutte con questo criterio e indicate nei particolari del progetto di vettura che si allega. La cassa della vettura è a piattaforme chiuse, tipo introdotto con successo, insieme con la costruzione semiconvertibile della SRTO: ma le dimensioni sono variate da quelle della maggior parte delle vetture esistenti in Roma e precisamente è diminuita l'altezza e la sagoma trasversale si avvicina a quella delle ultime 10 vetture Ringhoffer costruite a Prega; è aumentata la larghezza frontale delle piattaforme, in cui è conservata solo una rastremazione molto lieve e ne è ridotta a un limite normale la profondità nel senso dell'asse, mentre è aumentata la lunghezza del compartimento interno, quello che contiene i posti a sedere. Il numero dei posti in piedi è ridotto a 12 per ogni vettura, in quanto si ritiene giusto che la maggior parte dei passeggeri debba normalmente trovar posto a sedere: e la posizione dei posti in piedi è messa fuori dalla via dell'entrata e dell'uscita. |
||||||||
|
||||||||
In somma importanza, per raccogliere il massimo traffico, per comodità del pubblico e per sicurezza, è facilitare l'ingresso e l'uscita e in una vettura tramviaria bene studiata ogni altra considerazione deve cedere a questa. In ordine a ciò è stato tenuto basso il pavimento interno della vettura, tanto quanto lo permettono le dimensioni dei motori e ciò ha consentito di ridurre grandemente l'altezza di tutti gli scalini e rendere facile la salita: nel tempo stesso è aumentata la pedata del gradino esterno mediante una apposita rientranza nelle piattaforme come si usa universalmente altrove; e sono state abolite le porte di chiusura delle piattaforme, finora usate solo a Roma e origine di molti pericoli e inconvenienti ben conosciuti. Quest'ultima determinazione ha permesso di ripristinare in posizione adatta e sicura le colonnine reggimano di salita. |
||||||||
Freni, salvagente, rimorchi |
||||||||
Per frenare è previsto: un freno elettrico con almeno sette gradi, azionato dal movimento stesso del controller e destinato come solo freno di uso normale, specialmente nelle discese; un freno ad aria compressa, del tipo regolabile, per complemento e riserva; un freno a mano, da non usare come freno normale; un freno di riserva sulle rotaie, azionato elettromagneticamente o ad aria compressa. La rinuncia completa del freno a mano come freno di uso normale è il provvedimento più importante per sollevare la fatica dei conducenti, permettere fermate pronte, facili e regolari e potere anche attuare le fermate a richiesta del pubblico senza pregiudizio per gli orari. |
||||||||
|
||||||||
Come apparecchi di sicurezza ogni vettura avrà: i salvagente del tipo già adottato in Roma, con connesso comando automatico del freno ad aria e delle sabbiere; i ripari frontali elastici; i ripari laterali in rete, studiati in modo da realizzare una protezione efficace. |
||||||||
|
||||||||
Oltre l'uso di vetture motrici è previsto poi, come detto, l'uso addizionale di alcuni rimorchi su una parte delle corse sulla sola linea circolare. Questi rimorchi sono tutti del tipo a giardiniera, che ha il vantaggio di essere il più leggero e meno costoso, permettere facile accesso e discesa ed è preferito dal pubblico anche in climi più settentrionali dei nostri (Vienna, Pietroburgo, ecc.). Anche i rimorchi sono ad assi liberi, ma con ruote di diametro ridotto e della stessa capienza come le vetture motrici. |
||||||||
|
||||||||
Dicemmo già che per la trazione si è preferito il sistema della linea aerea e della corrente continua. Nonostante vi fosse ancora qualcuno che preconizzava una presa di corrente sotterranea, superficiale o altro. |
||||||||
|
||||||||
. | ||||||||
TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio |
||||||||
Ultimo aggiornamento: sabato 30 dicembre 2023 |