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Rotabili della rete tranviaria di Roma. Materiale dell'azienda municipale

LE MOTRICI PCC-ALL ELECTRIC: DATI DA ORDINI DI SERVIZIO

     
 

Ordine di servizio ATAC n. 153 del 24 marzo 1958

(...) Il tipo di queste vetture è autorizzato alla circolazione sulla rete tramviaria aziendale in quelle linee nelle quali, con intervia normale di m 1,605, il raggio di curvatura risulta non minore di m 31 oppure su quelle linee nelle quali, per raggi minori, l'intervia sia stata corretta a m 2.065, in modo da ottenere un franco minimo tra vetture di qualsiasi tipo non minore di m 0,295.

DIMENSIONI E PESI

  • Lunghezza m 14,74
  • Altezza a vettura vuota (esclusa presa di corrente) m 3,200
  • Altezza minima da terra m 0,300
  • Raggio minimo di iscrizione in curva m 15,000
  • Sale, tutte motrici 11
  • Passo carrelli m. 1,900
  • Interperno carrelli m 7,100
  • Sbalzo anteriore m 3,760
  • Sbalzo posteriore m 3,840
  • Scartamento m 1,445
  • Diametro delle ruote a contatto m 0,680
  • Tara circa Kg 16800
  • Portata corrispondente alla massima occupazione della superficie utile: Kg 11000
  • Peso complessivo a pieno carico corrispondente alla massima occupazione della superficie utile Kg 27800
  • Ripartizione di massima dei carichi sulle sale dei due carrelli:
  • Sale 1.a e 2.a, a vuoto Kg 4400, a pieno carico Kg 7000
  • Sale 3.a e 4.a, a vuoto Kg 4000, a pieno carico Kg 6900

CASE COSTRUTTRICI

  • CGE per gli equipaggiamenti elettrici e progetto carrelli,
  • Ansaldo per i carrelli,
  • OM per la carrozzeria.

CARRELLI
N. 2 tipo B-3M

 
  Ogni carrello è costituito essenzialmente da:
  • n. 4 ruote elastiche CGE-SAGA con cerchione riportato;
  • n. 2 assi motori montati su ponti che fungono da traverse;
  • n. 2 motori disposti longitudinalmente e relative trasmissioni;
  • n. 2 fiancate che si scaricano sui due ponti con interposizione di anelli di gomma ad una estremità e rigidamente all’altra;
  • n. 2 molle principali, in gomma-acciaio, per la sospensione della traversa oscillante;
  • n. 1 trave oscillante per l’appoggio della cassa;
  • n. 2 traverse porta motori;
  • n. 2 tamburi freno montati sulla trasmissione di ciascun motore;
  • n. 2 dispositivi elettromagnetici e meccanici di azionamento dei freni a tamburo;
  • n. 2 pattini elettromagnetici.

La trasmissione del moto avviene a mezzo di un albero tubolare, con accoppiamento telescopico a profilo scanalato, articolato alle estremità con giunti cardanici tipo Spicer con crociera e rullini e riduttore pignone-ruota con coppia di ingranaggi a profilo ipoidale. Rapporto di trasmissione 1:9,16.

 
     
  EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DI TRAZIONE E FRENATURA  
  Comprende:
  • una presa di corrente ad archetto completata di scaricatore del tipo a condensatore.
  • quattro motori di tipo veloce CV1135-A;
  • un combinatore di manovra tipo CM4;
  • un combinatore di frenatura tipo Rn6;
  • un interruttore principale a mano con scatto a massima;
  • un interruttore di linea tipo DBM1805 azionato a b.t. e munito di scatto a massima;
  • un gruppo di comando SBM1101 costituito essenzialmente da:
    • un avviatore automatico tipo MM140 azionato a b.t.;
    • tre contattori elettromagnetici di commutazione S, P, G;
    • un contattore per comando ripristino freni a tamburo;
    • un contattore tripolare di frenatura F1, F2, F3;
    • un contattore unipolare di frenatura F4;
    • una serie di tre relè per controllo accelerazione, frenatura dinamica e freno a tamburo;
  • un giogo di resistenze di avviamento e frenatura tipo KW;
  • due dinamo a b.t. 24 V, 1400 W in serie tipo RLA 1400/24-100TAE complete di regolatore di tensione tipo RLM1400/1548;
  • tre batterie di accumulatori alcaline 12 V, 87-90 Ah, tipo TUDOR 9/10-YL71 in serie per alimentazione circuiti di comando e ausiliari a b.t. a 36 V;
  • quattro dispositivi tipo MKM16 per l'azionamento del freno meccanico a tamburo;
  • quattro pattini elettromagnetici tipo ES109-E11 azionati a b.t..

Tutti i contattori sono azionati a b.t.. Si descrivono in appresso le parti principali dell'equipaggiamento elettrico.

 
     
  Motori  
  In numero di quattro, sono del tipo CV1135-A, potenza oraria 55 CV (40,5 KW), autoventilati, eccitazione in serie con quattro poli principali e quattro ausiliari. Potenza alla periferia dei cerchioni, per ciascuna sala motrice, 48 CV (35,3 KW). I quattro motori sono suddivisi in due gruppi, uno per carrello e in ogni gruppo collegati permanentemente in serie. Tensione normale di alimentazione con i due gruppi in parallelo 600/2x300 V; corrente oraria 160 A a 1950 giri/min. Ai motori è affidato il compito di provvedere alla marcia e all’arresto della vettura integrati in questa ultima azione dal freno meccanico a tamburo, come sarà precisato successivamente.  
     
  Combinatore di manovra CM4  
  Comanda l’avviamento e la marcia della vettura con il grado di accelerazione voluto con i motori in serie e in parallelo. Esso consente quindi:
  1. la chiusura del circuito di eccitazione motori nel senso di marcia voluto:
  2. il funzionamento dell’interruttore di linea:
  3. il funzionamento dei contattori elettromagnetici di commutazione (serie, transizione, parallelo);
  4. l'alimentazione del circuito di comando dell’avviatore automatico per l’esclusione delle resistenze.

E’ composto di due tamburi:

  1. tamburo principale di marcia azionato da apposita manovella. Con questo tamburo si determina la chiusura dell’interruttore di linea e l’inserzione dei motori nelle diverse combinazioni serie-parallelo);
  2. tamburo secondario di inversione, azionato da una manetta separata ed asportabile. Con la manovra di essa si provvede ad inserire i campi secondo il senso di marcia voluto, avanti o indietro.

Il combinatore è dotato di normale blocco reciproco per impedire la rotazione del tamburo inversore, se non nella posizione 0 del tamburo principale e la rotazione del tamburo principale se non nella posizione "Avanti" o "Indietro" dell’inversore.

 
     
  Avviatore automatico MM140  
  Provvede ad inserire i motori sulle 18 varie posizioni di resistenze, che vengono gradualmente cortocircutate durante la rotazione dell’albero porta cammes. E’ mosso da un motorino elettrico a b.t. sotto il controllo del relé di accelerazione.  
  E’ provvisto di un dispositivo di svincolo comandato da apposito pulsante sul banco di manovra che consente un innalzamento dei valore massimo di taratura del relè di accelerazione e quindi la rotazione dell’avviatore e lo spunto della vettura anche in condizioni particolari di forte carico od in salita.  
  Il circuito dei motori delle resistenze è realizzato in modo che l’avviatore, ruotando in avanti, effettua tutte le posizioni di avviamento con motori in serie. Avvenuta la commutazione dei motori da serie a parallelo, l’avviatore inverte il suo movimento ed effettua tutte le posizioni di avviamento con motori in parallelo, ritornando alla posizione iniziale, pronto per incominciare un nuovo avviamento. Le posizioni di marcia su resistenze sono 18, 9 per la serie e 9 per il parallelo.  
     
  Combinatore di frenatura Rn6  
  E’ costituito da un gruppo di camme, montato su un albero azionato da una manetta. Le camme comandano i contatti del complesso frenante della vettura e stabiliscono quindi la chiusura dei circuiti di comando e azionamento dei vari sistemi di frenatura e della sabbiatura rotaie, ossia:
  • il freno dinamico tipo E ottenuto con i motori funzionanti da generatori con eccitazione indipendente:
  • il freno a tamburo:
  • i1 freno a pattini;
  • le sabbiere.

Dinamo b.t. tipo RLA 1400/24-100TAE

 
  Sono in numero di due, una per carrello, a 24 V, 1400 W. eccitate in parallelo e collegate in serie. Provvedono alla carica della batteria e, durante la frenatura, all’eccitazione separata dei motori funzionanti da generatori. Il comando delle dinamo è ottenuto con una trasmissione a cinghia.  
     
  Dispositivi elettromagnetici tipo MKM16

Sono montati in numero di due per ogni carrello e costituiti da un elettromagnete a b.t.. La loro azione determina, con l’interposizione dì apposito leveraggio, l’accostamento nelle ganasce sui relativi tamburi. Il loro intervento, come sarà descritto successivamente, è automatico sotto il controllo di apposito relé.

Essi sono inoltre muniti ciascuno di due robuste molle a spirale ritenute da apposita bobina a b.t. costantemente eccitata nel funzionamento regolare. Mancando per un motivo qualunque l'eccitazione di tale bobina, l’azione delle molle si riversa sul leveraggio dei freni a tamburo determinando sempre l’accostamento delle ganasce con la massima forza e quindi l’arresto della vettura.

Pattini elettromagnetici ES109-E11

Quattro pattini, due per carrello, alimentati a b.t. Essi costituiscono un sistema supplementare di frenatura in caso di urgenza e in particolari condizioni della sede rotabile (rotaie bagnate e viscide). Sono sospesi ai carrelli mediante molle a spirale e vengono applicati contro la rotaia per attrazione magnetica non appena i rispettivi avvolgimenti vengono percorsi da corrente.

Sabbiere

In numero di quattro, ad azionamento elettromagnetico, in comando dalla apposita levetta posta sulla manetta del combinatore di frenatura. Tale comando è automatico sulla frenatura di emergenza con la manovella freno in posizione E.

Le sabbiere del carrello anteriore sono infine comandabili meccanicamente attraverso una trasmissione flessibile collegata ad un pedale situato sul pavimento del posto conducente.

FANALERIA E ILLUMINAZIONE, ACCESSORI

  • Un faro anteriore Carello 1030H2l9-4/88 a tre luci dotato d lampada bilux da 35 W e lampadina da 5 W:
  • Sei 6 fanaletti indicatori di direzione a luce lampeggiante con lampade sferiche da 35 W e 6 V [?], di cui due anteriori e quattro sulle fiancate.
  • Tubi fluorescenti per illuminazione interna della vettura, a c.c. 125 V, 2000 lumen, 40 W.

Ogni vettura è completata da una serie di accessori per l’indicazione della linea servita: tabella laterale mobile esterna, dispositivo tipo Plurimus anteriore e tabellina posteriore in appositi vani di dimensioni unificate.

CARROZZERIA

Ossatura

E’ interamente metallica con elementi tra loro collegati a mezzo saldatura.

  • Rivestimento interno: per le fiancate, e limitatamente alle piattaforme anteriori e posteriori, realizzato in laminato plastico.
  • Piantoni e mancorrenti in tubi di anticorodal lucidato.
  • Pavimento completamente piano, costituito da un tavolato in legno larice rivestito da un tappetino di gomma rigato.
  • Sedili passeggeri n. 21 monoposto, disposti su due file singole.
  • Porte: n. 4, due posteriori a due e quattro ante rispettivamente per la salita, una centrale ed una anteriore, entrambe a quattro ante, per la discesa. Sono tutte azionate elettricamente da motoriduttori posti in appositi mobiletti sopra le stesse portine.
  • Finestrini unificati, bipartiti, a norme UNIFER n. 3032 e disegni ATAC.

Superficie disponibile

  • Per le persone in piedi: mq 22,6 circa.
  • Posti a sedere: n. 21+2 di servizio.
  • Posti in piedi: n. 134.
  • Totale posti: n. 157.

Fanno parte della carrozzeria li posto fisso fattorino con sedile ribaltabile e cassetta portadenari ed il posto di guida che di seguito si descrive particolarmente.

Posto di guida.

Allorchè il conducente è seduto al suo posto, trova davanti a sè sotto le luci parabrezza, il banco di manovra suddiviso in tre zone: sinistra, centrale, destra.

Zona sinistra (da sinistra verso destra)

  1. Interruttore comando indicatori di direzione a luce lampeggiante, posto tra due luci verdi ripetitrici funzionamento.
    Sue posizioni:
    1. sinistra: per lampeggio indicatori di direzione della fiancata sinistra;
    2. destra: per lampeggio indicatori di direzione della fiancata destra.
  2. Manetta AC per apertura e chiusura interruttore principale di sicurezza. Sue posizioni:
    - A per apertura interruttore sicurezza;
    - C per chiusura interruttore sicurezza.
  3. Manovella del combinatore di manovra CM4, per avviamento e marcia vettura. Sue posizioni successive nel senso orario:
    - 0 in folle;
    - 1.a tacca, avviamento e marcia con motori in serie su tutte le resistenze inserite
    - S, serie, con graduale esclusione automatica delle resistenze, avviamento a bassa accelerazione;
    - P1, pieno parallelo, con avviamento a bassa accelerazione;
    - P2, pieno parallelo, con avviamento a media accelerazione;
    - P3, pieno parallelo, con avviamento ad alta accelerazione.
  4. Manovella dell’invertitore di marcia. Sue posizioni:
    1. indietro, per marcia indietro;
    2. intermedia (folle) per sua estrazione;
    3. avanti, per marcia avanti.

Zona centrale (da sinistra verso destra)

  1. Interruttore faro, luci di posizione posteriori e luce indicatori di percorso. Sue posizioni:
    1. indietro, circuito aperto (spento);
    2. avanti, circuito chiuso (acceso).
  2. Interruttore relais blocco porte. Sue posizioni:
    1. indietro, blocco porte inserito, marcia consentita solo a porte chiuse;
    2. avanti, blocco porte disinserito, marcia consentita anche a porte aperte.
  3. Voltmetro indicatore tensione linea, 0-750 V.
  4. Pulsante verde esclusore relais d’accelerazione. Sue posizioni:
    1. abbassata, variazione taratura relé accelerazione fino al massimo valore ammesso;
    2. alzata, relè d’accelerazione inserito con i suoi valori normali di taratura.
  5. Lampada spia rossa marcia su resistenze. Suo funzionamento:
    1. accesa, marcia con motori su resistenze;
    2. spenta, marcia con motori a resistenze escluse.
  6. Lampada spia rossa freno a tamburi (brake actuators). Suo funzionamento:
    1. accesa, freni a tamburi tutti in azione;
    2. spenta, freno escluso o guasto a qualcuno o tutti i freni a tamburo.
  7. Interruttore commutatore luci anabbagliantì ed abbaglianti. Sue posizioni:
    1. a sinistra, luci anabbaglianti (di città);
    2. a destra, luci abbaglianti.
  8. Lampada spia verde indicazione scarica [carica] batterie. Suo funzionamento:
    1. accesa, carica batterie,
    2. spenta, scarica batterie.
      [invece è proprio il contrario]
  9. Pulsante rosso freno a pattini. Sue posizioni:
    1. abbassata, comando separato funzionamento freno a pattini;
    2. alzata, posizione normale pulsante.
  10. Amperometro carica e scarica batterie, zero centrale e 100 A fondo scala. Sue posizioni:
    1. da 0 a destra, sino a 100 A carica batterie,
    2. da 0 a sinistra, sino a 100 A, scarica batterie.
  11. Interruttore lampada illuminazione strumenti cruscotto. Sue posizioni:
    1. indietro, lampada spenta;
    2. avanti, lampada accesa.
  12. Interruttore funzionamento tergicristallo elettrico. Sue posizioni:
    1. indietro, tergicristallo inattivo;
    2. avanti, tergicristallo funzionante.

Zona destra (da sinistra verso destra)

  1. Lampada spia gialla per ripetizione funzionamento suoneria per richiesta discesa.
  2. Manovella del combinatore di frenatura. Sue posizioni successive nel senso antiorario:
    1. EM, estrazione manovella;
    2. 0, marcia normale e ripristino automatico freni a tamburo a circuito comandi chiuso;
    3. zona FD, frenatura dinamica con inserzione automatica del freno a tamburo;
    4. zona FP, frenatura a pattini con funzionamento simultaneo dei freno dinamico;
    5. zona E, frenatura di emergenza, con funzionamento simultaneo del freno reostatico, di quello a tamburo, dei pattini e delle sabbiere.
  3. Levetta sovrastante alla manovella del combinatore di frenatura. Sue posizioni:
    1. alzata: estrazione manovella (vedi punto a) pos. XVIII) [ved. 18, a];
    2. intermedia: posizione normale;
    3. abbassata: per azionamento elettrico sabbiera.
  4. N. 2 pulsanti, con luce rossa ripetitrice, escludentisi a vicenda, per comando porta anteriore, dei quali:
    1. quello rosso, avanti, per apertura porta anteriore (lampada accesa);
    2. quello metallico, indietro, per chiusura porta anteriore (lampada spenta).
  5. N. 2 pulsanti, con luce bianca ripetitrice, escludentisi a vicenda, per comando porta centrale, dei quali:
    1. quello rosso, avanti, per apertura porta centrale (lampada accesa);
    2. quello metallico, indietro, per chiusura porta centrale (lampada spenta).
  6. N. 2 pulsanti, con luce verde ripetitrice, escludentisi a vicenda, per comando porta posteriore, dei quali:
    1. quello rosso, avanti, per apertura porta posteriore (lampada accesa);
    2. quello metallico, indietro, per chiusura porta posteriore (lampada spenta).

In alto, sulla parete interna testata anteriore vettura

  1. A sinistra: interruttore tipo MSM46-Ka, per circuito comandi.
  2. Di fronte: manopola azionamento indicatore di percorso.
  3. A destra: interruttore luce fluorescente, 1.a serie;
    interruttore luce fluorescente, 2.a serie;
    interruttore luce d'emergenza posto guida.

In basso, sul pavimento posto guida

  1. A sinistra: pulsante a pedale, per comando lampeggio faro anteriore.
  2. A destra: pulsante a pedale, per azionamento campana.
  3. A destra: più vicino al posto conducente, pulsante a pedale per comando meccanico sabbiere anteriori.
  4. All’estrema destra, sotto gli interruttori luce fluorescente: custodia per asta manovra degli scambi.

DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELL’EQUIPAGGIAMENTO IN MARCIA E FRENATURA; NORME PRINCIPAL1 RELATIVE

Equipaggiamento dì trazione e frenatura

Avviamento e marcia.

Premesso che, a circuito comandi aperto e con manetta freno estratta dalla sua sede, come sarà precisato in appresso, la vettura rimane bloccata dai freni a tamburo, per avviare la vettura occorre operare come segue.

  1. Chiudere l’interruttore principale comandi, tipo MSM46-Ka, in alto a sinistra.
  2. Inserire nella sua sede la manovella del freno ponendola in posizione 0, ottenendo in tal modo dopo qualche istante lo sfrenamento della vettura, ossia lo sblocco automatico dei freni a tamburo. Lo sblocco è segnalato dal cessato funzionamento di apposita suoneria d’allarme. Ove quest’ultima condizione non si verifichi, è da ritenere subito che la manovra di ripristino dei freni a tamburo non funziona regolarmente e pertanto la marcia della vettura non può avvenire.
  3. Chiudere l’interruttore principale del circuito di trazione posto sul banco di manovra a sinistra.
  4. Disporre la manetta dell’inversore nella posizione di marcia prescelta "Avanti" o "Indietro". Si ottiene infine l’avviamento spostando, in senso orario, la leva del combinatore di marcia le cui posizioni sono le seguenti:
    • 1.a tacca, posizione di tenuta o manovra. Spostando la manovella sulla prima tacca, si ottiene la chiusura dell’interruttore di linea e l’a1imentazione dei quattro motori disposti in serie con tutte le resistenze inserite. Questa posizione deve essere mantenuta per poco tempo per realizzare piccoli spostamenti della vettura;
    • tacca S, marcia con motori in serie. Spostando la manovella sulla tacca S, si ottiene l’avanzamento del1’avviatore automatico con la graduale esclusione delle resistenze e quindi l’avviamento della vettura con bassa accelerazione fino alla marcia in piena serie;
    • tacca P1, P2, P3, marcia con motori in parallelo. Portando successivamente la manovella in una delle tre posizioni P1, P2 e P3, si ottiene l’avanzamento automatico dell’avviatore, ossia l'esclusione graduale delle resistenze e l’avviamento della vettura, con motori in parallelo a gruppi di due permanentemente inseriti in serie, rispettivamente in bassa, media ed alta accelerazione, a seconda delle tre posizioni suddette.

Concludendo, il manovratore può ottenere tre regimi di marcia, a seconda delle condizioni sopra esposte ed in dipendenza delle condizioni di viabilità e traffico:

  1. tenuta (da usarsi durante la manovra della vettura):
  2. marcia con motori in serie;
  3. marcia con motori in parallelo.

Data la automaticità dell’avviatore, il manovratore potrà comunque spostare la manovella immediatamente da 0 ad una delle tre posizioni P1, P2, P3, ottenendo l’avviamento della vettura rispettivamente con bassa, media, alta accelerazione. I tre gradi di accelerazione previsti per l’avviamento corrispondono e dovranno essere predisposti dal conducente in relazione alle analoghe diverse condizioni di carico in cui può trovarsi la vettura allo spunto, ossia:

  • vettura vuota,
  • vettura a medio carico,
  • vettura a pieno carico.

Ove infine particolari condizioni di carico e di pendenza impedissero l’avviamento regolare della vettura, il conducente dovrà servirsi dell’apposito pulsante per variare la taratura del relé d’accelerazione e permettere quindi lo spunto della vettura e l’esclusione totale delle resistenze.

Frenatura

La frenatura della vettura è comandata mediante la manovra della manovella del combinatore di frenatura, in senso antiorario. Per ottenere il comando dei vari sistemi di freno occorre operare come segue:

  • portare nella posizione 0 la manovella del combinatore di marcia;
  • spostare la manovella dei combinatore freno lungo i vari settori.

Si ottiene in tal modo la frenatura e l’arresto della vettura.

  1. Frenatura di servizio.
    • Spostare la manovella in modo che essa percorra il settore contrassegnato FD.
      Il freno di servizio è del tipo dinamico ed è regolato a volontà del conducente, a seconda della posizione che la manovella occupa lungo il settore FD.
      L’azione di tale freno è integrata dall’intervento automatico del freno a tamburo alle basse velocità della vettura fino all’arresto della stessa.
      Analogamente a quanto avviene per il freno dinamico, anche l’azione del freno a tamburo è variabile a volontà del conducente e risulta tanto più elevata a seconda che la manovella del combinatore si trovi spostata dall’inizio verso il termine del settore FD.
      Pertanto lo sforzo frenante ottenibile lungo il settore FD della frenatura di servizio è funzione dello spostamento della manetta, che quindi non va manovrata come nei vecchi freni. Il conducente cioè sposterà la manovella e sceglierà su tale settore la posizione opportuna in relazione allo sforzo frenante voluto lasciando in tale posizione la manetta, fino alla sfrenatura che è di immediato effetto (senza necessità di "sventolamento" della manetta stessa).
  2. Frenatura d’urgenza.
    • Spostare la manovella lungo il settore FP. Intervengono contemporaneamente l’azione del freno di servizio (freno dinamico e a tamburo) e del freni a pattini. E’ questo il settore lungo il quale si ottiene la frenatura d’urgenza.
  3. Frenatura di emergenza.
    • Spostare la manovella a fondo, nella posizione E. Interviene così l’azione simultanea del freno dinamico, di quello a pattini, con sabbiatura delle rotaie ed infine del freno a tamburo, il quale ultimo viene azionato subito, e sempre elettricamente, dai suddetti meccanismi elettromagnetici.
  4. Freno di sicurezza.
    • Il freno di sicurezza è costituito dallo stesso freno a tamburo sulla trasmissione. Questo infatti interviene automaticamente, con grande rapidità, azionato da robuste molle a spirale, allorchè per un motivo qualunque si verifichi un guasto nel relativo circuito di comando a b.t. o la batteria sia inefficiente.
  5. Freno di sosta.
    • E' realizzato anch'esso dal freno a tamburo sulla trasmissione. Dovendo infatti la vettura sostare per qualche tempo (al capolinea, in deposito, ecc.) l'arresto della stessa sarà assicurato con l'estrazione della manetta freno e con l'apertura dell'interruttore circuito comandi.
 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: giovedì 28 dicembre 2023